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De Zerbi: «Sarri punto di riferimento, giocheremo con coraggio a prescindere dal risultato»

La conferenza stampa del nuovo tecnico rosanero alla vigilia di Palermo-Napoli.

De Zerbi: «Sarri punto di riferimento, giocheremo con coraggio a prescindere dal risultato»

Roberto De Zerbi nella conferenza stampa di presentazione di Palermo-Napoli.

L’approccio con la nuova avventura in rosanero.

Ieri abbiamo fatto il primo vero allenamento perché avevo più giocatori possibili, ma non ho fatto grossi stravolgimenti perché non avevo il tempo necessario. Domani, inoltre, andiamo in campo per fare una buona partita con umiltà. Ci serve coraggio, ma di quello intelligente: non ci si può buttare dal quinto piano di testa perché non siamo attrezzati per farlo. Io sono un passionale e vivo tutto al 100%, voglio finire il lavoro tattico con la squadra, ma domani servirà anche un grosso impatto mentale sulla partita. Noi sulla carta siamo inferiori, ma il campo non si basa su quello che dice la carta. Ho bisogno di giocatori che giochino la palla senza paura e che si aiutino a vicenda.

Sarri.

Sarri è un mio punto di riferimento, uno dei tanti ed è motivo di orgoglio per me e per molti allenatori italiani. Non mi piace copiare perché non sono inferiore, voglio giocare il mio calcio.

Bruno Henrique ed altri: la situazione dei giocatori del Palermo.

Bruno Henrique ieri ha saltato l’allenamento per affaticamento muscolare, entrare subito in forma dopo aver cambiato continente in dieci giorni non è facile. Gazzi è una sicurezza, lo vedo come vertice basso, ma può anche fare la mezzala.  Gli equilibri variano al variare del numero dei difensori, quindi si può trovare con qualunque modulo. Non mi soffermo sul modulo, c’è bisogno di tempo perché non ho la bacchetta magica. Non mi piace piangermi addosso e voglio sopperire alle assenze con il lavoro e la grinta. Diamanti è un giocatore che può giocare in qualsiasi posizione, voglio che giochi col cervello e vicino la porta e che faccia anche giocare gli altri. Sallai? E’ un giocatore di grandissimo talento, deve imparare la lingua, a stare in campo e  io devo metterlo in condizioni di progredire immediatamente. Gonzalez per me è un titolarissimo, non so se aveva davvero intenzione di andar via. Ma voglio parlargli, in modo da chiarire proprio questo. Rajkovic può giocare anche terzino, Vitiello lo vedo anche terzino perché ha giocato anche in quel ruolo.

Il Napoli.

È una squadra che si conosce, non credo abbiano dei grossi punti deboli. Il fatto che abbiano subito molti gol non significa necessariamente che la loro difesa sia scarsa. La Champions non inciderà sulla loro prestazione, ma in realtà io vorrei concentrarmi di più sulla mia squadra. Voglio che giochi con carattere e coraggio, a prescindere dal risultato.

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