Ora il tifoso del Napoli storce il naso per Belfodil

Succede così, che dopo anni di Donadel, Mesto, Vargas, Calaiò, Cribari, il principito Sosa, Lucarelli, eccetera eccetera, il tifoso del Napoli si risveglia in preda a una proiezione psicologica. Cancella d’un colpo le sofferenze passate e si autoconvince di aver sempre tifato dalle gradinate del Santiago Bernabeu. Ricorda i cori di un tempo, “Juanito lo […]

Succede così, che dopo anni di Donadel, Mesto, Vargas, Calaiò, Cribari, il principito Sosa, Lucarelli, eccetera eccetera, il tifoso del Napoli si risveglia in preda a una proiezione psicologica. Cancella d’un colpo le sofferenze passate e si autoconvince di aver sempre tifato dalle gradinate del Santiago Bernabeu. Ricorda i cori di un tempo, “Juanito lo prepara, Santillana mete gol” , i fasti del grande Real, il fantastico gol di Zidane nella finale di Champions, quello meno suggestivo di Mijatovic contro la Juventus. Quindi, apre il giornale – o il computer, fa lo stesso – e si incazza.

Ma com’è possibile? Abbiamo avuto Butragueno, Hugo Sanchez, Jorge Valdano, van Nistelrooy, Cr7, Higuain, Benzema e ora ci vogliono propinare Belfodil? Belfodil? Già diventato Belfagor, popolare sceneggiato televisivo degli anni Sessanta che alcuni ricordano con discreta paura. Il tifoso del Napoli è sdegnato. Pronto a scendere in piazza, a gridare “Meritiamo di più”, come fecero ormai sei anni fa nel giorno della presentazione di Hamsik e Lavezzi.

Effettivamente il tifoso-paziente qualche attenuante ce l’ha anche. In questi giorni – ma sarà così fino al 3 settembre, quindi preparatevi – sulla giostra dei nomi per l’attacco è salito di tutto. Al punto che nei conciliaboli tra tifosi abbiamo potuto ascoltare frasi che nemmeno al largo dei bastioni di Orione hanno mai pronunciato: «E no, Dzeko non mi piace granché. Come dici? Ibra? No, no, che ce ne dobbiamo fare? È vecchio, poi è antipatico. Sì, Mario Gomez si può fare, è bravino, certo non scalda le folle, però…». C’è da capirli, il ricordo di Gento, Puskas e Di Stefano nei racconti dei nonni è ancora lì, nitido.

Fu così anche nel lontano 2000, anno di disgrazia del tandem Corbelli-Ferlaino. Nella girandola di nomi a un certo punto i giornali inserirono un pennellone, tal Luca Toni. Orrore! “A Napoli? Luca Toni? L’attaccante del Vicenza? E che siamo, una provinciale? Noi siamo il Napoli”. Giustamente la piazza fu assecondata, il giocatore andò a farsi le ossa a Brescia e poi, come sappiamo, cadde nel dimenticatoio.

Cari tifosi, nel caso in cui vi svegliaste, il consiglio è di stappare una birra, una coca-cola o una bottiglia di vino, fate voi. Belfodil – sì, quello il cui cognome sembra un medicinale – sarebbe un bell’acquisto. Uno degli attaccanti più promettenti del nostro campionato (e forse non solo). Una delle migliori riserve possibile (da far giocare anche, però) per l’attacco di una squadra che punti in alto. Diverso, ovviamente, sarebbe il discorso se venisse acquistato per sostituire Cavani. Già l’anno scorso ci è costato caro e amaro trattare Verratti alla stregua di un ragazzino e rifiutarne l’acquisto, per poi vederlo esibire sontuosi tocchi in Champions League. Se proprio vi prende la malinconia, riguardatevi i gol di Juanito e Santillana.
Massimiliano Gallo

Correlate

La lezione di Benitez sull’autolesionismo di Napoli: «La città scelga se lamentarsi o sostenerci»

di - Se qualcuno fino a oggi poteva nutrire qualche dubbio sul reale pensiero di Rafa Benitez a proposito di Napoli e dell’ambiente napoletano, da oggi possiamo dire che qualsiasi dubbio può definirsi fugato. Nella inconsueta sede della Stazione Marittima, il tecnico spagnolo ha tenuto una conferenza stampa che ancora una volta è stata una sorta di […]

Friedkin

Il ritiro punitivo lasciamolo al Borgorosso Football Club

di - Diciamo la verità, questa vicenda del presunto ritiro del Napoli è stata una pagliacciata. Tanto ridicola quanto emblematica. Da qualsiasi angolatura la si inquadri, presenta imperfezioni. E imperfezioni, va da sé, è un eufemismo. A lungo assente, praticamente quasi sempre quest’anno, dalla scena mediatica e spesso anche dagli spalti, Aurelio De Laurentiis irrompe nella vita […]

C’era una volta Gonzalo Higuain, il re che Napoli continua ad aspettare

di - Diciamo la verità, siamo ben oltre i tre indizi di Agatha Christie. Siamo al tenente Colombo, che di prove ne accumula lungo tutta la puntata e lentamente, ma inesorabilmente, incastra il colpevole. Qui non si tratta di un delitto, per carità. Magari di una scomparsa. Dov’è finito Gonzalo Higuain? Non è un caso che nelle […]

Che cosa è successo al Napoli che ha annientato la Roma? Prestazione indecente contro il Milan

di - Che cosa è successo? È francamente inspiegabile. Questo Napoli il primo novembre travolgeva la Roma al San Paolo e sette giorni dopo andava a vincere a Firenze. Il brutto inizio di stagione, contraddistinto dalla prematura uscita dalla Champions, sembrava alle spalle. E invece il Napoli è sparito di nuovo. Sul 2-0 contro il Cagliari sono […]

Immagine non disponibile

Napoli non è consapevole di stare vivendo calcisticamente al di sopra delle proprie possibilità

di - Venerdì sera non ho guardato Fiorentina-Juventus. Un po’, confesso, le partite del nostro campionato non mi appassionano più; un po’ in concomitanza c’era Borussia Dortmund-Hoffenheim. E sì, il caro Borussia Dortmund, quella squadra per cui in tanti ci sfottono perché continuiamo a parlarne e fare paragoni. Venerdì la squadra di Klopp era ultima in classifica. […]

Che peccato Gabbiadini

Gabbiadini, un diamante da sgrezzare. Come Insigne

di - Manolo Gabbiadini. Non si parla che di lui. In modo anche inconsueto. Non ricordo una trattativa di mercato chiusa e pressoché annunciata – come sembra leggendo qua e là – a campionato in corso. Somiglia a uno di quei tormentoni che hanno contraddistinto le recenti sessioni di calciomercato e che spesso si sono conclusi non […]

Il bilancio del Napoli smaschera la leggenda del pappone

di - E insomma, il giorno della presentazione del bilancio del Napoli è arrivato. Il giorno dello smascheramento del pappone che lucra sulla passione di noi poveri altri che gli versiamo migliaia e miglia di euro nelle casse è arrivato. E incredibilmente – meraviglia! – si scopre che Aurelio De Laurentiis ha rasentato il rischio di fare […]

Nel libro di Trombetti, Noè si è trasferito a Castel Volturno e somiglia tanto a De Laurentiis

di - In “Morte di un matematico napoletano”, di Mario Martone, un Toni Servillo non ancora noto al grande pubblico smonta un grande Carlo Cecchi in versione Renato Caccioppoli che parla del metodo che lui utilizzerebbe per togliersi la vita: “Ma il comico non era superiore al tragico?”, lo interrompe citando una sua frase. A quella tavolata, […]