Torna il Napoli degli alti e bassi, sconfitto a Torino 1-0

La follia del calcio. Torino scatenato nei primi venti minuti, sfiora due volte il gol e rimane a secco. Ripresa: venti minuti di attacchi del Napoli, vittoria possibile con i granata in calo, poi uno svarione di Koulibaly regala alla squadra di Ventura (prima vittoria sul Napoli al diciassettesimo tentativo) il corner dal quale nasce […]

La follia del calcio. Torino scatenato nei primi venti minuti, sfiora due volte il gol e rimane a secco. Ripresa: venti minuti di attacchi del Napoli, vittoria possibile con i granata in calo, poi uno svarione di Koulibaly regala alla squadra di Ventura (prima vittoria sul Napoli al diciassettesimo tentativo) il corner dal quale nasce il gol vincente di Glik, alla sesta rete, cannoniere non più segreto del Torino sulle palle inattive.

Complessivamente il Torino è stato superiore. Lo scivolone del Napoli lascia la Roma al suo destino e vede avversari pericolosi avvicinarsi al terzo posto (Lazio -2, Fiorentina -3). Una sconfitta che non ci voleva. Ma la squadra non è stata all’altezza della sfida che sarebbe valsa una notte di sogno piombando sulla Roma.

Il clima dell’Olimpico torinese è incandescente. Dagli spalti festeggiano gli eroi granata che hanno eliminato l’Athletic Bilbao. Ce ne sono otto in campo, mentre il Napoli gioca con una squadra più fresca, sei azzurri (più Andujar) non hanno giocato giovedì in Europa League.

Il progetto del Torino è subito chiaro. Temendo il calo fisico di una squadra duramente impegnata nel doppio turno europeo, Ventura ordina una partenza a testa bassa. O la va o la spacca. Per venti minuti il Torino schiaccia il Napoli. Prima Martinez (2’), poi El Kaddouri (13’) mandano fuori bersaglio due strepitose palle-gol.

Il Napoli capisce la solfa. Si abbassa, difende, cerca di non subire danni per assaltare il Torino alla distanza quando, prevedibilmente, le energie e lo slancio granata diminuiranno. E così succede.

Prima della possibile e mancata rimonta azzurra, il Torino comanda in ogni zona del campo. Strinic va in crisi contro il velocissimo Bruno Peres che lo salta in continuazione. Sull’altro lato, Maggio e Callejon devono affannarsi su Darmian e Moretti. Higuain resta isolato in avanti. Il Torino è un cobra. Arretra coprendosi per schizzare all’attacco. A centrocampo Ventura schiera due mezzali, Farnerud ed El Kaddouri, sulle quali i centrocampisti del Napoli fanno fatica. Così il Torino costruisce gioco in continuazione. I difensori impostano liberamente, soprattutto Bovo sempre libero perché De Guzman su quel lato deve arretrare per raddoppiare su Bruno Peres viste le evidenti difficoltà di Strinic. Né Higuain, né Hamsik vanno al contrasto sui difensori granata che iniziano la manovra.

Il Napoli non esiste in attacco. Higuain vaga e non copre, lo stesso fa Hamsik che sfodera una sola prodezza quando mira l’incrocio destro di Padelli da lontano e per poco non fa centro (39’). Il tiro fulmineo di De Guzman (44”) e il bis dell’olandese al 37’ non impensieriscono il portiere granata.

Il Torino gioca da squadra esaltata dall’impresa europea (ha eliminato gli avversari che, in agosto, avevano buttato fuori il Napoli dalla Champions) e da una serie di partite utili in campionato, la dodicesima contro il Napoli.

Quando comincia il secondo tempo le aspettative da parte azzurra sono confermate. Il Torino ha speso molto e diventa prudente. Passa dal 3-5-2 al 5-3-2 arretrando gli esterni Bruno Peres e Darmian. Ma dà una mano dietro anche Quagliarella. Finalmente il Napoli c’è. Higuain si sveglia e impegna Padelli (47’). Benitez tarda ad inserire Gabbiadini. Perché l’attacco è debole e ha bisogno di un risolutore fresco e motivato. Callejon difende e continua a non segnare. Hamsik è in serata grigia. De Guzman deve coprire il lato sinistro azzurro (Bruno Peres, accidenti a lui!, arretra ma è sempre pronto a schizzare avanti). Le mezzali Farnerud ed El Kaddouri ora fanno i mediani.

