Il Napoli rallenta, ma non troppo, battuto da un Palermo che ha giocato in maniera perfetta

Riportiamo l’analisi tattica della partita Palermo-Napoli a cura del sito L’Ultimo uomo  Il Napoli sembrava la squadra più in forma del campionato dopo una scia di quattro vittorie consecutive (sei totali con la Coppa Italia) e la distanza con la Roma seconda in classifica ridotta a 4 punti. Le scelte di Benitez a Palermo per […]

Riportiamo l’analisi tattica della partita Palermo-Napoli a cura del sito L’Ultimo uomo 

Il Napoli sembrava la squadra più in forma del campionato dopo una scia di quattro vittorie consecutive (sei totali con la Coppa Italia) e la distanza con la Roma seconda in classifica ridotta a 4 punti. Le scelte di Benitez a Palermo per l’undici di partenza mostravano l’ambizione di giocare una partita propositiva, mi riferisco in particolare all’italo-brasiliano Jorginho al centro del campo e all’olandese de Guzmán sulla fascia sinistra: due giocatori di possesso, in grado di far circolare il pallone e produrre significativi volumi di gioco sulla catena di sinistra insieme all’esterno basso Strinic, così da bilanciare la fascia destra dove invece Maggio e Callejón sono maggiormente in grado di sfruttare le transizioni offensive e gli spazi aperti.

Una scelta coraggiosa, quella di optare per una strategia complessa contro un avversario difficile, messa però in ombra da quella più estrema di Iachini: il passaggio dal 3-5-2 al 4-3-2-1 con l’abbandono della difesa a tre per la prima volta in stagione. Con solo una settimana di tempo per provare il nuovo assetto, l’allenatore del Palermo è rimasto comunque fedele alla strategia di sempre, con il duo Vázquez-Quaison dietro Dybala, rendendo difficile la vita al centro del campo per il Napoli. Se la squadra di Benitez vuole il pallone, Iachini decide di fargli sudare ogni singolo passaggio per il centro, grazie sia alla superiorità numerica pura che alla pressione dei centrocampisti. La squadra di Benitez potrà anche controllare il pallone, ma il campo e i ritmi di gioco li vuole controllare Iachini.

Uscire dalla difesa

Così, la partita inizia con il Napoli che può cominciare l’azione con i difensori ma con il centro del campo che è off limits. Il pressing del Palermo detta subito ritmi molto alti alla partita e la squadra di Benitez si fa prendere dalla voglia di giocare il pallone velocemente, con una manovra frenetica e imprecisa. Il Palermo, con dieci uomini, compreso Dybala quindi, costringe il Napoli ad attaccare solo in modo posizionale, con l’impossibilità di giocare nella trequarti centrale. In particolare i due trequartisti del Palermo sono attenti a non concedere linee di passaggio pulite per i centrocampisti centrali del Napoli, che vengono comunque attaccati rapidamente dagli interni Barreto e Bolzoni appena ricevono palla.

La costruzione del Napoli dal basso fa arrivare il pallone nella trequarti solo passando per gli esterni, con Higuain e Hamsik tremendamente lontani dal gioco. I due cercano di andarsi a prendere il pallone, ma un conto è abbassarsi a centrocampo e prendere palla spalle alla porta, un altro è ricevere nei pressi dell’area di rigore. E nell’area di rigore del Palermo il pallone non ci arriva per niente.
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