Serve un uomo che protegga Sarri, le sue idee e il Napoli. Ho un nome: Franco Baresi
Caro Napolista, per amore della chiacchiera e di questo meraviglioso gioco che è il calcio a Napoli, ti propongo di partire subito con il toto-nomi per quella figura che starà fra Maurizio Sarri e i giocatori. Io umilmente propongo Franco Baresi, e ti spiego il perché. Leggo in queste ore un accostamento ad Arrigo Sacchi che […]
Caro Napolista, per amore della chiacchiera e di questo meraviglioso gioco che è il calcio a Napoli, ti propongo di partire subito con il toto-nomi per quella figura che starà fra Maurizio Sarri e i giocatori. Io umilmente propongo Franco Baresi, e ti spiego il perché.
Leggo in queste ore un accostamento ad Arrigo Sacchi che arrivò dalla provincia, con le sue idee, in uno spogliatoio di grandi personalità quale il Milan. Secondo me, ci potrebbero essere parecchie affinità, o almeno a me piace pensarlo. In quel Milan Franco Baresi era un gigante e, quando arriva Sacchi con il suo credo (“lavoro-motivazione-generosità-professionalità-funzionalità-complementarietà”), ha due possibilità: chiudere lo spogliatoio restando all’interno dello schema “talento supremo uguale successo” oppure aprirlo totalmente al cambiamento per una visione, un qualcosa di più grandioso.
Come sia andato a finire lo sappiamo tutti, allora perché non credere che Sarri sia più di una nuova scelta? Non sia un profondo e ineluttabile cambiamento? Gianni Di Marzio, per cui nutro una stima e un affetto sconfinati, ha appena dichiarato: “La società deve proteggere Sarri e avere figure dirigenziali adeguate a farlo. Se arrivano mezze figure perché il Presidente ritiene di fare da solo, è una scelta sbagliata”. E Il Napolista una volta ha titolato: “Servono i top manager, più che i top player. Altrimenti saremo sempre una provinciale di lusso”.
Lo penso più che mai oggi che arriva una scelta interessantissima come quella di Maurizio Sarri, che magari omaggerà la sala stampa del secondo volume di poesie di Charles Bukowski, uno dei suoi autori preferiti: “La canzone dei folli. E il sorriso del vulcano”. Chi sono i folli e quale sia il vulcano diventa un’associazione facile facile. Franco Baresi, team manager del Napoli Calcio, è amore della chiacchiera, certo. Ma sempre amore è. Convinse Gullit e Van Basten, convincerà Higuain. O no?
Ci divertiamo così, scusa la digressione, caro Napolista, ma sei un gustoso incubatore di pensieri in libertà. Già che ci sono, ti faccio un’ultima proposta: perché non metti in homepage un bel display per fare il conto alla rovescia che ci separa dall’inaugurazione del nuovo (rinnovato) stadio? Diciotto mesi, giusto? Da domani mancano ad occhio e croce 550 giorni. Lo vedrei benissimo lì, in alto a destra, al posto della frase: “Sin prisa pero sin pausa”. L’autore sarà presto dimenticato, invece quel tempo che scorre aiuterà a ricordarci ogni giorno, quando frequentiamo Il Napolista, che “chiacchiere e tabacchere ‘e lignamme ‘o Banco ‘e Napule nun ‘e ‘mpegna”. Marco Del Checcolo
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