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Il terso scudetto del Napoli

Il terso scudetto del Napoli

L’ultimo giorno di mercato di gennaio adl stupisce tutti: il Napoli è primo, con un punto di vantaggio dalla Juventus, e il presidente stupisce tutti. Alza la posta e fa bottino pieno: dalle cessioni di Insigne in prestito alla Fiorentina e Gabbiadini al Wolfsburg ottiene 28 milioni di euro e Vecino e Kalinic in prestito dai viola. Subito Maksimovic, Tonelli e Barba per la difesa, e Soriano dalla Samp. In attacco arriva Immobile dal Siviglia per rinforzare la rosa: non può giocare in coppa ma servirà come rincalzo. Sfuma il sogno di riformare la coppia di gemelli del Pescara. Adl spende circa 60 milioni di euro.

La piazza insorge, ma le richieste del procuratore del gioiello di Frattamaggiore sono ritenute assurde dal patron che tenta il colpo a sorpresa e spiazza tutti. Alla vigilia della sfida con la Juve, l’aria è elettrica. A Roma con la Lazio finisce 4 a 1 con doppietta del croato e col Carpi Immobile firma nel finale, subentrato a Higuain, la sua prima doppietta in azzurro per il 5 a 0 agli emiliani, che cadono sotto i tiri da fuori di Soriano e Vecino.

A Torino il Napoli fa 0 a 0 con grande rammarico per il rigore sbagliato da Higuain ma i bianconeri, dominati in lungo e in largo dal 4 4 2 di Sarri (centrocampo con Hamsik Vecino Soriano e Callejon tornante, in attacco Higuain-Immobile).

A Bologna altro 0 a 0 per i bianconeri, che arrivano a meno 3 visto che il Napoli distrugge il Milan con una doppietta di Higuain e un gol di fino di Kalinic subentrato a uno spento Immobile nel finale. Intanto gli Agnelli mugugnano, e una Inter ritrovata fa 2 a 2 a Torino. Il Napoli a marzo è a più 5.

Chievo e Atalanta non sono tappe dure per le due in testa e alla 28esima il Napoli è saldo in testa. L’infortunio di Albiol regala l’esordio a Maksimovic, perfetto a Palermo nel 4 a 0 azzurro. La Juve è sempre lì. La svolta del campionato è al derby della mole. Un Toro eroico pareggia in 9 per 1 a 1 mentre il Napoli batte il Genoa: più 7, scudetto in cassaforte.

Il 3 a 1 subito a Udine non toglie entusiasmo agli azzurri. Già alla 32 il Milan batte la Juventus e i ragazzi di Sarri regolano il Verona: più 7 ancora. La squalifica di Higuain lancia il tridente Kalinic Immobile Callejon, il Napoli pareggia a Milano con l’Inter e la Juve battendo il Palermo si riavvicina, poi 6 a 0 al Bologna, 2 a 0 alla Roma e quando il Pipita rientra dopo le 4 giornate di squalifica firma la tripletta all’Atalanta. Alla 37 il pareggio a Torino laurea il napoli campione d’italia per la terza volta proprio nel tempio del grande ineguagliabile Toro.

La festa col Frosinone è spettacolare: i ciociari salvi e il Napoli campione celebrano il calcio con un 4 a 4 che permette a Higuain di battere Nordahl. Giro di campo delle 2 squadre e gemellaggio di tifosi. Stellone si commuove e ricorda la festa promozione del 2000.

Un vagito mi sveglia: è mia figlia. Sono le 4 del mattino, devo cambiarle il pannolino. Festeggio la sua cacca come un gol. La rimetto in culla, mia moglie si sveglia per la poppata. Esco fuori dalla finestra per fumare e guardo le poche macchine che solcano i sanpietrini del corso.

Mi ricordo di quando ero bambino e andavo a scuola.

Era bello da bambini, 30 anni fa. Niente sigarette, niente bollette, niente pancetta.

Poco importa che questo sia stato solo un sogno, penso appoggiato alla ringhiera.

In fondo, mi dico, aspirando il fumo, io i miei scudetti li ho già vinti.

Keep on dreaming, napolisti

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