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In Europa League non vorrei vedere un Napoli B

In Europa League non vorrei vedere un Napoli B

Sarà la vittoria con la Juve, sarà il fatto che il campionato non ha ancora trovato una protagonista certa, saranno le fantasie sulle confessioni che Sarri ha fatto alla moglie sabato sera, ma nonostante la classifica sia ancora quella che è (siamo al decimo posto, 9 punti in 6 gare, non proprio la migliore partenza che il Napoli abbia mai fatto), in giro si sente una certa voglia di… no la parola non viene ancora pronunciata, però, si dice, “concentriamoci sul campionato”.

Il che, come corollario, comporta un ricorso massiccio al tournover in Coppa.

A Varsavia (dove l’anno scorso non siamo arrivati per un soffio e chissà se qualche tifoso non è riuscito a cambiare la data del biglietto aereo) non ci sarà sicuramente Insigne, ma la decisione che dovrà prendere Sarri non riguarda solo la sostituzione di Lorenzinho.

Far rifiatare Higuain, Callejon e Hamsik? Dare una nuova opportunità a Valdifiori e Chiriches? Consentire a Strinic e Chalobah di giocare? Mantenere il modulo 4-3-3 che pare dare buoni risultati o utilizzare il secondo turno di Europa League per provare di nuovo il 4-3-1-2?

Non sono poche le risposte che Sarri dovrà trovare.

La sensazione è che l’11 sceso in campo contro la Juve sia quello titolare, anzi, titolarissimo, per utilizzare il gergo mazzarriano. E quando la mente torna a Mazzarri, inevitabilmente, riaffiorano i ricordi di alcune figuracce epiche rimediate in Europa League (e talvolta in campionato) con il ricorso ad un tournover talmente massiccio da far parlare di Napoli B.

“Concentrarsi sul campionato” è davvero la strategia migliore per il Napoli in questo momento? Al di là delle considerazioni di tipo economico (le vittorie in Europa League rappresentano introiti non indifferenti) e sportivo (l’ottimo piazzamento del Napoli nel Ranking Uefa ci consente un approccio più tranquillo alla fase a gironi), davvero è già tempo di scegliere per gli azzurri?

Io nutro qualche dubbio. Intanto questo inizio di stagione ci ha mostrato un Napoli altalenante, capace di grandi prestazioni, ma anche di partite deludenti. La vittoria, per carità prestigiosa, contro una Juve parecchio allo sbando non può farci dimenticare che in tre trasferte contro Sassuolo, Empoli e Carpi il Napoli ha fatto solo 2 punti. In secondo luogo per troppi giocatori, Valdifiori su tutti, si sta profilando una bocciatura prematura e sancire la loro collocazione nel Napoli B non mi sembra il modo migliore per recuperarli. Teniamo presente che se il Napoli, come tutti speriamo, passerà la fase a gironi di Europa League e supererà un turno in Coppa Italia si avvia a giocare anche quest’anno una cinquantina di partite e durante la stagione ci sarà davvero bisogno di tutti.

Più che il momento di concentrarsi sul campionato, insomma, a me pare il momento di consolidare quanto fatto di buono sinora e di far riprendere fiducia a qualche elemento. Per una squadra in riassestamento non c’è niente di più importante della fiducia e le vittorie, si sa, ne portano tanta.

Per questo mi auguro di vedere in coppa un Napoli competitivo e non un Napoli B. Presto scopriremo come la pensa Sarri sul punto.
Fabio Avallone

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