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Le pagelle / Straordinari Mertens e Benitez (il suo sin prisa è un po’ come il nostro pappice)

RAFAEL 6,5 – Debole la respinta con una mano che favoriva il gol di Nagatomo. Non si faceva poi sorprendere da altre due conclusioni del difensore interista. Provvidenziali gli interventi ancora su Nagatomo e poi su Guarin proteggendo il 3-2. Si rialzava dopo il duro scontro con Guarin e Maggio restando al suo posto. Reattivo anche nel rubare palla a Icardi nel finale. Sul gol di Nagatomo abbiamo fatto una figura veramente brutta – 6 MAGGIO 6,5 – Ha patito moltissimo la velocità di Nagatomo che lo precedeva in occasione del gol del giapponese. Un paio di errori in disimpegno, ma gara generosissima in contenimento andando spesso a chiudere su Alvarez. Poche le incursioni in attacco. Piuttosto bloccato sul suo lato dove Nagatomo, Alvarez e Cambiasso piombavano di continuo. Ha commesso un paio di crimini contro il calcio, ieri – 6 FERNANDEZ 6,5 – Va a caccia di Palacio e non è facile perché l’argentino sfugge, arretra, si muove su tutto il fronte offensivo. Duro lavoro per la difesa azzurra contro avversari mobilissimi che non davano punti di riferimento. Salva su Guarin dopo un errore di Maggio. Sta crescendo. Il che davvero credevo fosse impossibile – 6,5 ALBIOL 7 – È il difensore che dà maggiore sicurezza. Spesso pressato da Guarin quando iniziava l’azione. Ha classe e autorevolezza. Ma, con Reveillere, si fa giocare da Guarin nell’occasione del secondo gol dell’Inter. Il difensore – 7 REVEILLERE 5,5 – Sul suo lato imperversa Jonathan che Insigne insegue sino a un certo punto. Tiene la fascia a fatica. Si propone raramente in avanti. Resta prudente in una partita in cui i due esterni di difesa devono preoccuparsi soprattutto di contenere le puntate interiste sulle fasce. Esce nel finale. Per ora il suo acquisto resta un mistero. Ma poiché non posso credere non ci sia un motivo valido per averlo scelto, mi prendo tempo – 5,5 PANDEV 5 – Entra per Reveillere (90’) e si procura un rigore, messo giù da Ranocchia. Fallisce dal dischetto: Handanovic gli devia il tiro in corner. Non ha lasciato tirare il rigore a Insigne. Enonsifa – 4 INLER 6 – Gran lavoro, però mai brillante. Col Napoli pressato dall’Inter avrebbe dovuto “accendere” l’attacco con iniziative incisive e lanci smarcanti. Non sempre sicuro nei disimpegni. Ammonito per un fallo su Campagnaro. Un solo tiro, debole, parato. Lento, lento, lento. Santa pace quant’è lento! – 5,5 DZEMAILI 7 – Una grande partita. Lotta, contrasta, corre e si inserisce in attacco due volte da centravanti. La prima volta sta contendendo a Ranocchia il pallone al limite dell’area e dà la possibilità a Mertens di piombare sul pallone per il secondo gol azzurro. Poi va in gol facendosi trovare puntuale davanti ad Handanovic che respinge il tiro di Mertens segnando a porta vuota. Secondo gol consecutivo dopo quello contro l’Udinese, tre in totale. Quando c’ha questi exploit mi fa impazzire. Splendido – 7,5 CALLEJON 7,5 – Gara straordinaria per temperamento, resistenza, recuperi e slanci offensivi. Comincia a destra contro Nagatomo, poi si sposta a sinistra per contenere Jonathan. Un gran tiro gli viene deviato in corner da Campagnaro. Inesauribile come contro l’Arsenal. Non solo il lavoro “sporco” a centrocampo e sulla fasce, ma anche una splendida lucidità negli affondo offensivi sino a siglare il gol del 4-2 e a sfiorare il bersaglio tre minuti dopo, palla a fil di palo. Spesso si accentra per aumentare l’intensità azzurra a centrocampo. E sono otto i gol in campionato, alla pari di Higuain. “Insegue il pallone come si inseguono le donne, è un flamenco di ricerca, il suo: prima lento, poi no, poi accelera e va, certo, in rete. Ricorda il Rodolfo Valentino messicano: Ramón Novarro, le sue  occhiaie magari solo di tensione lasciano pensare a notti insonni, invece, no è una finta, l’ennesima prima di tirare. Perché si segna anche con la faccia, prima di calciare” (Marco Ciriello). È la cosa più