Non vedo un Napoli migliorato rispetto all’anno scorso (i paragoni irriverenti lasciamoli per Messi/Dybala)
Il Napoli incontra più difficoltà a livello di gioco, è solo diventato più preciso sotto rete. A Roma contro la Lazio vinciamo da cinque anni. Complimenti a Reina e Maggio

Albiol (Photo Ciambelli)
Una settimana da incorniciare
Una settimana da record, per spazzare via i brutti ricordi della prima di Champions. 10 gol fatti, uno solo subito, punteggio pieno dopo 5 giornate, miglior attacco, primato in classifica condiviso con la Juventus e record su record polverizzati.
Cambio di mentalità o squadra in difficoltà?
Le poche (a causa del silenzio stampa a singhiozzo) parole pronunciate da Sarri fanno propendere per la seconda ipotesi. Le statistiche, per ora, ci consegnano una squadra che rispetto all’anno scorso tiene molto meno palla, sbaglia più passaggi, recupera meno palloni, ma è più precisa sotto rete. Difficile credere che quella di concedere il pallino agli avversari per tutte le prime frazioni sia una impostazione decisa a tavolino. Se, ovviamente, va accolta con favore la capacità di reagire alle difficoltà, non ci si può non interrogare sul perché ci si trovi in difficoltà.
Quelli di Bologna e Lazio sono due campi sui quali il Napoli l’anno scorso ha letteralmente passeggiato. Quest’anno sono arrivate egualmente due vittorie, ma più sofferte. Dove sarebbe il salto di qualità che ci metterebbe in corsa per lo scudetto?
Quello di cui stiamo parlando è forse il Napoli più forte di tutti i tempi, al netto di Maradona, ma come abbiamo visto negli anni scorsi, superare i propri limiti non è sufficiente per lottare per lo scudetto.
Paragoni a sproposito
A proposito di Maradona: l’incantevole gol di Mertens ha fatto tornare alla mente il gol di Diego al San Paolo, proprio contro la Lazio. Da lì al Maramertens è stato un attimo.
Facciamoci un favore, non cadiamo nel ridicolo. Per carità, la spavalderia con la quale lo stesso Dries ha accettato il paragone fa piacere, ma tutti sappiamo benissimo che si tratta di qualcosa che non sta né in cielo, né in terra.
Maggio, Reina e il mercato
Reina sembra molto più in forma e reattivo rispetto allo scorso anno. Maggio si è dimostrato decisamente all’altezza dei compiti che gli sono stati affidati. Ha giocato due volte da titolare nelle prime 5 partite. L’anno scorso ha collezionato appena 7 presenze; quest’anno, per ora, è il 13° giocatore più utilizzato da Sarri. Tireremo le somme a fine stagione, ma fino a questo momento anche questa scelta di mercato sembra rivelarsi azzeccata.