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La Serie A spezzatino nel 2017/2018: anticipi al venerdì e alle 12.30 di sabato, ci sarà il Monday Night

Non verrà varato il modello spagnolo (dieci slot orari diversi), ma ci saranno modifiche sostanziali per rendere più appetibili i diritti tv del torneo.

La Serie A spezzatino nel 2017/2018: anticipi al venerdì e alle 12.30 di sabato, ci sarà il Monday Night

Nuovo modello televisivo

La Serie A si prepara a una nuova rivoluzione del tempo. O meglio, degli orari. Sarà ancora spezzatino, anzi: ancor più spezzatino. Saranno inseriti nuovi slot orari, riferiti soprattutto a un pubblico televisivo. Ma non si raggiungerà il “livello” della Liga, con dieci finestre (una per partita) ogni week-end. Lo ha spiegato Luigi De Siervo, CEO di Infront e quindi deus ex machina del rapporto tra il campionato e i broadcaster. L’intervista al Corriere dello Sport del manager preannuncia la composizione oraria del prossimo campionato: «Il modello spagnolo (con 10 finestre, una per ogni gara) non verrà replicato in Italia. O quantomeno, non sarà lo schema suggerito da Infront alla Lega. Da sei mesi stiamo lavorando sodo per presentare ai club un’analisi completa e approfondita sulla situazione dei campionati europei televisivamente più appetiti e appetibili».

Le novità: l’anticipo alle 12.30 del sabato, orario che strizza l’occhio al pubblico orientale. In special modo quello cinese. Poi ci sarà la variante del nuovo anticipo del venerdì sera, legato agli impegni dei club italiani nelle coppe. Tre partite la domenica pomeriggio, e il posticipo del lunedì sera. Il famoso Monday Night, mutuato dalla Premier. Le scelte spiegate e argomentate: «Vogliamo e dobbiamo tenere conto delle opinioni di tutti i club della Lega. Compresi i meno favorevoli a uno spezzatino integrale. Quindi, almeno tre partite si disputeranno la domenica pomeriggio. Del resto, in materia non si tratterebbe di una novità assoluta».

Spezzatino per motivi di convenienza: «Oggi le tv garantiscono al calcio italiano e alla Serie A una cifra annua di 1 miliardo e 200 milioni di euro. L’obiettivo del nuovo accordo triennale 2018-2021 è incrementare questa cifra. Di quanto? Ameno 200 milioni di euro: cento milioni in più dai diritti esteri e 100 milioni in più dalle piattaforme televisive nazionali». Potrebbero essere d’aiuto. Per digerire lo spezzatino.

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