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Sono anni che il Napoli gioca con la moviola in campo: ha il numero 88

Sono anni che il Napoli gioca con la moviola in campo: ha il numero 88

Il mio Napoli – Genoa

– Si comincia con una targa al grande Gianluca Grava per i 10 anni di militanza partenopea.

– Come sempre, quando il Napoli gioca di lunedì, si sente bubolare per tutto lo stivale. Uh-uh.

– Di questa partita si parlerà prevalentemente degli errori dell’arbitro. 

– A skyJuve24, con ancora la pubblicità in corso, il presentatore, con Massimo Mauro a supporto, non si è lasciato sfuggire l’occasione: non si può non parlare prima delle decisioni arbitrali.

Tale e quale al post partita con la Juve, nevvero?

– Siamo talmente poco abituati a episodi favorevoli che quasi ce ne vergogniamo. 

– Siamo talmente poco abituati che stamattina si parla solo di questo.

– Siamo talmente poco abituati che addirittura c’è chi si paragona a chi ha costruito scudetti e coppe su questi episodi.

– Anche il Genoa, l’Atalanta e il Cagliari, nell’arco di una stagione, riceveno un paio di situazioni favorevoli. Giusto per ricordarlo.

– Capita, statisticamente (e non sistematicamente) anche a noi.

– Sento poi parlare di compensazione. Non lasciatevi ingannare. La compensazione è solo una parola abusata negli anni dalle tv come alibi.

– Quando (e se) ci capiterà in partite decisive, ne riparliamo.

– Quando (e se) capiterà che la panchina del Napoli annulli un gol regolare agli avversari ne riparliamo.

– Se al posto di Higuain, sul fuorigioco, ci fosse stato Zapata, il guardalinee sarebbe stato più agevolato.

– Se Calvarese fosse stato spedito per un disegno precostituito, avrebbe mandato sotto la doccia Roncaglia già nel primo tempo. 

– E a prescindere dal fallo da ultimo uomo, io Roncaglia lo espellerei ogni domenica fin quando si presenterà con quel taglio di capelli.

– Tra i due gol, giusto per la cronaca, vorrei ricordare che il Napoli ha confezionato 5/6 palle gol, di cui un paio clamorose.

– Il cucchiaio incomprensibile di DeGuz, il salvataggio sulla linea di Burdisso sempre su DeGuz, la traversa di Calle, il pallonetto abortito di Higuain e ancora Calle in altre due occasioni sulla destra che avrebbero meritato miglior fortuna, legittimano una vittoria sacrosanta.

– Non credo che basti affacciarsi un paio di volte nella nostra area per giustificare un  pareggio che non aveva ragione di esistere.

– L’aspetto negativo è quello di non riuscire a concretizzare la mole di gioco e chiudere una partita che secondo me non avrebbe dovuto prolungarsi fino al 75′.

– Altra nota dolente è la lavatrice piazzata sulle spalle di Inler.

– Lo svizzero, sul tiro di Bertolacci finito di poco fuori e sul gol di Falque, ha gravi responsabilità.

– Si parla di moviola in campo quando noi ce l’abbiamo da svariati anni col numero 88 dietro le spalle.

– Con la moviola, quella vera, in campo, noi avremmo qualche punto in più e chi ci precede qualche punto in meno.

– Al posto di Gasperini sarei incazzato. Quel rigore mi avrebbe fatto incazzare. E Kucka lo avrei spedito ad allenarsi con la Primavera.

– Nota positiva, Hamsik. Ma non voglio illudermi. Fin quando non azzeccherà un numero di partite positive consecutivamente non spenderò troppe parole.

– Altra nota positiva: Strinic. Ogni qualvolta si presenta un nuovo acquisto, è matematico dire: è arrivato da poco, bisogna aspettare. Il croato è fuori da questa regola.

– Gabbiadini? È arrivato da poco. Bisogna aspettare.

– Molti criticano Calle. Anche ieri non è stato esentato.

Ho compreso che deve necessariamente segnare. Se segnasse prenderebbe 8 in pagella ad ogni partita, visto il lavoro difensivo massacrante in cui si prodiga. 

– Ho capito cosa significa “geni modificati” quando ho notato la differenza tra Kulì e Fefazizizis.

– Ho capito invece cosa significa “geni” quando ho visto all’opera Gonzalone. Quando è in giornata, c’è da spellarsi le mani.

– Ieri, il trio delle antilopi (Burdisso, DeMaio e Roncaglia), a turno non hanno capito un kucka.

– Intanto, prima della partita, per la cronaca: Kone è stato espulso a Empoli.

– Sempre per la cronaca, sommando i punti delle milanesi, il terzo posto non è un miraggio.

– Inzaghi ha dichiarato: la squadra mi segue.

A terra, come usava fare il buon Pippo in campo.

– Berlusconi invece ha detto: questa squadra non la cambierei con nessun’altra.

Nemmeno noi.

– Mancini invece continua a comprare e continua a parlare di terzo posto. 

Qualcuno però gli dica che il Chievo, terzultimo, è più vicino del Napoli, terzo.

– Infine una parola sul talismano Thohir. Anzi due: uh-uh.

Forza Napoli Sempre

La 10 non si tocca.
Gianluigi Trapani

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