La quinta riesce solo a Beethoven, il Napoli travolto a Palermo

La quinta riesce solo a Beethoven. Schiacciato il Napoli a Palermo (1-3). Dopo quattro vittorie consecutive, il flop alla “Favorita” col rischio di vedere il secondo posto della Roma più lontano. Il Palermo gioca da grande squadra e polverizza gli azzurri. Ma il Napoli gli apre la strada del gol con grandi colpe. Il primo […]

La quinta riesce solo a Beethoven. Schiacciato il Napoli a Palermo (1-3). Dopo quattro vittorie consecutive, il flop alla “Favorita” col rischio di vedere il secondo posto della Roma più lontano. Il Palermo gioca da grande squadra e polverizza gli azzurri. Ma il Napoli gli apre la strada del gol con grandi colpe.

Il primo a inginocchiarsi alla squadra rosanero è Rafael con la paperissima sul tiro da lontano di Lazaar che lancia il successo siciliano. Poi la disastrosa serata dei centrali di difesa del Napoli fa il resto. Albiol e Britos, e Maggio con loro, infinocchiati dai gol di Vazquez e Rigoni. Il piedino, anzi il tacco di Gabbiadini, terzo gol consecutivo, mette una debole toppa al disonore azzurro.

Iachini ingabbia Benitez con una tattica tutta nuova per il Palermo. Difesa a quattro mai provata prima. Una sola punta Dybala. Girotondo senza dare punti di riferimento di centrocampisti e mezze-punte. Il Napoli è bloccato sulle corsie. Lazaar non dà vie di fuga a Callejon, sull’altro versante Rispoli aggredisce De Guzman.

Il Napoli balla in difesa per la serata-no di Strinic messo in difficoltà da Bolzoni, ma in difficoltà anche per conto suo. In mezzo al campo, Jorginho è in balia degli avversari. Si salva David Lopez, l’unico a non cedere nei contrasti. L’assenza di Gargano (che entra al 69’) è pesante. Giostrano a piacimento Quaison e Vazquez che arretrano molto rispetto a Dybala. Bolzoni e Rigoni difendono e assaltano.

Benitez conferma Britos centrale e restituisce la fascia sinistra a Strinic. L’errore, forse, è a centrocampo con l’inserimento di Jorginho al posto di Gargano. Ne soffre anche David Lopez. De Guzman rientra poco cercando lo sprint sulla fascia mancina.

Il Napoli che va sotto dopo un quarto d’ora col tiro da quaranta metri di Lazaar, poco oltre il cerchio centrale, ha un solo giocatore in campo, Marek Hamsik. E’ l’azzurro che cerca di trascinare la squadra. Arretra, prende palla, la serve ai compagni ed è abilissimo a giocare alle spalle di Rigoni, richiamato continuamente da Iachini a stringere la marcatura sullo slovacco.

Che cosa combina Rafael sul tiro di Lazaar non è facile capire. Il pallone rimbalza nell’area piccola, il portiere azzurro rimane incantato (14’). Qualsiasi effetto avesse il pallone, calciato da metà campo, l’errore del portiere è enorme.

Napoli subito in salita contro un Palermo che si chiude magnificamente, fa intensità nella sua metà campo e aspetta di colpire in contropiede. Il possesso-palla del Napoli (64 per cento alla fine) è del tutto inutile. Il Palermo è aggressivo e anche falloso, non concede spazio, contrapponendo una ragnatela difensiva che soffoca il Napoli. Poi, punta sulle qualità dei suoi campioni, Vazquez innanzi tutto, Dybala che fa attacco da solo, ma anche Quaison e Barreto. E i laterali di difesa, Rispoli e Lazaar, sono pronti ad attaccare.

Il Napoli arriva al tiro dopo mezz’ora (29’ De Guzman, fuori) e dopo che il Palermo con un diagonale di Bolzoni mandava a lato la palla dell’anticipato raddoppio (21’). I contrattacchi del Palermo sono micidiali perché Jorginho non fa filtro (né costruisce), David Lopez è troppo solo nei contrasti, De Guzman arretra poco, Maggio e Strinic sulle corsie hanno il loro daffare.

