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Prandelli: «Tutti in Spagna parlano del Napoli, per loro è la squadra più divertente d’Europa»

L’ex ct intervistato dal Mattino: «Sarà una sfida tra due concetti diversi: i singoli del Real, che non sono solisti, contro il collettivo di Sarri».

L’intervista al Mattino

Una testimonianza dalla Spagna, seppure non proprio in diretta live. Cesare Prandelli ha lasciato il Valencia da più di un mese, ma ha potuto registrare le reazioni al sorteggio che ha messo di fronte Napoli e Real Madrid. Quindi, in qualche modo, conosce la concezione della squadra di Sarri secondo il calcio spagnolo. L’ex Ct, intervistato da Il Mattino, ne dà una lettura. E dice belle cose: «Tutti, anche in Spagna, parlando di questa squadrane hanno sempre esaltato la capacità di non gettare mai via la palle, di cercare sempre la costruzione del gioco. In molti considerano la squadra azzurra la più divertente d’Europa». Sullo stile di gioco: «È il Napoli, non deve cambiare abito anche se gioca contro il Madrid. Forse la squadra più forte di tutte, ma non puoi smettere di essere quello che sei…».

Singoli contro collettivo

Nel resto dell’intervista, il discorso si sposta sulle concezioni diverse che animano le due squadre. Almeno secondo Prandelli, che individua una sfida tra singoli e collettivo. «Real e Barcellona hanno una tale quantità di campioni chela tattica individuale è superiore a quella collettiva.Ci sono giocatori che risolvono la partita da soli, in una frazione di secondo. Detta così il Napoli non ha scampo? Certo, uno contro uno non c’è storia.Difficile trovare una zona del campo dove nei duelli individuali il Real sia inferiore. Ma nel calcio vincono le squadre, noni singoli. E quella di mercoledì è una sfida di questo tipo: singoli, non solisti, contro una squadra. Contro un collettivo. Il sogno di tutti è che il Napoli possa andare al Bernabeu e giocare come in campionato. Ma non sarà così, prepariamoci a una partita di sofferenza. Anche se Sarri può mettere in difficoltà Zidane dal punto di vista tattico».

Qualche speranzella, insomma, esiste. L’ultima parte dell’intervista vive su questo filo: una sfida nella sfida tra il tridente leggero del Napoli e la difesa del Real, l’importanza dei tempi di gioco, l’impatto del Bernabeu. Tutto della serie: questi sono fortissimi, ma perché non crederci? Il miglior approccio possibile, a nostro avviso.

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