Il prefetto Musolino smaschera la bufala della Gazzetta sul settore ospiti chiuso agli juventini: «Meglio polemiche che feriti»

Che fosse fantascienza o, peggio, un b-movie anni Settanta era parso ovvio ai più. Ieri la Gazzetta dello Sport ha incredibilmente pubblicato un articolo in cui faceva risalire la chiusura del settore ospiti per Napoli-Juventus all’assenza del delegato del Napoli alla riunione in Osservatorio. Il teorema era il seguente: il Napoli non si presenta, la […]

Che fosse fantascienza o, peggio, un b-movie anni Settanta era parso ovvio ai più. Ieri la Gazzetta dello Sport ha incredibilmente pubblicato un articolo in cui faceva risalire la chiusura del settore ospiti per Napoli-Juventus all’assenza del delegato del Napoli alla riunione in Osservatorio. Il teorema era il seguente: il Napoli non si presenta, la Juventus viene punita e la società di De Laurentiis non viene nemmeno multata. Una versione che definire lunare è poco. Fermo restando che l’assenza del delegato del Napoli è sinonimo di sciatteria e di inadeguatezza, ma non si è mai visto che paghino gli altri per insufficienze proprie. 

Oggi il Corriere del Mezzogiorno va alla fonte e parla col prefetto di Napoli Francesco Musolino che spiega: “Il rischio era troppo alto. L’Osservatorio del Viminale ha concordato con la valutazione che abbiamo fatto sulla scorta della valutazione degli organi di polizia. La partita tra Napoli e Juventus è classificata a rischio quattro, cioè il massimo livello di pericolosità. La Questura ha manifestato timori sulla presenza dei tifosi ospiti, e anche le altre forze dell’ordine hanno convenuto. La decisione è stata adottata sulla scorta di un bagaglio conoscitivo che consente la valutazione complessiva del contorno, del contesto. La decisione – prosegue il prefetto – è stata adottata sulla scorta di un bagaglio conoscitivo che consente la valutazione complessiva del contorno, del contesto: le relazioni degli investigatori con i precedenti specifici, compresi i sassi contro il bus della Juventus. I messaggi monitorati su internet e sui social network. Ciò che si percepisce fuori regione. Ecco, sono questi gli elementi che hanno un peso sulla decisione. Polemiche dure? Meglio qualche polemica che qualche ferito. Una decisione così non si prende mai a cuor leggero, ma la prevenzione è un mestiere difficile: dopo è facile valutare, il problema è che noi dobbiamo farlo prima. E le forze dell’ordine di Napoli fino ad oggi hanno dimostrato di saper analizzare correttamente i rischi».  

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