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In funicolare prima di Juventus-Napoli

Una signora con il nipote agli arresti domiciliari che vuole giocare la “bolletta”. E sullo sfondo c’è sempre lui: Gonzalo Higuain

In funicolare prima di Juventus-Napoli

La bolletta

Nella funicolare che da via Morghen scende nella Pignasecca una signora si siede accanto a me. È enorme, quasi cubica, le braccia spesse e un paio d’occhiali con le lenti a cul e buttegl come dicono dalle nostre parti. Sarà vicina alla settantina. Dopo un po’ che è seduta mi fa: “Giuvinò, ma stasera joc o’ Napl?”

“Sì,” le rispondo, e mi volto di nuovo, tornando a guardare diritto davanti a me.

“E cu chi joc?”

“Con la Juve,” rispondo laconico.

La signora non si lascia intimidire dal mio distacco.

“Ahé…sul chest ce vulev…mo stasera aggia i nata vota int addu chill re scummesse, miez a tutti chilluommn…a me m ra fastidio…”

Sono tentato di non alimentare la sua naturale predisposizione a raccontare i suoi affari al mondo intero, ma un’affermazione del genere merita di essere raccolta.

“Mica gioco io”

“Perché ci dovete andare per forza ? Non giocate…”

La signora si fa una bella risata: “Mica gioco io. Quello è mio nipote che mi manda. Sta agli arresti domiciliari e non può scendere, e tutte le volte ci devo andare io…mannagg a iss e a stu pallon ca nunn ‘opicciano!!!”

“E voi siete la zia?”

“La nonna. Quello vive con me. Il padre, fosse mio figlio, è morto, frisc all’anma soja, la mamma invece…” e fa un’espressione strana, quasi un segnale d’intesa tra due complici. Non capisco.

“La mamma invece…?”

“…la mamma…va fujenne…”

Fingo di capire per non passare per tonto ma in realtà il dubbio mi resta. Non approfondisco. Torno a guardare davanti a me. La signora ripiomba nel silenzio. Giusto pochi secondi.

“Mi ha scassato due piatti”

“Ahé, e chi o’ sent a chill mo…” fa la signora tra sé e sé.

Chill chi signora???”

“Mio nipote…quello l’ultima volta che il Napoli ha perso con la Juve mi ha scassato due piatti…”

Non ribatto. Lei riprende con una domanda: “Ma voi che dite, stasera vince il Napoli?”

“Siete preoccupata per i vostri piatti?”

La signora sorride. Le manca un incisivo. Poi dice: “Un poco…chella a Juve è forte!”

“Può succedere tutto,” rispondo.

“Eccerto! Pure co scurnacchiato ci ntosseca nata vota!”

Ho capito di chi sta parlando. Anche stavolta sono tentato di non raccogliere. Ancora la storia di Higuain. E basta. Poi però la tentazione di farla parlare vince di nuovo.

‘o scurnacchiato

“Ma chi è o’ scurnacchiato?”

“Gonzamo Hicuain!”

Sto per svenire. Dice proprio così: Gonzamo Hicuain. A questo punto viene fuori la carogna che è in me. Voglio sentire ripeterglielo.

“Chi?”

“Gonzamo Hicuain…chill ca  l’ann passat stev co Napl…”

“Ah…ho capito…ma la Juve ha tanti giocatori forti…”

Al capolinea

Arriviamo al capolinea. Le do una mano con le buste. Appena siamo fuori dalla stazione me le fa appoggiare a terra.

“Appoggiate qua, grazie assai, tanto sono arrivata, abito qua vicino…”

“Di niente…”

“Mo già lo so: aggia scennr nata vota a jucà a bullett a mio nipote…e che pacienza ca teng!”

“Almeno prende vostro nipote…?”

“Mai! Non ha mai preso niente…” fa una pausa, poi chiude “…speramm almeno ca o’ scurnacchiato nun c ntosseca nata vota…osinò aggia accattà tutto o servizio e piatti…” e se ne va dopo una bella risata fragorosa.

Taglio la Pignasecca, scendo via Toledo con un pensiero in testa. Anzi due: frolla da Pintauro e caffè al Gambrinus. Per Juve-Napoli ci sta tempo.

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