Re Sartù e i napolisti
della tavola rotonda

C’è un limite alla democrazia, anche a tavola! Ascolto tutti, d’accordo, ma non bisogna esagerare: mister Limoncello ghiacciato ha minacciato le dimissioni per le continue ingerenze nei post. Non vorrei arrivare alle primarie per l’undici da schierare in campo contro il Catania (anche perché a Napoli, le primarie…). Da team manager devo preservare la tovaglia […]

C’è un limite alla democrazia, anche a tavola! Ascolto tutti, d’accordo, ma non bisogna esagerare: mister Limoncello ghiacciato ha minacciato le dimissioni per le continue ingerenze nei post. Non vorrei arrivare alle primarie per l’undici da schierare in campo contro il Catania (anche perché a Napoli, le primarie…). Da team manager devo preservare la tovaglia pur raccomandando all’allenatore il necessario turn over per affrontare campionato ed Europa league. I siciliani sono molto forti in pasticceria e si devono prendere le necessarie contromisure a cassata, cannoli, brioche con granita, frutti di martorana. Degli arancini – (bianchi o rossi? Altro dilemma culinario) – mi rifiuto di parlare, lippisticamente. In nome dei napolisti della tavola rotonda, schierato in campo il mitico Sartù: frenerà le ripartenze delle palle di riso catanesi e placherà (spero) le proteste di Raffaele Bracale.  Rientra tra i pali, guarito dall’infortunio, il nostro portiere tentacolare: Polipo Luciano (sì, lo so, si dice “polpo” ma francamente me ne infischio: dieci, cento, mille volte meglio Polipo Luciano che il defunto Polpo Paul). Scivolano in panchina parmigiana, mozzarella e carciofi indorati e fritti. Riposano anche le sguscianti Salsicce e friarielli perché in odore (e che odore!) di squalifica. Molte novità tra i titolari, soprattutto per i dolci. Segnalo l’esordio di Pasta e fagioli con le cozze. Inamovibili il n. 10 e  il bomber Ragù. Ma garantisco che lo spogliatoio è più coeso di una frittata di maccheroni. Consentitemi di chiudere invocando il “gol dell’ex” con un’ignobile battuta.  Mazzarri provvede a un maquillage della squadra, al Pocho subentra Mascara. Walter dichiara, in puro dialetto toscano: “Adesso, chi è cchiú bbelle ‘e nuje, se trucca”.

E dai, che nonostante tutto siamo uno sputo dal Milan*!
Forzanapolisempredovunquecomunque.
Tovagliolo Azzurro

*Battuta rubata da un post qui sul napolista.
La formazione del Napoli

Napoli
1Polipo alla luciana
2Babà al rum
3Zucchine alla scapece
4Zeppole di San Giuseppe
5Sartù di riso
6Pasta e fagioli con le cozze
7Pastiera
8Tortano
9Ragù con candele spezzate
10Pizza margherita
11Chiacchiere e sanguinaccio
A disposizione
12Baccalà
13Salsiccie e friarielli
14Parmigiana di melanzane
15Carciofi indorati e fritti
16Mozzarella di bufala
Allenatore: Limoncello ghiacciato

La ricetta è tratta dal libro “Facecook” di Fabio Fumo, editore Liguori.
http://www.liguori.it/schedanew.asp?isbn=4760
Fumo è stimato medico ma anche artista, scrittore, chef e fratello azzurro. Suo malgrado, è amico mio. La proposta di Fabio va nella direzione “A tavola tradizione ma anche riformismo”.
Risotto alle mele
Ingredienti per quattro persone: riso 350 gr; 3 mele golden; 1 scalogno; olio extravergine d’oliva q.b.; vino bianco 1 bicchiere; brodo 1 dl; parmigiano, sale, pepe q.b.
Consigli
Aggiungere una parte delle mele nella cottura e una parte nella mantecatura finale, così da insaporire e lasciarne una parte leggermente croccante.
Nella mantecatura aggiungere una noce di mascarpone e un goccio d’olio.
Vino consigliato: Traminer del Trentino
Questo piatto è indicato per quelle cene in cui avete invitato persone che non conoscete bene perché…
Sbucciate e tagliate a dadini 3 mele golden. Mettetele in una ciotola, copritele con il vino bianco e fatele macerare per una mezz’ora. Tritate lo scalogno e fatelo rosolare in una pentola con olio d’oliva. Versate il riso, fatelo tostare e aggiungete le mele con il vino e fate evaporare. Versate il brodo, rimestando in continuazione, fino a cuocere il riso. Mantecate con parmigiano e pepe.
….perché al primo assaggio tutti esclameranno: “Mmmm, che buono!” e nessuno chiederà cosa sta mangiando. Alla vostra richiesta di indovinare, ne sentirete delle belle: riso ai carciofini e cioccolato bianco, riso al mango con lardo, riso al caciocavallo e yogurt con bicarbonato e persino spaghetti alle vongole. Quando svelerete il mistero, il più spiritoso della compagnia dirà: “E allora, per dolce, cosa mangeremo? Marmellata di manzo?” Scatenando l’ilarità generale.
E intanto un quarto d’ora sarà già passato.

Grazie, Fabio, buon appetito a tutti e forza Napoli

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