Il raddoppio del Palermo è la conseguenza della superiorità tecnica e tattica dei rosanero. Il lancio lungo di Quaison per Dybala trova Albiol largo nella marcatura dell’argentino che può servire Vazquez al limite senza che Maggio e Britos lo aggrediscano e Vasquez non perdona (36’). La risposta di Higuain è sventata dal cavese Sorrentino che devia in corner distendendosi in tuffo (39’).

Poco Napoli, imbambolato, lento, incerto, più gli errori individuali negli appoggi e nei movimenti. Molto Palermo, chiuso e agile. Higuain si fa anche ammonire (entrataccia a scivolone su Terzi): era diffidato salterà il match col Sassuolo al San Paolo lunedì prossimo.

C’è speranza, nella ripresa, di una riscossa azzurra? Prima della palla al centro, cerchio (poco) magico del Napoli con Higuain che scuote i compagni. Benitez tergiversa nei cambi che sono necessari. Entra Gabbiadini per Hamsik dolorante per una botta a un polpaccio (53’). De Guzman passa centrale nella posizione di Hamsik. Callejon passa a sinistra, Gabbiadini a destra ma spesso si accentra come fa sempre. Il Napoli ha sempre la palla tra i piedi, ma il Palermo ha la partita in pugno. La porta di Sorrentino non corre pericoli.

Nell’area azzurra, quando il Palermo viene avanti, son sempre rischi. Britos salva su Quaison nel cuore dell’area (62’), Rafael devia in corner il tiro di Rigoni (63’). Rigoni, capite? Cioè il centrocampista più difensivo del Palermo che viene anche a far gol.

Il Napoli è sbilanciato. Dybala in ripartenza fa secco Strinic, traversone per Vazquez (Maggio e Albiol stanno a guardare), palla servita di testa a Rigoni che firma i tris palermitano (63’). Tre gol del Palermo come all’andata, ma al ritorno mancano i tre gol del Napoli.

Benitez inserisce Gargano (69’) per David Lopez anziché per Jorginho. Il piccolo guerriero dà una scossa. Contrasta e cerca di pescare gli attaccanti. C’è Zapata per Higuain (73’) e qualcosa si muove all’attacco, ma il Palermo chiude sempre.

Il gol di Gabbiadini inganna tutta la difesa rosanero: colpo di tacco sulla punizione lunga di De Guzman (82’). Ma non c’è tempo per rimediare. C’è il Palermo che comanda (nono risultato utile consecutivo in casa). La “Favorita” è la sua fortezza, 25 punti sui 33 totali. Il Napoli incassa la quinta sconfitta uscendo stordito dallo stadio palermitano. Stavolta, l’attacco non ha rimediato agli errori della difesa. Il Palermo non l’ha permesso.
Mimmo Carratelli

 

NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Britos, Strinic; Jorginho, David Lopez (69’ Gargano); Callejon, Hamsik (53’ Gabbiadini), De Guzman; Higuain (73’ Zapata).

PALERMO (4-3-2-1): Sorrentino; Rispoli, Andelkovic, Terzi, Lazaar; Bolzoni, Rigoni, Barreto (85’ Jajalo); Quaison (69’ Chochev), Vazquez (78’ Belotti); Dybala.  

ARBITRO: Mazzoleni (Bergamo).

RETI: 14’ Lazaar, 36’ Vazquez, 65’ Rigoni, 82’ Gabbiadini.

 

SERIE A – 23^ GIORNATA.

Sassuolo-Fiorentina 1-3, Palermo-Napoli 3-1. Domenica 15: Milan-Empoli, Atalanta-Inter, Genoa-Verona, Roma-Parma, Torino-Cagliari, Udinese-Lazio, Chievo-Sampdoria, Cesena-Juventus.

CLASSIFICA: Juventus 53; Roma 46; Napoli 42; Fiorentina 38; Sampdoria 35; Lazio 34; Palermo 33; Genoa 32; Torino 31; Inter, Milan, Sassuolo 29; Udinese 28; Verona 24; Empoli e Atalanta 23; Chievo 21; Cagliari 19; Cesena 15; Parma 9. 

PROSSIMO TURNO. Venerdì 20: Juventus-Atalanta (20,45). Sabato 21: Sampdoria-Genoa (20,45). Domenica 22: Lazio-Palermo, Verona-Roma, Milan-Cesena, Empoli-Chievo, Parma-Udinese, Fiorentina-Torino. Lunedì 23: Napoli-Sassuolo (ore 19), Cagliari-Inter (20,45).

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