Buon primo tempo, poi il Napoli va in confusione e perde 2-0 con lo Young Boys

Con le pive e con la cazzimma del sacco. La cazzimma l’aveva invocata Benitez alla vigilia per un Napoli più scaltro e rapace. Invece, il Napoli torna da Berna, terza partita del girone di Europa League, seccamente battuto dallo Young Boys (0-2) che lo appaia in testa alla classifica del gruppo. Il Napoli gioca un […]

Con le pive e con la cazzimma del sacco. La cazzimma l’aveva invocata Benitez alla vigilia per un Napoli più scaltro e rapace. Invece, il Napoli torna da Berna, terza partita del girone di Europa League, seccamente battuto dallo Young Boys (0-2) che lo appaia in testa alla classifica del gruppo.

Il Napoli gioca un buon primo tempo, ma si smarrisce nella ripresa, finendo in confusione. Benitez ha proposto uno schema del tutto nuovo e nuovissima era la formazione (otto novità rispetto a San Siro). Troppo turn-over ha fatto saltare intesa e automatismi. In panchina restavano Higuain, Callejon, Hamsik, Insigne.

In campo la novità assoluta era un 4-4-1-1 inimmaginabile. Benitez, evidentemente, si è preoccupato di conquistare il centrocampo (De Guzman, Jorginho, Inler, Mertens) giocando con Zapata punta (confusionario), appoggiato, per modo di dire, da Michu.

Forse, l’idea di Benitez non era malvagia. Ma gli interpreti, oltre all’esagerata turnazione, hanno mandato a monte l’originale progetto del tecnico spagnolo. Michu ancora impreparato, De Guzman fuori ruolo, Jorginho troppo elementare, Inler con i suoi inutili girotondi. Zapata non dava mai la profondità continuando a litigare corpo a corpo con i difensori elvetici. Sugli esterni, quando lo Young Boys ribaltava l’azione, erano più pericolosi gli svizzeri. Maggio non sfondava a destra e Mertens partendo da centrocampo vedeva vanificata la sua velocità.

Nel primo tempo il Napoli teneva palla tirando in porta pericolosamente una sola volta (41’ tiro a giro di Mertens sul quale il portiere camerunese Myogo arrivava a deviare in corner con una mano).

Erano più pericolosi gli svizzeri col gigantesco attaccante francese Hoarau (1,92) che reggeva da solo l’attacco e si creava tre opportunità, due volte a un passo dal gol concludendo fuori (15’ e 23’).

Dopo la stucchevole danza azzurra del primo tempo, c’era da aspettarsi una accelerata. E, invece, veniva fuori lo Young Boys. Giocata da Steffen sulla sinistra la difesa napoletana, palla ad Hoarau, centrale, appena dentro l’area, sul quale non chiudeva Henrique e Albiol era latitante (51’). Uno a zero e tutte le strategia azzurre saltavano. Rinnovata anche la linea difensiva col ritorno di Maggio, Henrique al posto di Koulibaly, Albiol in campo e Ghoulam a sinistra.

Lo Young Boys schizzava spesso sulle fasce con Steffen e Nuzzolo, raddoppiati dai difensori esterni Sutter e Lecjacks. Dalla mediana veniva avanti il giapponese Kubo. Gli azzurri non erano mai lesti nel pressing. Qualche contrasto vinto da Inler, ma Jorginho era sempre morbido. L’ivoriano Sanogo e il serbo Gajic avevano più nerbo.

In qualche modo il Napoli conteneva le folate svizzere. Ma non aveva la forza e la qualità per andare a segno. Per giunta, Benitez tardava l’impiego dei grossi calibri (61’ Hamsik per Michu, 75’ Callejon per Jorginho, 83’ Higuain per De Guzman). La squadra era ancora più snaturata e l’ingresso dei nuovi non produceva granché.

Naturalmente, una volta in vantaggio, lo Young Boys si proteggeva ancora di più con due giocatori difensivi (71’ Bertone per Kubo, 85’ Rochat per Nussolo). Il Napoli non aveva spazio per arrivare a Myogo e non riusciva neanche a crearseli. Forse era da rigore l’intervento di Vilotic su Hamsik (69’), ma l’arbitro francese ha fischiato poco sui contrasti per tutta la partita.

Lo Young Boys era tutto nella sua metà campo e neanche Callejon trovava varchi per colpire. Solo due conclusioni pericolose degli azzurri (87’ Callejon gran tiro al volo ma centrale, 88’ conclusione alta di Mertens).

Nei minuti di recupero, col Napoli sbilanciato, lo Young Boys colpiva in contropiede lanciando Bertone in gol nella prateria deserta della metà campo azzurra (92’). Due a zero secco.

Mimmo Carratelli

NAPOLI (4-4-1-1): Rafael; Maggio, Henrique, Albiol, Ghoulam; De Guzman (83’ Higuain), Jorginho (75’ Callejon), Inler, Mertens; Michu (61’ Hamsik); Zapata.

YOUNG BOYS (4-2-3-1): Myogo; Sutter, Vilotic, Von Bergen, Lecjacks; Gajic, Sanogo; Steffen, Kubo (71’ Bertone), Nuzzolo (85’ Rochat); Hoarau.

ARBITRO: Buquet (Francia).

RETI: 51’ Hoarau, 92’ Bertone.

 

EUROPA LEAGUE. Gironi di qualificazione.

Gruppo I: Young Boys-Napoli 2-0, Slovan Bratislava-Sparta Praga (gruppo I).

Classifica: 6 Young Boys (8-3); 6 Napoli (5-3); 3 Sparta Praga (4-4); 0 Slovan Bratislava (0-7).

Gruppo B: Torino-Helsinki

Gruppo F: Inter-Saint Etienne

Gruppo K: Paok Salonicco-Fiorentina.

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