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Gheorghe Hagi: «Abbiate fiducia nei giovani, il mio Viturol Costanza è un riferimento»

Il proprietario-allenatore del Viitorul Costanta a ruota libera per il Guardian. Dall’idea Academy alla Champions, frecciate all’ Associazione sportiva rumena e all’Uefa.

Gheorghe Hagi: «Abbiate fiducia nei giovani, il mio Viturol Costanza è un riferimento»

Gheorghe Hagi, il più grande calciatore rumeno di sempre, ha rilasciato un’intervista al Guardian nella quale ha parlato di molti argomenti. Quello su cui si è soffermato molto è il Viitorul Constanta, squadra da lui fondata e che allena, che quest’anno per la prima volta parteciperà alla Champions League.

Viitorul Constanta

Il Fotbal Club Viitorul Constanța, noto come Viitorul Constanța, è stata fondato nel 2009 dal campione rumeno. Il progetto è nato dalla voglia di Hagi di formare dei campioni rumeni da offrire al calcio europeo. Il Viitorul – in romeno “futuro”-  è nato da una semplice accademia che nel giro di 8 anni ha vinto le due serie inferiori fino a raggiungere il titolo in Liga 1. La vittoria di quest’anno ha permesso ai nero-blu di qualificarsi per la prima volta nella storia al terzo turno preliminare di Champions, in programma mercoledì in casa contro i ciprioti dell’Apoel.

Hagi ammette che il titolo è arrivato in maniera del tutto inaspettata, ma non immeritata. «Non avevamo pianificato cosa è successo, ma ci siamo riusciti ed è fantastico. Il titolo non era il nostro obiettivo, volevamo solamente restare in alto. Noi non siamo qui per caso, tutto ciò che vedete è una conseguenza di buono e duro lavoro».

Mister Hagi

La grande carriera da calciatore di Hagi termina nel 2001 dopo aver militato nel Barcellona, Real Madrid, Galatasaray, Brescia e Steaua Bucarest. Ma la passione è troppa per lasciare il campo, e subito decide di spostarsi in panchina. La sua nuova vita inizia subito con un importante incarico: ct della nazionale rumena. Dopo appena 5 mesi però si dimette a causa della mancata qualificazione ai mondiali dell’anno successivo. Quelle non saranno le uniche dimissioni, infatti la storia si è ripetuta in Turchia con Bursaspor e Galatasaray, e in patria con Timisoara, Steaua e nuovamente con la nazionale. Una personalità molto forte, fin troppo forse, che gli ha condizionato la carriera da tecnico collezionando appena una coppa di Turchia e il titolo in Romania quest’anno.

Nel 2014, però, c’è stata una svolta: il Viitorul. Questo nuovo progetto, spinto dalla voglia di «restituire al calcio tutto quello che mi ha dato», lo ha cambiato. Inizia un percorso di studio in Olanda, da sempre patria di talenti, ma è influenzato dal suo passato spagnolo.

A ruota libera

Il rumeno si sofferma sull’importanza di rivolgere più attenzioni ai giovani in questo ambiente. Già dal 1998 dichiarò che «il calcio rumeno morirà nel giro di 10 anni». Attacco pesante rivolto alla federazione di Bucarest, accusata di mancanza di interesse nel migliorare. Da quando nel 2008 ha aperto la sua Academia, Hagi sta facendo il possibile per riportare in alto il calcio rumeno.

«Se la mia accademia è diventata un riferimento per molti, fa solo piacere. Ho avuto una grandissima carriera come calciatore e sono contento di cosa mi ha portato, ma questa è la seconda parte. La mia missione ora è quella di aiutare gli altri a realizzare il loro sogno ».

L’intervista continua e il campione accusa l’Uefa di discriminazione verso i paesi dell’est. «I vincitori dei campionati come quello croato, rumeno, polacco e serbo dovrebbero avere un posto nei gironi. In questo modo ci sarebbero più investimenti, non ha senso che questi campionati non abbiano una rappresentante ogni anno».

I giovani dell’Academy

Il Viitorul quest’anno è stata la squadra vincitrice del campionato con l’età media più bassa del continente (23.7). Merito del gran lavoro svolto dallo staff, quest’anno ben 7 giovani sono stati promossi in prima squadra. Molti di questi sono finiti nel mirino di squadre importanti. Come Coman e Benzar, seguiti da Benfica e Lazio. L’allenatore considera un obbligo – per i settori giovanili – quello di presentare annualmente almeno un calciatore pronto al salto di qualità. Si concede un elogio alla primavera del City e, da sostenitore inglese, la previsione di un ritorno della nazionale britannica ad alti livelli.

Di padre in figlio

Inevitabilmente, il giornalista inglese Nick Ames, sposta l’attenzione sul figlio del fuoriclasse, Ianis. Hagi jr è in forza alla Fiorentina già da una stagione dove è riuscito a collezionare due presenza. «E’ un centrocampista di qualità, usa due piedi, io uno solo, ma sicuro è mio figlio», scherza papà Gheorghe. Ianis viene descritto come ragazzo serio, professionista e leader, tanto da diventare capitano del Viitorul ad appena 16 anni.

L’intervista si conclude con un messaggio chiaro “Siamo pronti per ritornare grandi”. Mercoledì sarà una giornata importantissima per Gheorghe e per tutta la Romania, sarà la gara della rivalsa?

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