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Ok la crescita, ma fissiamo un obiettivo

Caro Aurelio, ti scrivo… A nome degli oltre 7 milioni di tifosi del Napoli censiti in tutto il mondo..E cercherò di andare con ordine… il Napoli ha una dimensione che supera le emozioni di una notte (e quanti “Napoli belli di notte” abbiamo vissuto in questi anni?) e di un giorno, perfino di una classifica di campionato. Sono orizzonti, quelle predetti, corti rispetto alle prospettive sconfinate di questo club, che avrà vinto poco, per svariati motivi, nel corso della sua storia, ma che rappresenta una grandissima conquista del marketing nello sport.
Istituti di ricerca, anche stranieri, valutano nel mondo una platea di tifosi azzurri di oltre 7 milioni, comunque dati non quantificabili precisamente, e soprattutto distribuiti capillarmente in tutto il mondo. Quarta in Italia come numero di tifosi, dopo Juve, Milan e Inter. Con una precisazione, fondamentale direi: per le altre tre italiane, i tifosi spiegano che è <>. Per il Napoli, <>. Emigrati di seconda e terza generazione riconoscono il loro senso di appartenenza, la loro origine, nel Napoli. Inoltre c’è un dato sociologico da sottolineare: Napoli è l’unica grande metropoli(possiamo sottolinearlo cara vecchia capitale europea!) ad avere solo una  squadra di calcio(non è cosi,ad esempio,per Roma,Milano,Barcellona,Madrid…) quindi le pressioni, le attese, il senso di appartenenza e l’orgoglio sono concentrate verso un unico colore.
Poi c’è internet, con tantissimi siti, che ampliano ancora di più la piattaforma d’utenza azzurra: da Dublino a Melbourne, da New York a Bogotà arrivano le gesta dei calciatori e tutto ciò che attiene al marchio Napoli. E le quote sono destinate a crescere. Per la costante crescita del club, però, serve una società innovativa, moderna, al pari delle altri grandi d’Italia e d’Europa.
Caro Aurelio, dotandoti di un ds giovane, inesperto, ma con tanta voglia di emergere, e di un dg esperto di marketing e che cura i rapporti con i poteri forti (figc e Lega), hai lanciato un grande segnale verso una capacità di programmazione duratura e solida che faccia crescere sempre di più il settore tecnico della squadra. Hai dimostrato quindi un’ottima capacità organizzativa e chiuso in maniera splendida(65 punti in questo anno solare tra ultimo “scorcio del campionato scorso e questo prima parte del nuovo)il 2010.
Caro Aurelio ti scrivo perché sono d’accordo con la parola crescita costante, ma bisogna ad un certo punto fissare gli obiettivi, per dare chiarezza ai tifosi che lo meritano..Siamo tutti d’accordo che,  qualora il fair play nel 2012 andrà mai  in vigore, ci troveremmo già in posizione di forza avendo un bilancio sano e nessun mecenate potrà immettere denaro fresco nelle tasche delle società (vigerà il principio spendi ciò che fatturi) ma proprio qui sta il nodo della questione. Come ben saprai, con la Germania che ci sopravanzerà nella classifica ranking, presto avremo solo 3 squadre che potranno partecipare alla Champions League. Pensiamo che sia proprio quello il gradino da fare per poter aumentare di quel tanto il fatturato e scalare in ranking delle squadre di club(attualmente siamo al 5 posto come entrate in Italia e al 60 nel ranking FIFA), il che ci permetterebbe di essere considerata una grandissima società  in pianta stabile. Mettiamo da parte l’autolesionismo che ci contraddistingue atavicamente e ritroviamo l’equilibrio necessario.
In fondo, non serve molto, basta soltanto non sbagliare per decollare definitivamente, come meritano lo sterminato e mai domo popolo azzurro.
Buon Anno a tutti
Giovanni Roma

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