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Fenucci, ad Bologna: «Ridurre il numero di partite in tv per aumentare i ricavi e la qualità»

Il dirigente rossoblu boccia il sistema di vendita della Serie A e promuove un modello all’inglese.

Fenucci, ad Bologna: «Ridurre il numero di partite in tv per aumentare i ricavi e la qualità»

Claudio Fenucci, prima di diventare amministratore delegato del Bologna, aveva avuto un’esperienza nello stesso ruolo con la prima Roma americana, quella guidata da Tom Dibenedetto. L’ad felsineo, ieri, ha parlato della situazione della Serie A per quanto concerne i diritti televisivi, fotografando una realtà in difficoltà rispetto ad altri campionati europei, primo tra tutti la Premier League: «Il sistema di vendita dei tv rights utilizzato oggi in Italia non è in grado di portare le risorse che il calcio italiano merita. Siamo diventati il quarto Paese come valore dei propri diritti tv. Probabilmente nelle modalità di vendita di questo prodotto sono stati commessi alcuni errori e c’è da rivedere anche il format: io son sempre stato un sostenitore della riduzione delle gare che vengono trasmesse in diretta. Sia per proteggere lo stadio che per dare più qualità al prodotto».

Il dirigente, intervenuto a margine della presentazione della Saputo School Cup, spiega come la Premier è riuscita a raggiungere risultati eccezionali: «Il prodotto è completamente diverso, ma il fatto che non tutte le partite siano accessibili in tv è fondamentale. quindi proteggendo lo stadio ed evitando la disaffezione che è comune a molti club italiani e al sistema. Oggi siamo troppo ancorati a rendite di posizione e invece dovrebbe essere più meritocratica per invogliare gli azionisti di tutti i club, non solo dei grandi, a investire per avere poi ritorni economici che consentono di far crescere sportivamente ed economicamente il club».

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