Trabzonspor, bestia nera dell’Inter e sanzionato dalla Uefa per il fair play finanziario
Il Napoli non ha precedenti contro il Trabzonspor, ma Benitez in qualche modo sì. E non, come potrebbe venire in mente a qualcuno, per il famoso Inter-Trabzonspor 0-1 in Champions League (era il 14 settembre 2011 e sulla panchina nerazzurra c’era Gasperini), ma perché la star della squadra turca, l’attaccante paraguaiano prelevato dal Benfica Oscar […]
Il Napoli non ha precedenti contro il Trabzonspor, ma Benitez in qualche modo sì. E non, come potrebbe venire in mente a qualcuno, per il famoso Inter-Trabzonspor 0-1 in Champions League (era il 14 settembre 2011 e sulla panchina nerazzurra c’era Gasperini), ma perché la star della squadra turca, l’attaccante paraguaiano prelevato dal Benfica Oscar Cardozo, ha già incrociato l’allenatore del Napoli nella finale di Europa League di un anno e mezzo fa, segnando peraltro l’inutile gol dei portoghesi nella sconfitta per 2-1 contro il Chelsea guidato appunto da Rafa.
Ennesimo trofeo per Benitez, e precedente alquanto indolore. Andando però a scorrere nella rosa del club di Trebisonda, c’è un altro nome noto: quello del terzino ex Milan Kevin Constant, per un periodo anche accostato al Napoli in cambio di Armero (che poi è effettivamente finito in rossonero). Per il resto una squadra molto giovane (25 anni l’età media), composta quasi esclusivamente da giocatori turchi (solo 8 stranieri su 29 tesserati in prima squadra, il 27%) tuttavia da dieci elementi nel giro delle rispettive nazionali. Trent’anni fa in Coppa Uefa sconfisse l’Inter del giovanissimo Zenga 1-0 e al ritorno solo un gol di Collovati a pochi minuti dalla fine consentì ai nerazzurri di Radice di passare il turno.
Il Trabzonspor è una squadra discretamente titolata nel panorama calcistico turco, negli ultimi anni indubbiamente in crescita come movimento: ha vinto 6 scudetti (l’ultimo nell’84) e 8 coppe nazionali (l’ultima nel 2010, quando vinse anche l’ottava supercoppa). In Europa non ha vinto nulla anche se tramite il vice-presidente Abdi Serdar Üstünsalih, dopo il sorteggio dei 16esimi, ha rilasciato dichiarazioni ambiziose: “Il nostro obiettivo è arrivare in finale. Vogliamo esprimere il nostro gioco e arrivare a Varsavia”. In Europa League sono approdati – come squadra di seconda fascia su quattro – dopo aver superato nel preliminare il Rostov. Nel girone si sono piazzati secondi a pari merito col Lokeren dietro il Legia Varsavia e hanno superato il turno grazie alla differenza negli scontri diretti coi belgi.
Üstünsalih nel commentare l’accoppiamento col Napoli, ha azzardato anche un paragone tra le città: “Napoli è una città molto simile a Trabzon”. La città forse sì, ma sicuramente non il club e la sua gestione. Se è vero, come detto, che il calcio turco cresce a suon di investimenti, è anche vero che lo fa a caro prezzo e – al momento – senza risultati eclatanti. L’anno scorso sono stati tre i club turchi sanzionati dall’Uefa (e in questa stagione è sotto osservazione il Besiktas) per il fair play finanziario, e tra questi c’è il Trabzonspor: così come Bursaspor e Galatasaray, ha ricevuto una multa di 200mila euro e un monitoraggio sul monte ingaggi di questa stagione. Nonostante questo, il bilancio trasferimenti recita anche nel 2014 un saldo negativo di 17 milioni di euro. In campionato, la Super Lig turca, dopo 12 partite disputate la compagine guidata dal 52enne Ersun Yanal viaggia (con una gara da recuperare) in ottava posizione, a -11 dalla capolista Besiktas. È imbattuta in casa, dove ha collezionato tre vittorie e tre pareggi.
Oltre alla differenza di gestione, tra i due club che si sfideranno a febbraio corre anche una grande differenza di valore economico della rosa: quella del Napoli, secondo il sito di riferimento Transfermarkt.it, vale 252 milioni di euro, con Higuain acquisto più costoso per 40 milioni di euro, investiti due anni fa. Il Trabzonspor ha invece una rosa da 83 milioni (la metà del Galatasaray ma in linea con quella del Besiktas capolista), e non ha mai speso più di 6 milioni per un singolo giocatore: con quella cifra si è aggiudicata nel 2008 l’attaccante turco Gokhan Unal e la scorsa estate l’esterno ghanese Waris Majeed. Constant e Cardozo sono costati meno, e anche gli altri giocatori più o meno noti al grande pubblico, come il mediano ivoriano Didier Zokora, preso due anni fa dal Siviglia.
Giuseppe Baselice