Domani Sarri presenterà il match di sabato contro il Milan a Castel Volturno: sintomo che i rapporti del Napoli, interni e verso l’esterno, sono migliorati.
Il ritorno in sala stampa
Sarri terrà domani la conferenza stampa della vigilia. A Castel Volturno, alle ore 13.15. Quando lo scrivemmo di Napoli-Torino, esattamente un mese fa, quasi ci sorprendemmo. Ed è una cosa strana sorprendersi di dinamiche che rappresentano (o dovrebbero rappresentare) la normalità. Sarri tornò in sala stampa, per presentare un match di campionato, alla vigilia di Napoli-Torino. Ovvero, il 17 dicembre del 2016. Prima, era assente da un bel po’ ai microfoni della stampa riunita. Aveva parlato in occasione delle partite di Champions, ma quello è un preciso obbligo/dovere contrattuale sottoscritto con l’Uefa. Era un’altra cosa.
Ora, la situazione sembra tornata serena e tranquilla. Sarri torna in sala stampa a parlare di calcio (e di quello che vogliono i giornalisti) a un giorno dal matchday, ed è una cosa che può solo far piacere. Soprattuto da quando il tecnico azzurro, nel nome di una rinnovata (?) sintonia (?) con il progetto-Napoli, ha rimesso indosso i panni del condottiero e sta guidando la squadra anche attraverso le proprie dichiarazioni. Parlando spesso di un auspicato salto di qualità riferito alla testa dei calciatori, ovvero quella cosa che – secondo la narrazione comune – manca al Napoli per poter puntare compiutamente ai grandi successi.
Ci sarà tanto Maradona
Domani, presumibilmente, ci saranno tantissime domande sull’incontro con Maradona. Giusto, ci mancherebbe. Almeno, si basano su fatti realmente visti e accaduti e non solo su supposizioni e rumors (come quelle sul mercato). Poi, noi speriamo, si parlerà del fondamentale match col Milan. Uno scontro diretto, perché il Milan è di nuovo una squadra forte (come ci ha spiegato nel dettaglio Nicola Lo Conte).
Un ritorno alla normalità del calcio italiano, così come è un ritorno alla normalità un intervento in conferenza stampa dell’allenatore del Napoli. Il contenuto delle sue parole è secondario al fatto che possa/voglia parlare, su quello giudicheremo dopo. Noi siamo stati spesso poco teneri con la comunicazione del tecnico del Napoli, che però ora sembra aver imboccato una strada mento tormentata, più vicina a quella che per noi è la realtà. Tutto questo è un segnale di distensione, nei rapporti del Napoli. Quelli interni e quelli verso l’esterno. E, forse non è un caso, questo momento di tranquillità mediatica ha dato pure il via a un periodo di risultati positivi. Nell’unica partita non presentata dal Torino in poi (quella di Firenze), il Napoli ha pareggiato. Quindi, avanti così. Perché è giusto, ma anche per una sana dose di scaramanzia.