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Gallo, grazie. Per te Milano, da oggi, sarà un tabu

Inter-Napoli 0-3. Insomma, c’è forse qualcos’altro da aggiungere? Il buon Arturo mi dice che non ho niente da scrivere, stasera, e che è meglio che me ne vada a dormire. Invece no. C’è da dire eccome. C’è da ringraziare un’infinità di persone, tanto per cominciare, perché da quando ho incontrato Alfredo l’interista, tre giorni fa, ed ho deciso che di questa vittoria dovevo farne una missione, un sacco di gente ha assecondato la mia follia. Difficile citarli tutti, sono tanti e mi dispiacerebbe troppo dimenticarne anche solo uno. Ma chi c’è stato sa quanto ha contato per me. E mi riferisco soprattutto al gruppo Ultràmici, perché in questi giorni, là dentro, non mi sono mai sentita sola, anche quando ho vacillato, immaginandomi già all’interno di un manicomio femminile. Perché stasera abbiamo vinto tutti insieme, pensando che si poteva fare, che i numeri sono numeri ed il diciassette a noi ci porta solo bene. Perché dalle prime ore del mattino ci siamo caricati la testa di pensieri felici ed abbiamo provato a volare come Peter Pan e siamo riusciti a trasmettere tutto questo a quegli undici nel campo che per una volta (santa pace!) sono entrati lì senza un briciolo di paura, neanche un po’. Oh, io ci credo. Insomma, ci sono voluti diciassette anni, eh. Maggio strepitoso, strepitoso. Io faccio fatica pure ad articolare i pensieri, adesso, a scrivere, mi sento svuotata come dopo un’anestesia totale e contemporaneamente sono stata così presente, per tutta la partita, che mi fanno male persino i capelli, per la tensione. Però da oggi lo so. So che la magia esiste. So che questa è stata pura magia. Che veramente non bisogna mollare mai. E adesso non aspetto che di incontrare di nuovo Alfredo, tra un paio di settimane. Io sarò quella che gli dirà “te l’avevo detto che non è scritto proprio un bel niente”. Sì, lo so, lui mi dirà che la partita è stata decisa da episodi e da un arbitraggio contestabile, lo so. Ma sai che c’è, Alfrè? E chissenefrega. Una volta a me ed una a te. Ecco, glie ne porterò 3 di babà. E Forza Napoli. Sempre.

p.s. Gallo, grazie. Per te Milano, da oggi, sarà un tabu. Ti voglio bene, eh..
di Ilaria Puglia

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