Le interviste impossibili di Fabrizio Cappella
Buongiorno, Napolista. “Buongiorno”.
Auguri, è il suo primo compleanno: come si sente? “Una schifezza. Me ne sento 40 di anni, altro che uno”.
Addirittura… “Ma lei lo sa che vita è quella di un sito che parla del Napoli? Un inferno, mi creda. Sapesse come invidio i miei cugini”.
E chi sono? “Il Sambenedettesista, il Propatrista, l’Akragasista e il Portogruarista. La loro sì che è pacchia: 5, massimo 6 visite al giorno. Un post alla settimana, qualche commentino qua e là, un paio di foto e il resto sono tutti banner di siti porno e poker online. Bella vita…”.
Beh, però lei si sta togliendo belle soddisfazioni, in dodici mesi è diventato uno dei siti sportivi più autorevoli e seguiti. “Sì, ma mi è pure venuta l’iptertensione e soffro di tachicardia. L’ansia mi sta ammazzando…”.
Ma perché, scusi, cos’è che le mette tanta ansia? “Lo vuole sapere? Allora: primo, non posso più parlare in dialetto con gli amici. Ho il terrore che al primo schwa sbagliato compaia dal nulla Brak e mi fratturi un codice html. Secondo, sono ingrassato di 20 chili a causa di Pedersoli e delle sue ricette. E terzo…
” Terzo? “Una cosa terribile: per colpa di De Giovanni, vedo i calciatori del Napoli morti”. Oddio… “Eh, non lo dica a me. Solo quelli degli anni Trenta, però. Stamattina mi è apparso Vojak, mi ha detto di fare i complimenti a Cavani per il record e mi ha chiesto notizie di mister Garbutt”.
Beh, a questo punto capisco il suo stress… “E non le ho detto la cosa peggiore”. Sarebbe? “Quando mi avevano proposto di diventare un sito sul Napoli, ero un po’ preoccupato al pensiero di dover avere a che fare con tifosi uomini. Ma poi ho scoperto che c’è di peggio”. Cosa? “Una tifosa donna. Un nome solo: Puglia. Un tornado, una valanga. Parla, scrive, commenta, propone, organizza, inventa. E poi pensa, pensa troppo. Insopportabile, guardi. Per colpa sua, ho chiesto il trasferimento”. E dove? “Dal primo aprile mi trovate qui (http://www.scuolaricamogaiart.it/). E voglio proprio vedere chi avrà il coraggio di seguirmi”.