
Vanoni: «Tenco era bellissimo, ma aveva uno spirito soccombente, non pensava mai che ce l’avrebbe fatta»
A La Repubblica: «Mai avuto dubbi sul suicidio. Sennò chi sarebbe stato, la Cia? Era uno straccio, in quei giorni, pieno di barbiturici e alcol, non reggeva l’emozione».