bella che abbia mai letto su Callejon – 8 MERTENS 8 – Straordinario. Sembra non avere il fisico, ma è un duro. Deciso nei contrasti, forte nei recuperi, pronto a sventagliare palloni per l’attacco. Il piccolo, grande belga sfodera un partitone ripetendo la magnifica gara contro l’Arsenal. Con una rapidità e una forza impressionanti piomba sul pallone conteso da Ranocchia a Dzemaili al limite e lo scaraventa in rete. Procura anche il gol del 3-1 quando con un forte tiro impegna Handanovic che respinge per il tap-in di Dzemaili a porta vuota. Offre a Higuain una palla-gol che l’argentino non sfrutta. Nel finale sfiora ancora il gol con un tiro a fil di palo. Esce nel finale. Sono due i gol in campionato. La gioia del calcio. E l’accoppiata con Insigne è fantastica – 9 ARMERO 6 – Entra per Mertens all’85’ e fa la sua parte senza errori coprendo bene la fascia sinistra e spingendosi in avanti. Eh – 5,5 INSIGNE 7 – Proprio non gli riesce di sbloccarsi in campionato. Ma corre, si batte. Colpisce l’incrocio dei pali (25’) e Handanovic gli pare un tiro a giro, non forte. Suo l’assist per Callejon (come contro l’Arsenal) per il quarto gol. Vorrebbe tirare il rigore finale, ma Pandev glielo nega. Vuole il gol a tutti i costi, ma lavora molto anche per la squadra. Subisce però la prevalenza di Jonathan sulla sua fascia. Ammonito per proteste.  Corre e si batte. Mo si deve solo sbloccare – 7 HIGUAIN 7,5 – Un gol fulmineo, lesto a battere di sinistro in rete la respinta corta di Nagatomo. Una partita sontuosa. Dopo il gol, avvia l’azione del raddoppio. Serve a Insigne la palla che Lorenzinho scaraventa sull’incrocio dei pali. Pressa e corre. Toccato duro a una caviglia, resta in campo dando un grosso contributo nell’offrire profondità e arretra per dar mano forte a centrocampo. Rolando lo brucia sulla palla-gol offertagli da Mertens. Si arrende nel finale. Ma che giocatore è? Sublime – 8 BEHRAMI 6 – Entra al 77’ al posto di Higuain zoppicante. Solito lottatore a metà campo. Behrami per Higuain: è un segno – 6,5 BENITEZ 8 – Erano tanti i dubbi sulla tenuta atletica della squadra dopo le fatiche di mercoledì contro l’Arsenal. Il Napoli ha invece ripetuto la partita contro gli inglesi sotto molti aspetti (il grande contributo di Callejon e Mertens a tutto campo). La squadra, pur soffrendo per larghi tratti, ha tenuto testa alla maggiore freschezza atletica dell’Inter, è rimasta compatta, ha lottato in ogni zona del campo. Il gol immediato di Higuain ha favorito la serata difficile. Opportuni i cambi per impiegare energie fresche nel finale quando, sebbene in dieci, l’Inter non mollava e Mazzarri inseriva due giocatori più offensivi (Kovacic e Icardi). Così si è rivelato utile l’impiego di Behrami e Armero. Pandev lo ha tradito dal dischetto. Mentre Mazzarri non si faceva rimpiangere, Benitez faceva pace coi tifosi ancora non conquistati dal suo sorriso. Ha gestito benissimo le energie accumulate contro l’Arsenal e anche l’ansia dei suoi (quelli vecchi) per il ritorno di Mazzarri. Ha persino accontentato chi, nel veder uscire Higuain, ha desiderato vedere entrare un centrocampista. L’ho sempre detto che a Mazzarri lo inguaiavano le interviste post partita, ieri ne ho avuto conferma. Ho pensato: Dio, grazie, che ci hai donato Rafa, che sorride, ha un viso rubicondo e guarda lontano. Walter, invece, dopo quattro meravigliosi anni con noi sbaglia il nome della curva B e piange, piange, continua a piangere. Quanto siamo andati avanti in pochi mesi, noi. Mi ha dato profonda gioia, invece, rivedere Campagnaro: di tanti passati nel Napoli è quello che rimpiango di più (Insigne, però, se l’è scartato malamente, mi pare). Abbiamo un attacco meraviglioso: se ci liberiamo di due o tre pesaturi in difesa e di Maggio facciamo carne di porco. Sin prisa però sin pausa, che, come dice il mio amico Alberto, tradotto vuol dire “dicette ‘o pappice vicino ‘a noce, damme tiempo ca te spertoso” – 10 MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA

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