Può partire il bando per il triennio 2018-2021, i diritti per la trasmissione sul web non saranno più accessori rispetto alle pay tv.
La decisione dell’Antitrust
È arrivata l’approvazione dell’Antitrust sulle Linee guida per la vendita dei diritti Tv di Serie A (triennio 2018-2021). Quindi si può partire con il bando, dopo che l’authority aveva bocciato una prima bozza lo scorso 25 gennaio. Anche l’Agcom ha approvato le linee guida. Le indicazioni sull’asta di vendita sono chiare: «pari condizioni a tutte le piattaforme previste nelle linee guida, sia con riferimento al valore economico dei pacchetti che alla loro appetibilità in termini di numero di eventi, di qualità degli stessi e di fasce orarie di trasmissione; tempistiche certe e ragionevoli; proposte ad hoc distinte per l’utenza business; limitazione della discrezionalità della Lega nella facoltà di annullare l’intera procedura in caso non venga assegnato l’intero sistema dei diritti». Le condizioni sono state riportate dal Corriere della Sera in edicola questa mattina
L’idea è quella di creare una modalità di vendita che alimenti un confronto effettivo tra piattaforme, così da stimolare la competitività. In questo modo, spiega Calcio&Finanza, l’utente «può scegliere tra più offerte in concorrenza tra loro senza dover sostenere maggiori costi derivanti dalla necessità di sottoscrivere una pluralità di abbonamenti».
Internet passa in primissimo piano. L’Anitrust ha infatti decretato che i diritti per la trasmissione sul web non saranno più considerati accessori rispetto alle piattaforme tradizionali. L’approvazione delle Linee guida ha portato alla fissazione della data per l’asta. La Lega di Serie A ha convocato l’assemblea al 25 maggio, in modo da definire il bando. All’ordine del giorno, annuncia il Corsera ci saranno «l’invito a presentare offerte»; «i pacchetti esclusivi delle dirette a pagamento per il territorio italiano».
