Pareggio a reti bianche al San Paolo, Napoli stanco e poco brillante contro una Dinamo prima sbarazzina poi coperta. Sarà dura al Da Luz.
Napoli-Dinamo Kiev 0-0, resta tutto uguale in classifica nel girone B di Champions League.
Primo tempo a due facce, perché la Dinamo Kiev cambia impostazione nel bel mezzo del gioco. La squadra di Rebrov inizia prima con baricentro altissimo, difesa schierata praticamente a centrocampo, cercando di gestire il possesso nella metà campo del Napoli. La squadra di Sarri, dopo un inizio complesso, prende le misure e inizia a trovare i palloni verticali che mettono in difficoltà la difesa avversaria, ma c’è sempre qualcosa che manca tra ultimo passaggio e conclusione in porta. Nascono così le grandi occasioni (potenziali) per gli azzurri, la più clamorosa è quella di Insigne, che lanciato verso la porta inciampa su una zolla e scivola. La “seconda” Dinamo è compatta, chiusa nelle linee di difesa e centrocampo: il Napoli prende il comando del gioco, ma non riesce a scardinare la diga costruita davanti a Rudko. Zero minuti di recupero, zero come i gol segnati.
Nella ripresa, la Dinamo continua nella sua opera di distruzione del gioco del Napoli, che colleziona un numero infinito di corner ma non crea grandi occasioni almeno fino a quando Insigne “chiama” la sostituzione a Sarri sprecando la possibilità di servire Callejon smarcato sulla destra. Lorenzo sceglie il tiro, ma l’esito è negativo. L’ingresso di Gabbiadini dà un minimo di verve, Manolo tira due volte verso la porta ma è sfortunato: la prima conclusione è larga, la seconda è deviata fuori dal portiere della Dinamo. Di qui alla fine, il Napoli è stanco, sfibrato, sfiduciato. Entrano Allan e Giaccherini, Reina si concede un’uscita a farfalle che resta senza conseguenze. È 0-0, il San Paolo fischia. Basterà pareggiare a Lisbona per passare. “Basterà”, appunto. Non sarà facile.