Il Napoli disintegra la Sampdoria e ora all’orizzonte vede la Champions

Orizzonte Champions, orizzonte di gloria. Il Napoli cancella dal campo la Sampdoria al San Paolo (4-2) e lancia la sfida finale dell’alta classifica avvicinandosi a due punti dalla Roma terza e a tre dalla Lazio seconda. Festa grande a Fuorigrotta. Il Napoli mette a frutto la giornata favorevole (Roma battuta, pareggio interno della Lazio). Colpo […]

Orizzonte Champions, orizzonte di gloria. Il Napoli cancella dal campo la Sampdoria al San Paolo (4-2) e lancia la sfida finale dell’alta classifica avvicinandosi a due punti dalla Roma terza e a tre dalla Lazio seconda.

Festa grande a Fuorigrotta. Il Napoli mette a frutto la giornata favorevole (Roma battuta, pareggio interno della Lazio). Colpo grosso, ma non è finita, bisogna insistere. Già giovedì ad Empoli servirà un altro urlo di gioia.

La Samp è stata letteralmente disintegrata. E’ stata la grande serata di David Lopez che ha fatto a fette il centrocampo doriano, Palombo e Obiang travolti. E’ stata la serata di Henrique che non ha fatto vedere palla a Eto’o. E’ stata la serata da leone di Higuain, un gol e un rigore, giunto a 26 centri (superati i 24 dell’anno scorso). E Insigne, schierato dal primo minuto, è stato il degnissimo capitano della serata, grandissimo combattente col fantastico “assolo” per la terza rete azzurra. A Gabbiadini è riuscito persino un gol di destro, il suo piede “proibito”, complice la deviazione di un avversario e la papera di Viviano.

Un grande Napoli contro un avversario che gli azzurri hanno messo fuori partita con grande determinazione, manovre avvolgenti, palleggio veloce, incisività offensiva, contropiedi essenziali. Viviano ha dovuto sventare cinque palle-gol. Il Napoli va di gran carriera: 16 reti nelle ultime cinque partite.

Benitez rinfresca la formazione. Henrique a destra della difesa (Maggio squalificato, fuori Mesto disastroso giovedì). Centrocampo di “creativi” con Jorginho e David Lopez che non si limitano a fare filtro, preferiti a Gargano e Inler. Gabbiadini al posto di Hamsik per cominciare e, quando Marek ne prende il posto, anche il principe azzurro è tra i protagonisti. Callejon sempre più vivace, attento alla fase passiva, incisivo in attacco non trovando il gol solo per una delle cinque prodezze di Viviano.

Il Napoli è subito in partita. La Samp è assediata nella sua metà campo, non riesce a ripartire, la spinta azzurra è feroce. Higuain con una sventola chiama Viviano alla prima grande parata (8’). David Lopez ha coraggio, iniziativa, porta avanti la palla, va anche al tiro. In difesa, c’è un magnifico Britos.

Non esiste il centrocampo temuto della Samp. Palombo una pallida presenza, Obiang disorientato. Arretrano Eder ed Eto’o a dar mano forte. Soriano è un fantasma. Il Napoli danza a piacere quando arriva la doccia dello svantaggio. Un allungo di Soriano lancia Eder che sfugge a Ghoulam e, sul cross basso del brasiliano per Okaka davanti alla porta, Albiol devia in rete (12’). Doccia gelata.

Ma il Napoli torna avanti, supera il colpo basso, riprende in pugno il match. Ancora Viviano alla ribalta quando nega il gol a Callejon (16’). Higuain è dappertutto, svaria per dare palla, corre a riceverla, lotta. Entra in partita anche Gabbiadini che aveva cominciato in ombra. E il Napoli restituisce pan per focaccia. All’autogol di Albiol, “risponde” la papera di Viviano sul tiro di destro (di destro!) di Gabbiadini servito da Higuain (30’).

Rimonta e sorpasso in quattro minuti dallo 0-1 al 2-1. Scambio stretto tra Higuain e Gabbiadini, Manolo restituisce l’assist al Pipita che sfonda dal limite con una gran conclusione di destro (34’). Se mai la Samp aveva pensato alla sorpresa dopo il vantaggio, ora è una squadra completamente in balia del Napoli.

