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La «Questione Curda» nella Coppa di Turchia: l’Amedspor risale il tabellone e spaventa il regime di Erdogan

La «Questione Curda» nella Coppa di Turchia: l’Amedspor risale il tabellone e spaventa il regime di Erdogan

Se il cammino in Coppa Italia dell’Alessandria è stato salutato con simpatia da tutti gli sportivi, una situazione similare in Turchia sta facendo luce su un importante caso internazionale, quello della “Questione Curda”. Sappiamo che Erdogan non vede proprio di buon occhio il popolo del Kurdistan, che però, grazie all’eccezionale prova in coppa dell’Amedspor ha avuto un momento di gioia legato al calcio.

Tutto inizia quando l’Ademspor, club di Dyiarbakir, città sulle sponde del fiume Tigri, elimina il Bursaspor dalla Coppa Nazionale. L’Amedspor è una squadra di terza serie, il Bursaspor milita invece nella Serie A turca. Il blog italiano Minuto Settantotto, ha diffuso nel nostro Paese la seguente notizia: «l’unità anti-terrorismo della polizia turca ha fatto irruzione nella sede dell’Amedspor, sequestrando computer e documenti dagli uffici del club». Il motivo, si legge, sarebbe da attribuire a un tweet lanciato da un account legato alla società e che incoraggiava al terrorismo. Secondo l’Ademspor, l’account twitter che si era reso protagonista di questo episodio controverso, non era legato alla società, e quindi l’operazione di polizia era da considerarsi più “intimidatoria” che di semplice indagine

Il tweet, ma anche i cori dei tifosi: nellaprecedente partita di Istanbul, sempre in Coppa, contro il Basaksehirspor, i supporter dell’Ademspor avevano intonato canti a sostegno dei militanti curdi. Per questo, era stata vietata loro la trasferta di Bursa e quindi la possibilità di seguire la squadra nella vittoria più importante della sua storia. Dopo i tifosi, anche i giocatori: Deniz Naki, artefice del secondo goal contro il Bursaspor e un passato nel Fc Sankt-Pauli di Amburgo, è stato squalificato per 12 giornate e multato di 19.500 lire turche. Anche per lui, galeotto fu un tweet, questo: «Siamo fieri di essere un piccolo spiraglio di luce per la nostra gente in difficoltà. Come Amedspor, non ci siamo sottomessi e non ci sottometteremo. Lunga vita alla libertà!».

Il 9 febbraio è il giorno di Ademspor-Fenerbahce, gara di andata dei quarti di finale. Stadio vuoto per decisione della Fdercalcio turca, in modo da evitare tuti i problemi. I giocatori e i tifosi dell’Ademspor reagiscono così: pubblico “disegnato” su degli striscioni e primo minuto di gioco “senza gioco”, per protesta. Il pubblico curdo si è assiepato fuori lo stadio nonostante il divieto di accesso. Secondo un rapporto che è possibile leggere su Facebook, i tifosi sarebbero stati assaltati dalla polizia, aiutata da aerei militari a bassa quota e cannoni ad acqua. 

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