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La probabile formazione del Napolista: occasione turnover, occhio a Giac e Diawara

La nostra idea sulla formazione di stasera, sui ballottaggi e sulle possibili scelte in vista della Champions.

La probabile formazione del Napolista: occasione turnover, occhio a Giac e Diawara

Napoli-Chievo è, insieme, un’occasione e una partita difficile da decifrare. Parliamo ovviamente di turnover, di rotazioni, di possibili cambi nell’undici titolare. È un’occasione perché arriva quattro giorni prima di una partita di Champions League che è attesissima, difficilissima e già praticamente decisiva. E quindi, perché non rischiare proprio oggi, contro un avversario sulla carta “inferiore”, l’inserimento di uno dei nuovi acquisti fin dal primo minuto?

C’è poi il discorso sul Chievo, sulla narrazione della bestia nera che fa il paio al terzo posto in campionato a 10 punti, a un inizio scintillante per risultati e prestazioni. Roba che, in qualche modo, influenza e influenzerà sicuramente le scelte di Sarri per questo match, già importantissimo per non perdere terreno in campionato e per rendere positivo il bilancio del primo tour de force stagionale, che finora dice tre vittorie e un pareggio. Vediamo le percentuali e le possibilità secondo la percezione del Napolista.

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Hysaj-Maggio – Ghoulam-Strinic

Più probabile una rotazione sull’out destro che su quello sinistro, non fosse altro che per l’inizio non proprio brillante di Hysaj e per il problemino accusato da Strinic giusto una settimana fa, nel match contro il Bologna. L’ingresso di Ghoulam fu determinante contro i felsinei, difficile pensare a un ribaltone totale, con Maggio-Strinic coppia di terzini. Quindi, coppia titolare ancora favorita, ma Maggio leggermente più probabile al posto dell’albanese ex Empoli. Quattro giorni prima del Benfica, e con un Maggio ai livelli della preparazione o di Palermo, è un’eventualità che non ci sentiamo di scartare.

Albiol/Koulibaly – Maksimovic

I due centrali, insieme a Reina e Callejon, sono gli unici calciatori a non aver saltato un minuto in questo inizio di stagione. Maksimovic, invece, è il grande investimento estivo per la retroguardia. Dopo tre settimane di allenamento, l’idea di vederlo in campo comincia ad essere non solo comprensibile, ma anche auspicabile. In modo da far riposare uno dei due titolarissimi (magari entrambi, con una staffetta accanto al serbo) e da verificare la prima consistenza dell’affare Maksimovic. Il Chievo potrebbe essere, in questo senso, un’occasione davvero ghiotta. Ci pensi, Sarri. Anzi, non si precluda questa possibilità: Makismovic è stato uno dei suoi pupilli al mercato, forse potrebbe essere pronto per una chance.

Jorginho-Diawara

Non ci siamo fatti influenzare dai procuratori di Amadou e di Giaccherini (ieri hanno parlato entrambi), è solo che Jorginho ha un ruolo fondamentale in questo Napoli e ha giocato sempre, finora. Tranne a Pescara, ma ormai quella è roba vecchia. Sappiamo che l’ex Bologna è un calciatore diverso rispetto all’italobrasiliano, ma sappiamo pure che il Jorginho visto a Genova, stretto nella morsa di un’asfissiante marcatura a uomo, è poco sfruttato. Difficile immaginare o credere che il Chievo possa assumere un atteggiamento meno aggressivo o conservativo, quindi perché non svoltare totalmente e lanciare il centrocampista guineano davanti alla difesa? È un calciatore già rodato per il nostro campionato, non ha fatto la preparazione, ma dopo tre settimane e mezza di lavoro con i nuovi compagni potrebbe anche essere pronto a dare il suo contributo. E poi, oh, vuoi mettere la curiosità di vedere uno dei wonderkid più attesi del campionato? Il 20% è per non illuderci anche noi, forse sarebbe stato più giusto un 30%. Poi, però, nel caso, ci restavamo male. Meglio credere nell’underdog della sorpresa.

Hamsik/Allan-Zielinski

La sensazione è che il polacco giocherà, è solo che non sappiamo al posto di chi. Rog, secondo Sarri, non è ancora pronto. E ci sta pure che sia Piotr la prima riserva. Quindi, solo un cambio e non due, con l’ex Empoli pronto a prendere il posto di uno tra Allan e Hamsik. La turnazione direbbe Marek, il corredo genetico della partita direbbe Allan, con un Chievo che è da attaccare piuttosto che da contenere, già a partire dal centrocampo. Vedremo. In ogni caso, servirà uno Zielinski più impattante rispetto a quello di Genova. Altrimenti, il nostro 40% sarà un investimento a vuoto, o almeno con esito negativo.

Callejon-Giaccherini

La possibile novità. Sia chiaro, è quasi impensabile che Sarri rinunci allo spagnolo dall’inizio. Però, come dire: a partita in corso, la possibilità di dare un po’ di fiato allo spagnolo non sarebbe proprio da scartare a priori. Anzi, sarebbe una roba su cui farci più di un pensierino. Anche in questo caso, giuriamo, non ci siamo fatti influenzare da Valcareggi. È solo che Giac può essere davvero molto utile a questa squadra, soprattutto come alternativa anche tattica al calciatore più tattico dell’organico. Il Chievo, in questo senso, è l’occasione perfetta per qualche minuto di Giaccherini. Giusto per vedere, anche non di nascosto, l’effetto che fa.

Gabbiadini-Milik

Percentuali a metà: la rotazione direbbe Gabbiadini, la forza dell’avversario (sulla carta) direbbe Gabbiadini. Dopo Genova, la prima partita in cui abbiamo visto che Milik è vulnerabile, le sensazioni ci portano a pensare a possibilità uguali di giocare titolari, almeno in partenza. Poi, come dire: si vedrà tra poche ore. Anche se, se proprio vogliamo essere scaramantici, basta leggere lo storico dei precedenti per propendere verso Manolo: il suo primo gol in maglia azzurra proprio il Chievo. Vuoi vedere che la sua stagione si possa sbloccare proprio e di nuovo contro i clivensi?

Insigne-Mertens

Quando il duello è assolutamente paritetico, vince la turnazione. E allora, dentro Lorenzo. Che pure a Genova, dopo Napoli-Bologna, è parso più vispo rispetto a Mertens: non è stato freddo a tu per tu con Perin, il gol gli manca visibilmente, però si è visto qualcosa di positivo. Insigne c’è, è pronto e mette nel mirino il Chievo per tornare a esser decisivo. E per insidiare l’amico-rivale belga nelle gerarchie di questo inizio stagione: fare bene stasera per poi prendersi anche il Benfica. L’obiettivo di Lorenzo può e deve essere questo, è fattibile. E descrive l’approccio giusto per invertire il trend di questo inizio di stagione.

 

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