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Col ritiro punitivo del Napoli, De Laurentiis ha sdoganato il “nipote del vicino della cugina della signora che fa la pulizia”

Col ritiro punitivo del Napoli, De Laurentiis ha sdoganato il “nipote del vicino della cugina della signora che fa la pulizia”

Ci sei riuscita, più problemi non hai. Cantava così negli anni Settanta Edoardo Bennato in un brano che fece tanto infuriare le femministe. Ci è riuscito anche Aurelio De Laurentiis. Pur non garantendo sulla seconda parte della strofa. Insomma, diamo un nome alle cose. La decisione del ritiro punitivo – sì, punitivo – è stata una cazzata. Oltre che un atto ai limiti del tradimento. Come ha magistralmente scritto Raniero Virgilio, il presidente ha sentito l’odore del sangue e ha assecondato il volere del popolo (o comunque di quello meglio rappresentato mediaticamente). Ha gettato carne invece che brioches. 

Mercoledì sera, mentre un manipolo di persone contestava all’ingresso degli spogliatoi, gridando la filastrocca per bambini “Se non vincete, vi massacriamo”, il presidente in sala stampa forniva loro la piattaforma politica: bisogna avere rispetto, città rapace, di fatto ha accusato l’allenatore di non avere polso. Il livello dell’acqua è salito – abbiamo perso una semifinale di Coppa Italia e in semifinale si può perdere, tra l’altro di un torneo scarsamente considerato dall’ambiente – e il presidente ha preparato la via di fuga. L’ho già scritto, è lecito da parte sua, ci mancherebbe. L’azienda Napoli è di sua proprietà (sapete che tutto siamo tranne che papponisti) ed è giusto che scelga il metodo che ritiene più idoneo per tutelarla. E va detto anche che fin qui lo ha fatto benissimo. Ma c’è modo e modo. Si vince tutti insieme, si perde tutti insieme. Ha posto le premesse per un abbandono in grande stile della nave rafaelita. Ha messo Benitez e i calciatori sul banco degli imputati e ha persino scatenato giornalisti e tifosi con le accuse di dolce vita. 

È come se Renzi si fosse presentato in sala stampa a dire che circola troppo denaro e le tentazioni sono tante anche per i ministri. Non elegante, diciamo. Il risultato è stato quel che abbiamo letto oggi. I quotidiani, giustamente, si sono tuffati. De Laurentiis ha scatenato quel “nipote del vicino del cugino della signora che fa la pulizia…” di cui Rafa aveva parlato a settembre. Via libera a indiscrezioni sulla vita notturna dei calciatori, di Higuain in particolare, nonché sul freddo calato tra presidente e allenatore. Il tutto a stagione ancora in corso. Non a caso oggi Benitez non ha tenuto la tradizionale conferenza stampa del sabato. Lo avrà fatto per il bene del Napoli. Le sue parole avrebbero certificato una frattura insanabile.     

Insomma, De Laurentiis si è sfilato. Prima che la valanga lo travolgesse. Ha provato ad assecondare proprio quel pubblico che lo ha criticato e contestato per tutta la stagione. In dieci minuti ha rinnegato quel profilo europeo tanto sbandierato in questi due anni. Ha provato a salvare se stesso. Magari anche il Napoli. Vedremo. Di certo resta uno spiacevole retrogusto. Amaro.
Massimiliano Gallo 

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