Da quello che l’azienda dice di sé alle denunce e anomalie nella ristorazione scolastica. Alla scoperta della multinazionale tanto discussa in questi giorni (che ha lavorato a Napoli per vent’anni)
In merito alla Sodexo, la multinazionale neovincitrice dell’appalto di refezione scolastica del Comune di Napoli nella V municipalità Vomero-Arenella (da gennaio a giugno), negli ultimi giorni ne abbiamo sentite davvero di tutti i colori: l’insetto nella pasta e lenticchie (allarme che si è rivelato infondato, come certificato dalla Asl), il presunto filo di alluminio trovato nella vaschetta di assaggio, la preoccupazione di alcune mamme, timore di qualità scadente in conseguenza del ribasso del 17% in una gara a offerta economica più vantaggiosa. Ma anche tanti genitori – ovviamente non fanno notizia – che nei gruppi facebook di riferimento riferiscono di figli contenti dei pasti. E una ispezione del Nas nelle cucine Sodexo che ha avuto esito ampiamente positivo. A noi, che in questi giorni ci siamo occupati della vicenda, è quindi venuta la curiosità di cercare più a fondo, in rete, notizie che riguardino Sodexo. E ne abbiamo raccolte un bel po’.
80 paesi nel mondo e 425mila collaboratori
Creata da Pierre Bellon nel 1966 a Marsiglia come piccola impresa familiare, la Sodexo è oggi presente in 80 Paesi del mondo, con 425mila collaboratori e 75 milioni di consumatori interessati ogni giorno ai suoi servizi, per una cifra di affari che si aggira intorno ai 19,8miliardi di euro. Il 41% di tale giro di affari si concentra nell’America del Nord, a cui seguono l’Europa, con il 31%, e il Regno Unito e l’Irlanda, con il 10%, mentre, nel resto del mondo, la cifra di affari si attesta sul 18%.
I servizi aziendali
Il 96% dell’attività aziendale riguarda i cosiddetti servizi On-Site, ovvero quelli che vanno dal giardinaggio alla manutenzione tecnica, dalle pulizie all’assistenza agli anziani, dalla ristorazione al facility management, dalla gestione di asili nido all’installazione di Tac (le attività nelle scuole rappresentano, in tutto il mondo, il 21% di questo 96% complessivo).
Il restante 4% invece è dedicato ai servizi Benefits&Rewards, vale a dire le soluzioni per ottimizzare i costi e che siano allo stesso tempo gratificanti per il personale, i voucher come Pass Lunch, Pass Gift e Pass MObility, e la progettazione di programmi personalizzati per l’incentivazione delle vendite e loyalty.
Sodexo Italia
In Italia, Sodexo opera dal 1974. Oggi, i suoi collaboratori nel nostro paese sono 10.500. I consumatori giornalieri delle attività svolte dall’azienda in Italia per i servizi On-Site sono 380mila. I beneficiari italiani dei servizi Benefits&Rewards, invece, sono 450mila.
Sul sito dell’azienda sono ben dettagliati la mission, nonché i valori e i principi etici che sono alla base della sua attività.
Sodexo Education
Nell’ambito della ristorazione scolastica che fornisce, Sodexo ha creato un portale dedicato alle famiglie dei bambini che ne usufruiscono presso tutti i comuni aderenti all’iniziativa, Sodexo Education. Sul sito sono disponibili le informazioni sulla composizione del menù, le modalità di organizzazione del servizio, le iniziative in programma e i consigli di educazione alimentare. Napoli, dove Sodexo è tornata dopo due anni di inattività, dal 2015 al 2016 (che seguivano a vent’anni complessivi di esercizio) non è (ancora) inserita nella rete contemplata da Sodexo Education.
Il Better Tomorrow Plan
Impegnata nello sviluppo sostenibile, Sodexo ha un piano dedicato ad esso, il Better Tomorrow Plan, attivo dal 2009: si tratta di una mappa che indica la via che l’azienda desidera seguire verso le buone pratiche e l’innovazione. Il piano dettaglia quelli che sono i valori fondamentali della Sodexo (integrità negli affari, diritti umani, ascensore sociale, diversità e inclusione, igiene e sicurezza, corporate governance) oltre alle priorità aziendali: sviluppare le risorse umane e favorire la diversità, promuovere una migliore nutrizione, la salute e il benessere, sostenere lo sviluppo delle comunità locali e proteggere l’ambiente.
