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Cazzullo a Sette, Aurelio è il Bossi del sud

Dopo il Senatùr ci vuole ‘O Senatore. Aldo Cazzullo, editorialista del Corsera e scrittore, per il ruolo di Bossi del Sud vedrebbe bene Aurelio De Laurentiis. «Vent’anni di invettive nordiste hanno rinfocolato il rancore sudista. ora ci beccheremo la Lega del Sud. Chi sarà il Bossi del Mezzogiorno? Non Raffaele Lombardo: troppo siciliano – scrive nella rubrica Viva l’Italia! sul magazine Sette – Non gli scrittori terronisti (la definizione è di Marco Demarco), che al massimo possono aspirare al rango di Miglio de noantri. Io punterei su De Laurentiis». il patron del napoli viene descritto come uomo di successo «e di una certa arroganza». «Hai soldi e ha una bellissima squadra di calcio. Cavalca la frustrazione del Sud e non solo nella polemica contro le squadre di calcio, ma anche con velleità storiche ed economiche».
«ALL’ESTERO L’ITALIA È NAPOLI» – All’estero, sottolinea, c’è una grande domanda d’Italia e soprattutto di Sud, «terra che da millenni sforna cultura, arte, miti, bellezza», tanto che spesso l’intero paese viene pensato dagli stranieri «come un’immensa Napoli».
AURELIO CONTRO GIGGINO – Finale da duello (politico) rusticano: da una parte la sinistra di de Magistris, dall’altra la destra capitanata da De Laurentiis. «Potrebbe essere una bella partita» per il rilancio, a patto, rimarca Cazzullo, che la Lega sud non si limiti a rafforzare «la panzana del buon governo borbonico: non servirà a nulla, anzi peggiorerà le cose: attribuire la colpa dei propri mali al Nord è consolatorio e dannoso».
(corrieredelmezzogiorno.it)

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