Una crescita dell’88% negli ultimi sette anni, stando ai dati Uefa (22mila calciatrici tesserate nel 2015), non può essere sottovalutata. Anzi, va incentivata il più possibile. Ecco allora la rinnovata spinta della Figc per il calcio femminile, con l’inserimento di nuove norme per sviluppare ancora di più il movimento. Coinvolte, da ora, anche le squadre maschili, che per poter ottenere l’iscrizione ai prossimi campionati dovranno rispettare parametri relativi anche allo sviluppo del calcio in rosa: i settori giovanili, infatti, si dovranno impegnare «a tesserare almeno ulteriori 20 calciatrici Under 12, rispetto alla stagione precedente, all’interno del proprio settore giovanile».
Queste giovani giocatrici si aggiungeranno a quelle già tesserate nello scorso campionato. Inoltre, «dalla stagione sportiva 2017/2018, le società dovranno partecipare al Campionato Giovanissime con almeno una squadra di calcio femminile (fermo restando il tesseramento di almeno 40 calciatrici Under 12), e dalla stagione sportiva 2019/2020, dovranno partecipare al Campionato Allieve con almeno una squadra di calcio femminile (fermo restando il tesseramento di almeno 40 calciatrici Under 12 e la partecipazione al Campionato Giovanissime con almeno una squadra di calcio femminile)».
Detto in soldoni: il calcio dei maschi pronto e pure obbligato ad offrirsi per aiutare lo sviluppo del movimento femminile. Anche perché l’eventuale alternativa a questo tesseramento è «l’acquisizione di titolo sportivo, ovvero partecipazioni di controllo, di una società di calcio femminile affiliata alla F.I.G.C. partecipante ai Campionati di Serie A o di Serie B». Una terza via è la conclusione di «accordi di licenza, per l’utilizzo della denominazione, del marchio e dei segni distintivi, validi per la stagione sportiva 2016/2017 con società di calcio femminile affiliata alla F.I.G.C. partecipante ai Campionati di Serie A o di Serie B, con sede nella stessa provincia». Insomma, un’affiliazione vera e propria tra la Ssc Napoli e il Napoli calcio femminile, giusto per fare un esempio a noi più vicino. Il modo migliore, forse, per aiutare lo sviluppo anche economico del calcio in rosa e per cercare di convogliare il maggior numero possibile di appassionati e tifosi verso un movimento ancora troppo ignorato dai media e dall’opinione pubblica.