Lo sviluppo sostenibile
L’impegno di Sodexo in materia di responsabilità sociale e sviluppo sostenibile è stato premiato, nel 2016, per il dodicesimo anno consecutivo, dal Dow Jones Sustainibility Index. L’azienda ha ricevuto anche altri premi relativi al settore.
Nel novembre 2016 la Sodexo riceve, per la seconda volta consecutiva, la certificazione Best Employer di Aon, prestigiosa società di consulenza operante nel settore delle risorse umane, qualificandosi tra i datori di lavoro più ambiti, capaci di “creare un vantaggio competitivo per i clienti attraverso la valorizzazione dei propri collaboratori”.
Nello stesso mese ottiene il massimo punteggio previsto per il Rating di Legalità (tre stelle), uno strumento che premia la correttezza delle aziende e la loro affidabilità nei confronti di clienti, fornitori e investitori.
L’equilibrio di genere
Nel marzo 2016, in occasione dell’edizione 2016 del Women’s Empowerment Principles Event che si è tenuto nella sede dell’Onu di New York per la giornata internazionale della donna, a Sodexo è stato riconosciuto, con un premio, il suo impegno a favore dell’equilibrio di genere.
Quello che gli altri dicono di Sodexo
Fin qui ciò che la ditta racconta di sé sul suo sito istituzionale. Però, poi, a navigare in rete, ci si imbatte in decine di critiche al suo operato e in altrettanti dubbi, alcuni chiariti, altri meno.
Speculazione nella privazione della libertà
Nel 2010, il sito Informa-Azione ad esempio, addita la Sodexo come in prima linea “nella speculazione sulla privazione della libertà”, indicandola come responsabile della gestione del servizio mensa di diversi centri di detenzione per migranti e come società che controlla Kalyx, il Servizio per la detenzione del Regno Unito.
Informa-Azione denuncia i numerosi boicottaggi a cui, per queste attività, è stata sottoposta l’azienda nel corso degli anni e che, spiega, hanno interessato oltre 60 università e altre istituzioni nei soli Stati Uniti: “Anche in Australia gli studenti di molti atenei si sono mobilitati per cacciarla dalle loro mense – è scritto nel sito – Oltre agli affari con eserciti e centri di detenzione, a suscitare campagne contro la multinazionale anche le critiche sulla qualità dei regimi alimentari proposti nelle mense scolastiche per bambini, denunciati per esempio nel film Super Size Me e in un documentario del 2004, trasmesso dalla televisione britannica, in cui venivano resi pubblici gli standard igienici di un’azienda controllata dal gruppo, la Tillery Valley”.
Sul documentario del 2004 non abbiamo trovato esaurienti notizie, in rete, ma sul film Super Size Me sì. Da quello che si evince a leggere qua e là, una delle sue scene è girata in una scuola dove, a gestire la mensa, sarebbe proprio Sodexo che, a favor di telecamere (ma non troppo), serve ai bimbi patatine fritte, zucchero e “cibo pessimo pieno zeppo di calorie”, cibo che favorisce l’obesità.
I pasti ai marines
Sodexo è anche fornitrice dei pasti per i marines americani, almeno fino al 2018. Il contratto è stato rinnovato nel 2011: in base ad esso, l’azienda francese serve 51 basi Usa dei marines, comprese le 20 situate nell’ovest. Un incarico che rappresenta, in tutto, 210 milioni di dollari (148 milioni di euro) di fatturato annuo per otto anni. Oltre ad occuparsi della ristorazione, Sodexo gestisce una rete di piccoli supermercati nelle basi navali, aperte ai militari e alle loro famiglie.
Discriminazione razziale e sindacati
La Sodexo è aspramente criticata da Alyssa Figueroa sul Buzzsaw Magazine: la giornalista accusa la multinazionale di aver operato discriminazione razziale su alcuni dipendenti, di non aver coperto alcune prestazioni sanitarie ai lavoratori, di pagare salari bassissimi e, soprattutto, di fare pressioni sui propri addetti per evitare che abbiano contatti con i sindacati.
