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Sheridan Bird, il giornalista che si innamorò di Napoli da insegnante di inglese: «Sarri è un capolavoro»

Sheridan Bird, il giornalista che si innamorò di Napoli da insegnante di inglese: «Sarri è un capolavoro»

Il profilo Twitter di Sheridan Bird vive di calcio. E il colore dominante è l’azzurro: ci sono Higuain e una sua action figure, ci sono Maradona e (tanto) Sarri. C’è anche il resto del calcio italiano, il minimo per uno che lavora col nostro football pur essendo originario dal paese che il football l’ha inventato: l’Inghilterra. La foto in appoggio al pezzo lo vede insieme a Ciccio Graziani, ne vedrete un’altra insieme a Paolo Rossi. Sheridan, evidentemente, ha una predilezione per i campioni di Spagna 82.

Il Mirror e il Daily Mail per quanto riguarda la madrepatria, ma anche la Gazzetta e Mediaset qui da noi: Sheridan Bird è un freelance, e si occupa di esportare il nostro calcio all’estero. Un lavoro al contrario, particolare e inaspettato, soprattutto oggi che l’Italia non è più la terra promessa e la Premier, invece, è diventato il campionato delle stelle. Sheridan vive a Milano, ma la sua prima esperienza italiana è stata Napoli. Cinque anni sotto il Vesuvio, è arrivato nel 1999 come insegnante di inglese. Il risultato? Un amore vero per la città prima e la squadra poi, che traspare da una chiacchierata telefonica. Da una parte chi scrive e un accento napoletano; dall’altra Sheridan Bird, che ricorda anche un po’ la parlata buffa di Alberto Sordi quando doppia Ollio, ma non sbaglia una parola che sia una in italiano.

Sheridan, parliamo del Napoli?

La prima cosa che mi viene da dire è che la squadra azzurra mette in mostra il calcio più bello d’Italia. Prima di Natale anche la Fiorentina praticava un gioco molto godibile, poi ci sono stati dei problemi che l’hanno portata a perdere terreno. Ora il Napoli è il top assoluto: adoro vedere i movimenti dei tre centrocampisti, Hamsik, Jorginho e Allan, e il numero di occasioni che riescono a costruire per Higuain. È bello guardare giocare questa squadra soprattutto dopo l’anno di calcio grigio vissuto con l’ultimo Benitez.

Il caso Higuain.

Vorrei parlare solo di campo, se possibile. Mi dispiace per quello che è successo a Paolo (Bargiggia, i due hanno talvolta lavorato insieme ndr) e per i tifosi del Napoli, quindi commenterei solo il fatto strettamente tecnico. Anche perché ci sono da giocare otto partite fondamentali da qui a fine stagione, e sarebbe un peccato che si perdesse di vista l’obiettivo di vincere lo scudetto concentrandosi su altro. 

Però possiamo parlare di Higuain come attaccante, però riferendoci solamente al mercato.

Io dico che sarebbe bello se lui rimanesse, vederlo giocare con la Nove del Napoli è il sogno di tutti quelli che amano la maglia azzurra. Però ha offerto tre anni di grande rendimento, può succedere qualsiasi cosa. Se io fossi nel Napoli, penserei di acquistare Icardi nel caso dovessi sostituire Higuain. Perché l’Inter non riesce a creare lo stesso numero di occasioni del Napoli, ma Icardi riesce comunque a segnare in un’occasione su due. In una squadra che funziona bene come quella azzurra, sono convinto che potrebbe raggiungere lo stesso numero di gol. Parliamo di fantamercato, ma se Mancini dovesse rimanere all’Inter e proseguire nel suo rapporto un po’ turbolento con Icardi un pensierino ce lo farei.

Andiamo oltre Higuain: gli altri calciatori del Napoli eventualmente pronti per un top club.

Io vorrei che tutti i giocatori più importanti restassero al Napoli e rendessero il Napoli un top club. Certo, se dobbiamo parlare di fantacalcio, sarebbe bello vedere Insigne in Spagna o Hamsik in Inghilterra. Il 24 azzurro ha la classe per imporsi nella Liga, Hamsik la grinta per poter fare bene in Inghilterra. Ma credo che entrambi stiano bene al Napoli e non vogliano lasciare la squadra.

Sheridan, parliamo un po’ della città adesso. Napoli secondo Sheridan Bird, a ruota libera.

Sono arrivato qui la prima volta nel 1999, come insegnante d’inglese. In un elenco di città italiane che avevano bisogno di questa figura, scelsi Napoli. Non conoscevo niente di questo posto, al massimo Maradona e la pizza. Poi ho iniziato ad apprezzarla: ho vissuto per cinque anni in quattro case diverse al Vomero, mi sono trovato benissimo. A chi mi parlava o mi ha parlato di criminalità, organizzata e “semplice”, io rispondevo e rispondo sempre: non ho mai avuto problemi di nessun tipo, alcuni miei amici sono stati scippati a Napoli ma dopo aver vissuto la stessa esperienza a Milano, Londra, Madrid. Napoli non è perfetta, però non è neanche diversa da tutte le altre città del mondo. La gente è caldissima, accogliente, divertente, allegra. E ho avuto modo di stringere amicizia con persone di tutti i quartieri, anche quelli che sono considerati più pericolosi. 

Torni spesso nella tua prima casa italiana?

Purtroppo no, anzi devo dire che mi dispiace molto. Sono quattro anni che non vengo a Napoli, ma spero di poterci venire a metà maggio per festeggiare insieme a tutti i tifosi per la vittoria dello scudetto.

Magari, Sheridan. Ti aspetteremmo a braccia aperte.

A intervista conclusa, Sheridan Bird vuole aggiungere una cosa. «Ci tengo a dirla, posso?». E come no: «Sono letteralmente sbalordito dal lavoro di Sarri. Io e te, come tutti, forse sappiamo in cuor nostro che la Juventus è una macchina che non si può fermare, che difficilmente perderà colpi. Ma anche se dovesse arrivare secondo, il Napoli e Sarri avrebbero compiuto un capolavoro. Sarebbe importante che i tifosi lo capissero, comunque vada a finire questa stagione». Parole sante.

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