Higuain segna, Albiol e Koulibaly proteggono: un Napoli perfetto in difesa batte la Lazio 1-0

Higuain all’attacco, Albiol e Koulibaly in difesa i colossi del successo del Napoli all’Olimpico sulla Lazio (1-0) nello spareggio per il terzo posto riconquistato. Il Napoli si avvicina anche al secondo posto della Roma (-8). La squadra di Benitez è stata perfetta nell’organizzazione difensiva che ha messo il bavaglio alla Lazio. Neanche quando Pioli, nella […]

Higuain all’attacco, Albiol e Koulibaly in difesa i colossi del successo del Napoli all’Olimpico sulla Lazio (1-0) nello spareggio per il terzo posto riconquistato. Il Napoli si avvicina anche al secondo posto della Roma (-8).

La squadra di Benitez è stata perfetta nell’organizzazione difensiva che ha messo il bavaglio alla Lazio. Neanche quando Pioli, nella ripresa, attaccava con quattro punte (Candreva, Djordjevic, Klose, Keita) l’organizzazione difensiva azzurra ha ceduto.

Albiol e Koulibaly non lasciavano una sola palla agli avversari. David Lopez e Gargano erano autentici mastini contro Biglia e Parolo a centrocampo. I raddoppi sulle corsie esterne (Maggio e Callejon a destra, Mertens e Strinic a sinistra) frenavano le incursioni di Basta e Candreva da un lato, di Cavanda e Keita sull’altro. Su Ledesma regista arretrato pressava De Guzman preferito ad Hamsik.

Alla Lazio mancavano Mauri, De Vrij e Anderson. Le assenze hanno pesato. Il Napoli ha lasciato un massiccio possesso-palla all’avversario, ma ha chiuso implacabilmente negli ultimi trenta metri.

Così è bastato il guizzo di Higuain al 18’ per centrare la vittoria. Una palla in verticale di Mertens scatenava il Pipita a destra, piantato Radu in corsa e violento tiro nell’angolino alto del primo palo di Berisha che il portiere non proteggeva. Su un secondo contropiede, Berisha salvava di piede al limite su Mertens (20’).

La Lazio macinava gioco in continuazione, ma non era né brillante, né incisiva. Non trovava varchi sugli esterni, era totalmente chiusa al centro. Il gran lavoro di David Lopez e Gargano impediva ai centrocampisti della Lazio di andare al tiro come sono soliti.

Alla Lazio sfuggiva il pareggio in due occasioni quando Parolo di testa colpiva la traversa (31’) e poi Cavanda, tutto solo davanti a Rafael, concludeva sul portiere azzurro il cross di Basta (37’).

La Lazio non aveva altre occasioni. La sicurezza difensiva del Napoli era straordinaria. Squadra corta e compatta, pronta a intercettare palla, solida nei contrasti. L’inedita corsia sinistra (Strinic e Mertens) funzionava perché il difensore mancino croato debuttava con grande sicurezza e il belga rientrava per i raddoppi difensivi. Sull’altro lato, Callejon si sacrificava molto su Cavanda mentre Maggio, pur soffrendo, sbarrava la strada a Keita.

Il Napoli copriva tutto il campo con grande efficacia e avrebbe potuto raddoppiare due volte con Higuain che ha giocato una delle sue migliori partite. La Lazio del 4-2-4 della ripresa (Pioli rinunciava a Ledesma davanti alla difesa per un attaccante in più, Klose) aveva meno densità difensiva. Ancora un lancio di Mertens per Higuain che si allargava bene a destra, ma Berisha toccava di un niente il magico diagonale dell’argentino (47’). E ancora il Pipita si scatenava a destra concludendo d’un soffio a lato (54’).

Il monotono gioco d’attacco della Lazio, con manovre orizzontali, apriva varchi al Napoli, mentre non creava pericoli a Rafael. Il Napoli era assoluto padrone del match pur abbassandosi molto e giocando soprattutto a contenere gli assalti della Lazio. Così aveva fatto contro la Juventus prima d’essere punito dal gol in fuorigioco di Caceres e non potendo contare sette giorni fa sul migliore Higuain e su Hamsik.

Stavolta il Pipita (decimo gol in campionato) è stato devastante e, ancora una volta, decisivo come sottolineato dalle statistiche europee. La Lazio, incapace di penetrare nell’area azzurra, tentava le conclusioni della distanza, tutte fuori bersaglio. Fuori anche un colpo di testa di Klose (57’), centrale il tiro violento di Basta (65’).

Il Napoli giocava sul filo del minimo vantaggio, ma non pativa a difendere. Dopo un’ora di gioco, Benitez impiegava Hamsik (61’ per Mertens) nel tentativo di avere un giocatore decisivo a fianco di Higuain, ma lo slovacco dava poco e si confondeva in tre grosse opportunità quando perdeva palla nell’area laziale contrastato da Radu (73’), quando si faceva chiudere al tiro da Cana (76’) e quando sprecava ancora contro Radu nell’area laziale (92’).

Le ripartenze del Napoli trovavano la Lazio sempre impreparata nella sua metà campo, inutilmente protesa verso l’area di Rafael. Non giungeva mai al tiro e il Napoli ne intralciava in continuazione il palleggio davanti all’area azzurra. Incredibile il numero di palloni conquistati da difensori e mediani del Napoli.

Entravano Jorginho per De Guzman (83’) e Zapata per Higuain (86’). Ed erano del Napoli le ultime occasioni della partita. Sul cross di Zapata (entrato deciso in partita), la rovesciata in area di Callejon era debole e Berisha parava. Poi, sul cross di Hamsik, Callejon di petto toccava a pochi passi dalla porta di Berisha e Pereirinha salvava in corner.
Mimmo Carratelli
 

NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Strinic; David Lopez, Gargano; Callejon, De Guzman (83’ Jorginho), Mertens (61’ Hamsik); Higuain (86’ Zapata).

LAZIO (4-1-4-1): Berisha; Basta, Cana, Radu, Cavanda (83’ Pereirinha); Ledesma (46’ Klose); Candreva, Biglia, Parolo (81’ Cataldi), Keita; Djordjevic.

ARBITRO: Rizzoli (Bologna).

RETI: 18’ Higuain.

 

SERIE A – 19^ GIORNATA.

Empoli-Inter 0-0, Palermo-Roma 1-1, Lazio-Napoli 0-1, Milan-Atalanta 0-1, Cesena-Torino 2-3, Chievo-Fiorentina 1-2, Genoa-Sassuolo 3-3, Parma-Sampdoria 0-2, Udinese-Cagliari 2-2, Juventus-Verona (20,45).

PROSSIMO TURNO (prima giornata di ritorno).

Sabato 24: Cagliari-Sassuolo, Inter-Torino, Lazio-Milan. Domenica 25: Verona-Atalanta, Juventus-Chievo, Parma-Cesena, Sampdoria-Palermo, Fiorentina-Roma. Lunedì 26: Empoli-Udinese, Napoli-Genoa (ore 21).

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