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Noi disperati che guardiamo lo speciale calciomercato su Sky sperando che Bonan se ne stia zitto

Io vi capisco. E’ estate, fa un caldo tremendo, non siete ancora in ferie, magari la vostra famiglia è già via, voi uscendo dal lavoro andate a bervi una birra con gli amici, poi quelle birre diventano due o tre, e mentre tornate a casa venite colti dall’ansia: “E se il Napoli ha comprato qualcuno?”. E lì ci cascate. Un po’ zavorrati dall’alcol, affrettate il passo per vedere Speciale Calciomercato su Sky. Avete ragione, forse vi siete appena abbonati e ingenuamente credete che vi diano notizie, visto il titolo. No. Non ci pensate proprio, non è così.

Per spiegarvi meglio devo cominciare dal conduttore. Si chiama Alessandro Bonan, alle scuole medie la prof gli faceva fare il protagonista della recita di Natale e il presentatore del saggio di fine anno, perché lui, “Ale”, era tanto tanto simpatico, estroverso e spigliato. Solo che l’evoluzione del suo senso dell’umorismo, per motivi ignoti ai più, si è fermata lì, ai 12-13 anni. Lui, nonostante sia giunto alla soglia dei cinquanta, ovviamente non se n’è accorto e continua a fare battute orribili, convinto di essere un tipo che fa ammazzare dal ridere. Questo però è solo il problema minore. Il dramma vero è che Bonan, accanto all’incongrua ambizione di fare lo spiritoso, coltiva un’altra smania devastante: fare “televisione”. Significa che per lui condurre un programma d’informazione è una terrificante rottura di palle. No, lui vuole parlare di musica, libri, storia, gossip, media. Qualunque cosa, basta che non siano notizie di mercato. Mischia tutto in un’ora scarsa, aggiunge collegamenti, servizi, mini-fiction, invita in studio cantanti, attori, ciclisti, cestisti. In fondo Bonan è l’amico che abbiamo tutti, quello che a stento sa caricare la moka ma se v’invita a cena si lancia nella preparazione del risotto alle fragole e del filet Stroganoff, con risultati agghiaccianti.

Gli sventurati compagni di Bonan sono Faina e Di Marzio. Faina in realtà si chiama Valerio, è giovane, ha una faccia che ispira simpatia, è un vero appassionato di calcio. Quindi agli occhi di Bonan ha tutti i difetti. Infatti il simpaticissimo “Ale” lo mette a tacere in continuazione, con toni sgarbati che secondo lui (e solo secondo lui) dovrebbero farci ridere.

Più complesso il caso Di Marzio. Lui è il più informato dei giornalisti di Calciomercato. Arriva in studio alle undici di sera carico di notizie. E – con sommo disappunto di “Ale” – vorrebbe anche darle. Ma non può. Ale lo blocca in continuazione. Funziona così: “Ho grosse novità sul Napoli”, annuncia Di Marzio. E Ale si allarma: “Sì, ma ce le dici dopo. Abbiamo qui il grande Omar Pedrini, tifosissimo del Brescia! Ci spieghi che ruolo ha avuto la figura di Mino Martinazzoli nella tua formazione musicale?”. Può capitare anche che, in modo del tutto casuale, ci siano ospiti competenti, tipo Mario Sconcerti o Gigi Garanzini. L’inesperto ascoltatore potrebbe essere portato a pensare che Ale, dinanzi a grandi firme del giornalismo sportivo, faccia un passo indietro. Noooo. Vi sbagliate. Interrompe anche loro perché vuole telefonare in diretta a Corrado Orrico.

A quel punto dovrete essere auto-indulgenti. Non consideratevi troppo strani se vi mettete a parlare da soli. Nel silenzio del vostro salotto, sentirete voi stessi dire cose di questo genere: “stucazzebonanciacacatocazz! Tevuòstanupocozitt? Cevuòfasentìstìnotizie? Ofaiparlànupocadimarzio? Cevuòdicerechiciammaccattat?”. Non preoccupatevi. E’ una reazione normale.

Ma avete una via di salvezza. A mezzanotte, quando finalmente il programma finisce, passate sul canale 200, quello delle news. Arriva un tizio dall’aspetto impiegatizio, né carino né fighetto, si chiama Luca Marchetti ed ha il solo difetto di essere daltonico, almeno a giudicare dai colori delle sue cravatte. Però ‘sto Marchetti si mette là e in un quarto d’ora vi dice tutte le notizie di mercato, dal Real Madrid al Fiorenzuola. Poi però andatevi a coricare, e per l’indomani date retta al vostro amico che ha cercato di trattenervi dicendo “Dai, ancora una birretta, poi ti do pure un passaggio”. Tanto a mezzanotte c’è Marchetti.
Giulio Spadetta
(2 – Continua. Prossime puntate: Ilaria D’Amico; Il meraviglioso mondo delle telecronache)
Qui la prima puntata

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