Video collection di vecchi Milan-Napoli. I gol “particolari” di calciatori improbabili, la grande prestazione di Taglialatela nel 1995/96.
Amarcord di una classica
C’è tanto materiale da cui attingere, per Milan-Napoli. Una partita che è una classica, un carnet di ricordi pieno pieno di grandi momenti e calciatori. La chiave che abbiamo voluto utilizzare, questa volta, sono i gol di marcatori improbabili e i risultati positivi del Napoli. Dunque, tre pareggi e una vittoria. Rivediamole insieme.
Milan-Napoli 0-2, 1/4/1984
Titolo scontato, il “pesce d’aprile azzurro al Meazza”. Il Napoli di Marchesi, in piena lotta-salvezza, sbanca San Siro rossonero con un uno-due pugilistico all’inizio della ripresa. Le reti sono di De Rosa e Dal Fiume, tra il 50esimo e il 53simo minuto. Il Milan è uno dei peggiori della storia, quello di Giussy Farina. È addirittura neopromosso, e nel servizio di Zuccalà si capisce (in apertura) tutta la delusione del popolo rossonero per l’ennesima stagione interlocutoria. L’agonia durerà poco, per entrambe le squadre: tre mesi dopo il Napoli accoglierà Maradona. Due anni, invece, serviranno al Milan per entrare nel feudo di Berlusconi.
Milan-Napoli 0-0, 10/12/1995
Weah-Baggio-Savicevic, e basterebbe questo per raccontare i rapporti di forza di questa partita. Da una parte una corazzata, dall’altra una squadra che ha appena ceduto Cannavaro al Parma e cerca di sopravvivere in Serie A nonostante i problemi economici. Boskov in panchina, e soprattutto Taglialatela in campo. Il portiere ischitano è fantastico in almeno quattro occasioni, e sfodera il meglio del suo repertorio. Ovviamente, il calcio di rigore intercettato in grande stile: dal dischetto ci va Baggio, tiro sulla destra e palla smanacciata fuori dalla porta. Un altro paio di miracoli per Batman, prima della fine del match. Incredibile quello su Albertini. A fine anno, rossoneri campioni d’Italia.
Milan-Napoli 0-0, 26/4/1998
Uno dei precedenti più malinconici, Napoli retrocesso da due settimane e Milan letteralmente allo sbando. L’addio di Capello alla panchina rossonera è durato solo un anno, ma il ritorno immediato (dopo il titolo vinto in Spagna col Real Madrid) non è fortunato. Il Milan riesce nell’impresa di pareggiare contro una squadra che, a fine campionato, avrà messo insieme appena 4 punti in trasferta. E di non fare gol a una squadra che, a fine campionato, avrà messo insieme 76 gol subiti. I rossoneri finiranno decimi, e avvieranno con Zaccheroni una nuova (e vincente) rifondazione. Per il Napoli, si apre l’abisso che condurrà al fallimento del 2004.
Milan-Napoli 1-1, 21/3/2010
Il Milan cerca di inseguire l’Inter in chiave scudetto, Mazzarri va alla caccia di punti Champions. A fine campionato andrà male ad entrambe le squadre, ma quella di San Siro è una prova di forza degli azzurri. Che vanno in vantaggio con un gollonzo di Campagnaro, ma poi sfiorano la rete in altre tre-quattro occasioni. Già nel primo tempo, Inzaghi incornerà in rete il gol di un pareggio che alla fine, per quanto visto in campo, sarà un risultato giusto e meritato. Ai due lati opposti del campo, splendono due fantasisti sudamericani: Lavezzi per il Napoli, Ronaldinho per il Milan. Bello spettacolo a San Siro, stadio in cui il Napoli coglie il primo punto dal suo ritorno in Serie A.