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Il taccuino di Rafa – In un mondo che / non vi vuole più / trombetterò di più

Il taccuino di Rafa Benitez al termine di Napoli-Verona 5-1 Chiudiamo con gli stessi punti di un anno fa in campionato, con 12 punti in più in Champions, con un turno in più superato in Europa League, con una Coppa Italia in più. Si poteva fare di più, certo: lo dico io per primo. Del resto lo dicono pure alla Juve e al Bayern. Dove ci sono bambini c’è l’età dell’oro. Novalis. Ai ragazzi ripeto che ci si può sempre ispirare ai comportamenti degli altri sportivi: ma non mi aspettavo che Jorginho mettesse le scarpette rosse della Simmenthal Milano. A proposito di scarpette. Zapata scivola sempre. E non è la prima volta. I bambini non dubitano mai, neppure per un momento, che i vecchi enormi alberi sotto cui giocano dureranno in eterno. Coetzee Parlo dei bambini perché stasera si fanno sentire. Le loro trombette ci fanno sentire in Sudafrica, sembrano vuvuzela. Oppure sembra di essere in Asia. A Pechino. Meno male che non c’è Mazzoleni. In un mondo che / non vi vuole più / trombetterò di più / trombetterò di più I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta. Antoine de Saint-Exupéry Nel primo tempo Jorginho ha toccato 76 palloni: quanti ne ha toccati per l’intera partite in altre occasioni. E con il 100% di precisione nei passaggi. Tenerlo al centro del gioco deve essere una nostra esigenza, ma pure una sua necessità. Forse stasera ci teneva a farsi vedere dai vecchi compagni e da Mandorlini. Il bambino impara, perché crede agli adulti. Il dubbio viene dopo aver creduto. Wittgenstein Sempre alla fine del primo tempo, il rapporto gol/minuti giocati di Zapata in campionato è di 1 a 100. Significa 34 gol a campionato. Prima di dar via uno con questi numeri io ci penserei. Quando il primo bambino rise per la prima volta, la sua risata si sbriciolò in migliaia di frammenti che si sparpagliarono qua e là. Fu così che nacquero le fate. J. M. Barrie Dopo aver lasciato il suo marchio in Champions contro il Borussia, Zuniga ha voluto lasciarlo anche in campionato. Giusto in tempo. Ho avuto una allucinazione. Ho visto un biondo con i capelli che svolazzavano e aveva il numero 4 dietro la schiena. Ho pensato a Donadel, invece era Henrique. Tre partite giocate dopo la Coppa Italia vinta e con il terzo posto acquisito. Tre vittorie, 13 gol segnati. Tanti punti lasciati in strada contro squadre come il Verona se ne sono andati per una questione di testa, a volte fuori dalla partita. Ci lavoreremo. Pensando al futuro: possiamo pescare come avversaria del preliminare di Champions una fra Athletic Bilbao, Lille, Feyenoord, Panathinaikos, Dnipro, Grasshoppers, Besiktas, Standard, Copenhagen. Togliamoci subito dalla testa che sarà semplice. Non dopo il Mondiale. I bambini non dovrebbero mai andare a dormire; si svegliano più vecchi di un giorno e senza che uno che se ne accorga sono cresciuti. J. M. Barrie E adesso vi lascio: i fogli di questo taccuino sono finiti. Ma è stato bello. Il Ciuccio

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