Insigne colpisce in apertura di ripresa con una azione tutta individuale dopo avere sfruttato un errore di De Silvestri. Va palla al piede da piccolo centravanti e dal limite molla un tiro a giro e a mezza altezza (47’) che lascia di sasso Viviano.

Non ci sono più patemi se mai ce n’erano stati prima. La Samp semplicemente non esiste, presa in velocità, battuta nei contrasti, perdente sulle seconde palle, in balia degli azzurri. David Lopez impreziosisce la sua grande serata andando al tiro che Viviano respinge a fatica (75’).

Benitez fa rifiatare Gabbiadini e Hamsik entra da protagonista. Intanto, Higuain è in continuo movimento e sull’assist di Marek sfiora il palo lontano (78’). E’ un Napoli irresistibile. Benitez fa la seconda mossa sostituendo David Lopez, provatissimo dopo una grande gara, con Gargano (75’). Mihajlovic gioca la carta Bergessio per un attacco a quattro con Duncan (dal 63’ per Palombo), Okaka, Eto’o. Fuoco di paglia della Samp che governa la palla per un quarto d’ora, poi il Napoli affonda ancora.

Pallone recuperato da Ghoulam sulla linea di fondo, sottraendolo all’uscita di Viviano, tocco per Hamsik in area messo giù da De Silvestri. Dal dischetto, implacabile Higuain (80’) per la doppietta della serata di gloria. E siamo a quattro, il poker azzurro.

La Samp viene avanti e Insigne la infila con un lungo, fantastico contropiede. Palla ad Hamsik ed ennesimo salvataggio di Viviano (86’). C’è posto per Zapata (83’ per il Pipita) e il toro di Cali impegna la difesa doriana. Viviano con una gamba gli nega il gol (87’).  Poi il portiere genovese sventa l’ultima conclusione di Hamsik (92’) e sono cinque gli interventi decisivi di Viviano in un score che ha visto 19 conclusioni del Napoli, 11 nello specchio della porta.

Era il derby del cinema secondo il presidente della Samp Ferrero, il suo derby con De Laurentiis. E’ stata una spettacolare pellicola a colori su schermo gigante del Napoli.
Mimmo Carratelli 

NAPOLI (4-2-3-1): Andujar; Henrique, Albiol, Britos, Ghoulam; Jorginho, David Lopez (75’ Gargano); Callejon, Gabbiadini (66’ Hamsik), Insigne; Higuain (83’ Zapata).

SAMPDORIA (4-2-3-1): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Mesbah; Palombo (63’ Duncan), Obiang; Eder (44’ Muriel), Soriano (75’ Bergessio), Eto’o; Okaka.

ARBITRO: Doveri (Roma).

RETI: 12’ autogol Albiol, 30’ Gabbiadini, 34’ Higuain, 47’ Insigne, 80’ Higuain rigore, 88’ Muriel.

 

SERIE A – 32^ GIORNATA.

Udinese-Milan 2-1, Inter-Roma 2-1, Atalanta-Empoli 2-2, Genoa-Cesena 3-1, Verona-Sassuolo 3-2, Lazio-Chievo 1-1, Parma-Palermo 1-0, Torino-Juventus 2-1, Fiorentina-Cagliari 1-3, Napoli-Sampdoria 4-2.

CLASSIFICA: Juventus 73; Lazio 59; Roma 58; Napoli 56; Sampdoria 50;  Fiorentina 49; Genoa e Torino 47; Inter 45; Milan 43; Palermo 41; Verona 39; Udinese 38; Chievo 37; Sassuolo 36; Empoli 35; Atalanta 31; Cagliari 24; Cesena 23; Parma 16.

PROSSIMO TURNO (20,45). Martedì 28: Udinese-Inter. Mercoledì 29: Cesena-Atalanta, Chievo-Cagliari, Juventus-Fiorentina, Lazio-Parma, Milan-Genoa, Palermo-Torino, Sampdoria-Verona, Sassuolo-Roma. Giovedì 30: Empoli-Napoli (20,45).

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