Il Torino ostruisce tutte le linee di passaggio. Fa massa difensiva. Il Napoli attacca confusamente. Callejon fallisce la porta (53’ e 59’). Il Napoli è ora più vivo, ma ha davanti la muraglia granata. Continuando ad attaccare, ecco Koulibaly avanzatissimo. E’ in difficoltà e allunga maldestramente la palla all’indietro, un retropassaggio di settanta metri nel vuoto perché la zona non è coperta da nessuno azzurro. La palla finisce in corner, anche Andujar era lontano per rimediare.

E questo è il calcio pazzo. Il Napoli che attacca perde. Va Farnerud a battere il corner e Glik, di testa, con torsione bassa, Strinic alle sue spalle, insacca (68’).

E’ entrato Gabbiadini per Hamsik (62’) che lascia il campo indispettito. Ed è Manolo a creare subito qualche occasione favorevole. Conquista due calci d’angolo. Si aspetta un suo prodigio per strappare almeno il pareggio. Un guizzo di Higuain sul cross di De Guzman, ma la girata del Pipita è oltre la traversa (75’). Viene avanti anche Albiol che, un minuto prima, dopo uno scambio con Higuain, concludeva fuori bersaglio (74’).

Il Torino è così ben rinserrato dietro che ci vuole solo una magia per abbattere il muro granata. La magia non riesce quando Gabbiadini batte la punizione dal limite e la palla colpisce il palo (78’). E sempre Gabbiadini, nei minuti di recupero, sfiora il bersaglio col suo magico sinistro (94’).

Nel finale, gli inserimenti di Inler (73’ per Gargano) e Zapata (82’ per Maggio) non sortiscono effetti. Il Napoli si ammassa avanti, il Torino si ammassa dietro. Non c’è verso di rimediare al gol di Glik.

Sesta sconfitta azzurra, quarta fuori casa, seconda nel girone di ritorno. Alti e bassi. Così il secondo posto torna un miraggio.  
Mimmo Carratelli     

NAPOLI (4-2-3-1): Andujar; Maggio (82’ Zapata), Albiol, Koulibaly, Strinic; Gargano (73’ Inler), David Lopez; Callejon, Hamsik (62’ Gabbiadini), De Guzman; Higuain.

TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Bruno Peres, Farnerud, Gazzi, El Kaddouri (94’ Basha), Darmian; Quagliarella (94’ Amauri), Martinez (60’ Maxi Lopez).

ARBITRO: Irrati (Pistoia).

RETI: 68’ Glik.

SERIE A – 25^ GIORNATA.

Chievo-Milan 0-0, Cagliari-Verona 1-2, Atalanta-Sampdoria 1-2, Cesena-Udinese 1-0, Genoa-Parma rinviata, Palermo-Empoli 0-0, Sassuolo-Lazio 0-3, Inter-Fiorentina 0-1, Torino-Napoli 1-0. Lunedì 2: Roma-Juventus.

CLASSIFICA: Juventus 57; Roma 48; Napoli 45; Lazio 43; Fiorentina 42; Sampdoria 39; Genoa e Torino 36; Inter 35; Milan e Palermo 34; Sassuolo 29; Udinese, Empoli, Verona 28; Chievo 25; Atalanta 23; Cagliari 20; Cesena 19; Parma 10. 

PROSSIMO TURNO. Sabato 7: Sampdoria-Cagliari, Milan-Verona. Domenica 8: Cesena-Palermo, Chievo-Roma, Empoli-Genoa, Roma-Atalanta, Udinese-Torino, Napoli-Inter (20,45). Lunedì 9: Lazio-Fiorentina, Juventus-Sassuolo.

 

COPPA ITALIA. Semifinali, andata.

Mercoledì 4 marzo: Lazio-Napoli (20,45)

Giovedì 5 marzo: Juventus-Fiorentina.

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