Mazzarri-De Niro, ecco un’altra sceneggiatura. Gallo ha ragione, ma io mi spingo un po’ più in la: “Walteruccio mio, questo me lo devi fa vede subito, così faccio cassetta. Non fare come gli altri che per vederli in campo ho aspettato due mesi”. E il nostro Walter risponde: non capisco ma mi adeguo. E in 28.000, dico in 28.000 arrivano allo stadio per gustarsi il nuovo “mostro” laddove per mostro indico e intendo la nuova attrazione del circo partenopeo. E qui ha ragione a monsieur Gallo. Perché una volta dimostrato che lanciare un calciatore non è roba da spettacolo, ecco tutti serviti, in primis il presidente: per ottenere i risultati si fa come dico io e ne avete avuta la dimostrazione. Il calcio è un gioco sì, ma perfetto. E allora, e qui dissento dal Gallo. Vargas lo vedremo perché il ragazzo di qualità ne ha eccome, ma con l’andare del tempo e, sono convinto, ci farà divertire. Magari segnando il gol in finale di Coppa Italia. Entrando a un quarto d’ora dalla fine al posto di un esausto Pandev.
Paolo Carafa
Vargas dal primo minuto, una risposta alle richieste di cassetta di Aurelio
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