Dovremmo essere più esigenti verso questa dirigenza

Si è già giocato un terzo del campionato e il Napoli accusa un ritardo dalle altre big difficilmente recuperabile. Ma non è una questione di semplici calcoli, la rosa sembra davvero poco attrezzata per reggere su più fronti. Si viaggia in altalena: dalla sbornia europea con il City al pareggino con l’Atalanta ( a cui […]

Si è già giocato un terzo del campionato e il Napoli accusa un ritardo dalle altre big difficilmente recuperabile. Ma non è una questione di semplici calcoli, la rosa sembra davvero poco attrezzata per reggere su più fronti. Si viaggia in altalena: dalla sbornia europea con il City al pareggino con l’Atalanta ( a cui seguono le partite con Chievo, Cagliari, Parma ecc.). Inutile aggiungere che un ennesimo passo falso Martedì comprometterebbe in maniera quasi irrimediabile ogni più roseo auspicio che alcuni tifosi (anche qui) avevano pronosticato. Un po’, lo confesso, mi ero illuso anch’io dopo il mercato estivo che non avevo definito proprio entusiasmante.
Qualcuno potrebbe replicare: «Quoque tu?». Lo scorso anno, in occasione della trentennale ricorrenza del terremoto del 23.11.80 scrissi che forse nella nostra città si è tanto (troppo) esigenti con la squadra e così poco con le istituzioni. Lo penso ancora. Eppure, facendo due calcoli, considerando gli introiti milionari che il club sta incassando forse sarebbe pure lecito essere un po’ più esigenti verso questa dirigenza. Ad un anno di distanza, giusto o sbagliato che sia, i napoletani continuano a riversare danaro e passione verso questa squadra, ma a queste spese e questo entusiasmo non corrispondono i dovuti investimenti. È trascorso ormai un terzo della stagione e l’ultima sessione di mercato offre la netta sensazione di essere stata insufficiente. Soltanto Fernandez come acquisto di prospettiva (su Fideleff – non me ne vogliate – ma non ci credo proprio). Pandev non riesce ad inserirsi, un po’ meglio Dzemaili. Aspettando Britos è la difesa l’unico reparto abbastanza omogeneo. Martedì, intanto, ci aspetta probabilmente “la partita delle partite” contro quella Juve che gioca un bellissimo calcio (e diventa quindi anche meno antipatica) che ha acquistato Vucinic e Vidal. Chiamatemi pure “core ‘ngrato” ma credo proprio che se questi due avessero indossato la maglia azzurra la musica sarebbe stata ben diversa. E non prendetemi per menagramo o pessimista ma se a Gennaio non si farà qualcosa di molto importante questo Napoli non arriverà neppure tra le prime tre. Per fortuna ogni opinione può essere smentita con i fatti. A Maggio spero proprio che mi riempirete di insulti!

Valentino di Giacomo

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