C’è anche una denuncia contro Sodexo del National Labor Relations Board, sulla base di denunce presentate da membri del Service Employees International Union dalle quali risulterebbe che l’azienda vieti ai suoi dipendenti di parlare delle attività sindacali, li spii e in generale li minacci di licenziamento per attività svolte nei sindacati.
La causa di lavoro persa
La multinazionale non è invincibile come sembra. Nel 2014 perde una causa di lavoro intentata da un ex dipendente del bergamasco: la ditta gli aveva chiesto di dimezzare l’orario di lavoro ma lui, separato e con 4 figli a carico, ha fatto presente che con lo stipendio dimezzato non avrebbe potuto vivere e ha chiesto l’attribuzione di altre mansioni. Sodexo rifiuta e lo licenzia, salvo poi perdere il ricorso mosso dal lavoratore che è stato poi reintegrato con le dodici mensilità come previsto dalla riforma Fornero.
Malori in Rai alla mensa Sodexo
Passiamo alle denunce e anomalie legate più direttamente al servizio di refezione scolastica.
Nel giugno 2004 presso la sede Rai di Torino, si registrano diversi malori dei dipendenti dopo che hanno mangiato un’insalata di pollo. In una nota, il Comitato di redazione, le Rsu e l’Usigrai sostengono che “non è la prima volta che, dopo aver usufruito della mensa aziendale gestita (a Torino come negli altri insediamenti Rai) dalla Sodexo, i colleghi lamentino disturbi di tipo gastroenterico”.
Nel 2009 Gianluca Camerani, di Electrolux, denuncia di aver scoperto, attraverso una ricerca effettuata su Sodexo, che gestisce la mensa aziendale, “una miriade di casi di contaminazione da salmonella ed altri batteri fecali nei centri di cottura che ha gestito dal ’93 ad oggi in Italia e all’estero”.
Le fragole cinesi
2012, Berlino, Germania. 11mila bambini sono colpiti da “un’intossicazione di origine gastroenterica con vomito e diarrea”, scatenata dall’aver mangiato, nelle mense servite da Sodexo, fragole congelate contaminate. Si tratta di una partita di fragole provenienti dalla Cina. La multinazionale si scusa, promettendo controlli più accurati.
Nel 2013, il Comune di Fucecchio, in provincia di Firenze, fa causa a Sodexo perché “la qualità dei prodotti forniti per la mensa scolastica è inferiore a quella prevista dal contratto”.
Corpi estranei nei legumi
Ad ottobre 2016, in una scuola primaria di Colle Brianza (Lecco) servita da Sodexo, in un primo piatto a base di orzo vengono rinvenuti dei “corpi estranei”, qualcosa di nero, non si capisce bene se moscerini o chicchi anomali. Anche in questo caso la Sodexo si è aggiudicata la gara con un notevole ribasso, ma, a onor del vero, è stata anche l’unica ditta a presentarsi alla gara.
Gli accertamenti effettuati dimostrano che “l’infestazione dell’orzo, impiegato per la preparazione del pasto, non avrebbe costituito un pericolo per la salute in quanto sarebbe avvenuta prima della consegna del prodotto. Nonostante ciò, il prodotto non era idoneo per essere servito in tavola e l’azienda avrebbe dovuto compiere tutte le operazioni di controllo possibili, sia in fase di cottura sia di distribuzione”. Per questo motivo, il Comune multa Sodexo per 2mila euro considerandola inadempiente.
Maggio dello stesso anno, siamo a Giussano (Monza). In un piatto di pasta e lenticchie servito da Sodexo in una scuola materna, “oltre a fagioli, cannellini e lenticchie galleggiavano anche alcuni strani “puntini” neri”. Il piatto viene analizzato e si riscontra che si tratta di “un’infestazione da campo, quindi precedente al raccolto e alla cottura, legata a coleotteri (…) strettamente infeudati ai legumi perché le larve si sviluppano all’interno dei semi di questi vegetali”.
Per questo motivo, spiega Sodexo, non era possibile accorgersene prima della cottura. L’azienda viene multata dal Comune per 2500 euro e, dal canto suo, segnala l’anomalia al proprio fornitore indicando il lotto coinvolto e blocca l’acquisto del prodotto anche nelle altre realtà servite, togliendolo dal proprio catalogo.