Stavolta dico che De Laurentiis ha avuto il piglio del capo

Tante volte l’ho criticato. Soprattutto per quella brutta abitudine di sparire quando la squadra perdeva, per poi correre davanti alle telecamere quando si trattava di celebrare i trionfi. Stavolta non è successo. Probabilmente perché la preoccupazione l’ha avvertita anche lui. Dopo Londra la squadra non si è più ripresa e tre sconfitte consecutive (ciascuna con […]

Tante volte l’ho criticato. Soprattutto per quella brutta abitudine di sparire quando la squadra perdeva, per poi correre davanti alle telecamere quando si trattava di celebrare i trionfi. Stavolta non è successo. Probabilmente perché la preoccupazione l’ha avvertita anche lui. Dopo Londra la squadra non si è più ripresa e tre sconfitte consecutive (ciascuna con tre gol incassati) hanno evidentemente agitato anche il presidente che ora teme per il giocattolo.
Lui non si è tirato indietro. Non so cosa si siano detti con la squadra e l’allenatore a Castel Volturno, e francamente reputo la cosa poco importante. Quel che conta è il gesto. Non ha parlato di obiettivi De Laurentiis dopo la visita, però ha ricordato che il terzo posto è ancora possibile. Insomma, si sa che lui alla Champions ci tiene e tanto. Probabilmente il traguardo è sfumato, però un finale di stagione come quello dello scorso anno stavolta sarebbe imperdonabile.
Mi è piaciuta la visita a Castel Volturno, anche se è il segnale – l’ennesimo – di un malessere ormai evidente. Domenica andiamo a Lecce, una delle squadre più in forma e che è rientrata nella corsa salvezza. Sarà il nostro banco di prova. Ci renderemo conto se le parole di De Laurentiis hanno sortito l’effetto sperato, oppure se le gambe e la testa sono andate e allora bisognerà cominciare a fare altri ragionamenti. Personalmente, non capisco come una squadra possa scoppiare a fine marzo. Mi sembra strano. In fin dei conti abbiamo giocato solo due partite in più (la sfida col Chelsea) rispetto a quelle previste a inizio stagione. Sì, la rosa è corta, ma mancano quaranta giorni alla fine della stagione. Non pochissimi. E non possiamo certo prenderne tre a partita fino al 20 maggio.
Massimiliano Gallo

Correlate

La lezione di Benitez sull’autolesionismo di Napoli: «La città scelga se lamentarsi o sostenerci»

di - Se qualcuno fino a oggi poteva nutrire qualche dubbio sul reale pensiero di Rafa Benitez a proposito di Napoli e dell’ambiente napoletano, da oggi possiamo dire che qualsiasi dubbio può definirsi fugato. Nella inconsueta sede della Stazione Marittima, il tecnico spagnolo ha tenuto una conferenza stampa che ancora una volta è stata una sorta di […]

Friedkin

Il ritiro punitivo lasciamolo al Borgorosso Football Club

di - Diciamo la verità, questa vicenda del presunto ritiro del Napoli è stata una pagliacciata. Tanto ridicola quanto emblematica. Da qualsiasi angolatura la si inquadri, presenta imperfezioni. E imperfezioni, va da sé, è un eufemismo. A lungo assente, praticamente quasi sempre quest’anno, dalla scena mediatica e spesso anche dagli spalti, Aurelio De Laurentiis irrompe nella vita […]

C’era una volta Gonzalo Higuain, il re che Napoli continua ad aspettare

di - Diciamo la verità, siamo ben oltre i tre indizi di Agatha Christie. Siamo al tenente Colombo, che di prove ne accumula lungo tutta la puntata e lentamente, ma inesorabilmente, incastra il colpevole. Qui non si tratta di un delitto, per carità. Magari di una scomparsa. Dov’è finito Gonzalo Higuain? Non è un caso che nelle […]

Che cosa è successo al Napoli che ha annientato la Roma? Prestazione indecente contro il Milan

di - Che cosa è successo? È francamente inspiegabile. Questo Napoli il primo novembre travolgeva la Roma al San Paolo e sette giorni dopo andava a vincere a Firenze. Il brutto inizio di stagione, contraddistinto dalla prematura uscita dalla Champions, sembrava alle spalle. E invece il Napoli è sparito di nuovo. Sul 2-0 contro il Cagliari sono […]

Immagine non disponibile

Napoli non è consapevole di stare vivendo calcisticamente al di sopra delle proprie possibilità

di - Venerdì sera non ho guardato Fiorentina-Juventus. Un po’, confesso, le partite del nostro campionato non mi appassionano più; un po’ in concomitanza c’era Borussia Dortmund-Hoffenheim. E sì, il caro Borussia Dortmund, quella squadra per cui in tanti ci sfottono perché continuiamo a parlarne e fare paragoni. Venerdì la squadra di Klopp era ultima in classifica. […]

Che peccato Gabbiadini

Gabbiadini, un diamante da sgrezzare. Come Insigne

di - Manolo Gabbiadini. Non si parla che di lui. In modo anche inconsueto. Non ricordo una trattativa di mercato chiusa e pressoché annunciata – come sembra leggendo qua e là – a campionato in corso. Somiglia a uno di quei tormentoni che hanno contraddistinto le recenti sessioni di calciomercato e che spesso si sono conclusi non […]

Il bilancio del Napoli smaschera la leggenda del pappone

di - E insomma, il giorno della presentazione del bilancio del Napoli è arrivato. Il giorno dello smascheramento del pappone che lucra sulla passione di noi poveri altri che gli versiamo migliaia e miglia di euro nelle casse è arrivato. E incredibilmente – meraviglia! – si scopre che Aurelio De Laurentiis ha rasentato il rischio di fare […]

Nel libro di Trombetti, Noè si è trasferito a Castel Volturno e somiglia tanto a De Laurentiis

di - In “Morte di un matematico napoletano”, di Mario Martone, un Toni Servillo non ancora noto al grande pubblico smonta un grande Carlo Cecchi in versione Renato Caccioppoli che parla del metodo che lui utilizzerebbe per togliersi la vita: “Ma il comico non era superiore al tragico?”, lo interrompe citando una sua frase. A quella tavolata, […]