C’è stato un momento, lucido, e velocissimo. In cui gli hanno brillato gli occhi. E il sorriso gli ha disfatto la faccia sbarbata di fresco. Gli è uscita una battuta felice: “Ci mancava solo che venisse espulso Nocerino…”. In studio, quelli di Sky, hanno apprezzato. E lui, Mazzarri, ha capito la magia della simpatia televisiva. Che evitare la solita nenia, per una volta, può sollevare lo spirito di una domenica un po’ così.Hai pareggiato a Milano, con il Milan. Con il Milan in dieci. Con il Milan in dieci quando l’undicesimo è Ibrahimovic. In camera leggiamo il gobbo della prassi pallonara. E poi ce lo diciamo tra noi che questo 0-0 è la cornice perfetta del quadro. Che un punto o nessuno, ormai che differenza fa. Che il “pareggio a Milano è sempre buono” non è più un concetto valido. Che il riassunto della stagione sta nel listino prezzi di De Laurentiis per Napoli-Chelsea. Se metti i Distinti a 100 euro significa solo una cosa: dici ai tuoi tifosi che questa è probabilmente l’ultima vera grande partita che vedrai al San Paolo, e vuoi monetizzare. Speri di no, è chiaro. Ma dentro di te hai paura che sia così. Ti dici: fanculo, battiamo il Chelsea. Te lo ripeti, pure: fanculo. Però quei 100 euro dicono proprio così: facciamo cassa, và. Che poi, chissà… Mazzarri s’è bruciato pure la carta arbitri, e ancora non è finito l’inverno. Quando “lamentino” snocciola il repertorio è un brutto segno. Attenti che ci vuol poco a svaccare. Così finì Reja. Così non può finire questo Napoli. Teniamoci stretti a quel sorriso, a quella battuta, che capita quasi mai. Facciamo muro, urliamocelo fino a prova contraria che non è finita. Giochiamo al gioco dell’ottimismo, anche da casa, anche senza bruciare 100 euro per sfacchinare al San Paolo. Basta scuse, davvero basta. Vada come vada, divertiamoci.
Mario Piccirillo
Quei 100 euro significano che pensi sia l’ultima partita
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