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Cara SSC Napoli, perché per il Real Madrid la Fidelity Card è carta straccia?

Ogni club europeo privilegia sempre i soci, gli abbonati, i fidelizzati a qualsiasi titolo. Accade così ovunque. Non a Napoli, per il match dell’anno.

Cara SSC Napoli, perché per il Real Madrid la Fidelity Card è carta straccia?

Mancano le cifre ufficiali

Napoli-Real Madrid, il giorno dopo. Non si conoscono ancora le cifre ufficiali relative alla vendita dei biglietti. Ma sembra che il Napoli abbia esaurito in soli due giorni i tagliandi di tutti i settori: dalla Tribuna Posillipo alle curve. Addirittura ieri il Napoli avrebbe venduto 41mila biglietti dei due settori più “popolari”.

Cominciamo col dire che stavolta secondo noi De Laurentiis ha sbagliato il prezzo dei biglietti. Considerati l’assalto alle rivendite e il clima di euforica follia che sta pervadendo l’ambiente dal giorno del sorteggio, è fondato il pensiero che anche prezzi più elevati non avrebbero scoraggiato i tifosi o comunque gli acquirenti. Pensiamo che il Napoli avrebbe agevolmente venduto le curve anche a 75 euro così come i distinti a 130. La curva della domanda e dell’offerta non mente mai e stavolta il punto di equilibrio è stato sottostimato da De Laurentiis.

Cinque anni dopo Napoli-Chelsea, è un’altra cosa

Non si è ripetuto quel che avvenne cinque anni fa con l’ottavo di finale Napoli-Chelsea, quando i distinti a cento euro destarono non poco scalpore e la rivendita andò a rilento per poi attestarsi al di sotto dei 53mila spettatori: 52.495 per la precisione. L’incasso fu di tre milioni di euro: record che ha resistito cinque anni e che sarà battuto dalla sfida col Real. Quei prezzi, però, fecero discutere non poco i tifosi. Stavolta non c’è stata discussione. Solo la corsa al biglietto. Ad ogni costo.

Chi crede che a Napoli qualcuno si sia lamentato dei prezzi è un pessimo osservatore della realtà. Persino le critiche per le condizioni dei servizi igienici sono improvvisamente scomparse. C’è il Real Madrid. C’è l’evento. E bisogna esserci. Tifosi e anche non tifosi. La pipì si può trattenere al cospetto di Cristiano Ronaldo.

L’argomento del giorno è il cosiddetto secondary ticketing. Ma, come stiamo cercando di spiegare da giorni, è un problema che non riguarda solo Napoli e non solo questa partita.

La modalità di vendita

Quel che invece ha colpito il Napolista è la modalità di vendita dei biglietti scelta dal Calcio Napoli. Modalità che non solo non ha tenuto conto di Internet (è come se qualcuno oggi pensasse di andare in carrozza da Napoli a Roma) ma che se n’è fregata dei tifosi fidelizzati. Praticamente ogni club europeo privilegia sempre i tifosi sostenitori nella vendita dei biglietti delle partite. I soci, gli abbonati, i fidelizzati a qualsiasi titolo. Accade così ovunque. Non a Napoli.

La domanda che noi vogliamo porre è la seguente: a che cosa serve sottoscrivere la Fidelity Card SSC Napoli “Fan Stadium Card” se poi per la partita più importante della storia del club vale quanto il due di briscola? Ricordiamo che venne presentata in pompa magna dal club nel 2015.

Che cosa è cambiato?

Leggiamo dal sito: “La grande novità della nuova card è la possibilità di acquisto via Internet, attraverso il sito della SSC Napoli o di Ticketone.it alla sezione calcio. La SSC Napoli, al fine di favorire l’acquisto da parte dei propri tifosi in tutta Italia e all’estero, ha predisposto una procedura di vendita on line”.

Che cosa è cambiato? Perché questa tessera non vale più? Una tessera, ricordiamolo, che favorisce chi vive all’estero ma non solo. Perché non sta scritto da nessuna parte che se uno vive a Napoli è costretto a sobbarcarsi dodici ore di fila per acquistare un biglietto. Lo stoicismo non è ancora considerato un titolo di merito.

È questa a nostro avviso la clamorosa insufficienza della società. Una mancanza di rispetto, aggiungiamo, nei confronti dei propri tifosi. Sappiamo da tempo che il Napoli non ama i tifosi fidelizzati. E tanti tifosi azzurri non amano essere fidelizzati. Come ha scritto Raniero Virgilio, dodici ore di fila per un biglietto sono l’altra faccia del papponismo.

La logica dell’evento

Un sistema che in fondo sta bene a tutti. Clientela e azienda. Venticinque euro per una curva in campionato sono ritenuti troppi da quegli stessi che non esitano a sborsare cento (o anche più) per un distinto di Real Madrid. È la logica dell’evento. Lontana anni luce da quell’“al di là del risultato” che campeggia allo stadio. Non la discutiamo.

Critichiamo invece la politica del Napoli che per questa partita ha disconosciuto la tessera di fidelizzazione. Che varrà, ovviamente, per le partite contro Sampdoria e Spezia. Insomma, il tifoso fidelizzato per il Napoli è un tifoso di serie B.

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