Il mio weekend a Napoli e le parole di lady Lavezzi
Alla fine tutto questo chiacchiericcio di scippi, che ci distrae dalla Partita con la P maiuscola, mi invoglia mio malgrado a raccontare un fatto di un mese fa circa. Lady Lavezzi spero memorizzi… Per il mio onomastico 4 ottobre decido di passare con marito e genitori il weekend a Napoli, la mia boccata di aria […]
Alla fine tutto questo chiacchiericcio di scippi, che ci distrae dalla Partita con la P maiuscola, mi invoglia mio malgrado a raccontare un fatto di un mese fa circa. Lady Lavezzi spero memorizzi…
Per il mio onomastico 4 ottobre decido di passare con marito e genitori il weekend a Napoli, la mia boccata di aria di casa! La sera c’è Napoli-Inter. Passeggiamo tutto il giorno, mi diverto per strada con tanti ragazzi tifosi, vado al Napoli Store di Chiaia, mi affaccio su uno splendido lungomare, mi mangio una divina pizza e una sfogliatella, vado al Cristo Velato (quanto è bello!) e quando è primo pomeriggio ci troviamo a Corso Umberto. Mi fermo ad una bancarella, manco a dirlo con un sacco di cose del Napoli (finte): compro una scemata e chiedo al ragazzo di indicarmi una pizzeria in zona per la partita della sera. Il ragazzo gentile decide di accompagnarci personalmente dal suo amico gestore, dicendo che tanto sarebbe dovuto passare comunque per ordinare per la sera. Durante il breve tragitto fino alla pizzeria il ragazzo mi dice che 2 in motorino ci avevano adoccchiato per uno scippo già dall’inizio del lungo corso. Appena arriviamo davanti alla pizzeria il gestore e 2 amici ci avvertono di non mettere catenine ed orologi in vista e invitano mio padre a toglierli nel bagno della pizzeria. Papà non lo fa, non so se fa bene o meno, mentre il ragazzo ci da appuntamento per la sera e mentre torniamo insieme indietro ferma il presunto motorino, gli dice due parole e confessa a noi di averci messo una buona parola per noi.
Ovviamente la partita non l’ho vista in quella pizzeria: non ho capito chi era lo scippatore vero, ma non sono tornata a roma sbandierando ai 4 venti il presunto terrore del turista che va a Napoli, forse perchè non mi sono sentita più in pericolo di quando passo davanti ai campi rom a piedi, di quando prendo la metro a termini, di quando aspetto l’autobus ad anagnina!
Lady Lavezzi, tutto il mondo è paese! Capisco il trauma ma le parole vanno pesate. Offendono Napoli da ogni parte, adesso non ci serve l’offesa di chi gioca per noi!
Una cosa però l’ho imparata: solo prodotti originali!
Francesca Lutri