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Il mistero Mazzarri: “Quelli che contano sono i giocatori”

Secondo posto raggiunto aritmeticamente. Ma Mazzarri non si sbilancia sul suo futuro. Anzi. Rimanda ogni discorso con il presidente a fine campionato, ufficialmente “per non distrarre i giocatori nelle ultime due partite, che vogliamo vincere, e nelle quali farò giocare un po’ di quelli che hanno avuto meno occasioni”. Queste le sue parole a Sky dopo Bologna-Napoli

“Al mio futuro penso solo in parte, in una squadra di calcio quelli che davvero contano sono sempre i giocatori”.
“Ora voglio chiudere bene la stagione. Poi valuteremo il futuro: le componenti sono tante. Voglio chiudere bene e far giocare chi ha avuto meno spazio, cercheremo di vincere le prossime partite che mancano. Voglio fare il massimo dei punti e superare la media punti di Maradona. Perciò se si parla del futuro di Mazzarri, i ragazzi si distraggono: voglio finire il campionato e poi vedere cosa è giusto fare per il mio futuro”.
“Non sono stati abbracci d’addio, volevo ringraziarli uno per uno per quanto fatto. Per come faccio io questo lavoro, bisogna che il tecnico sia sempre carico di stimoli, per questo dico che ci sono una serie di valutazioni da fare su se stessi. Cavani? Vuole sempre migliorarsi, ha grandi doti, ma quando veniva dal Palermo non era così completo e cinico”.
“Per certi versi quest’annata mi è piaciuta di più rispetto alla precedente, arrivare dopo la Juventus che ha fatto qualcosa di speciale non era facile. Complimenti ai miei ragazzi. Il Napoli da quattro anni a questa parte sta facendo cose importanti che mancavano dai tempi di Maradona, per quattro anni consecutivi la squadra ha centrato l’Europa”.

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