Il Napoli che verrà avrà lo scudetto sul petto, ma avrà un’altra anima
di - Spezia e Verona potrebbero essere salve se la Juve va in Serie B. Il futuro della società bianconera sarà deciso in tribunale il 15 giugno prossimo
Juventus, esiste un dio del calcio più equo dei dirigenti federali italiani
di - Nel Napoli la passerella spetta a Gianluca Gaetano. Il boato arriva fino a Cimitile. Seimila persone in strada per festeggiare, orgogliosi del loro concittadino
Perché gli ultras hanno tanto potere?
di - Se l'arbitro sbaglia e il Var non corregge, i sospetti di manipolazione restano tutti. Da noi il tema è eluso, in Inghilterra lo stanno affrontando
Il razzismo nel calcio, come nella società civile, sarebbe facilmente neutralizzabile
di - La realtà è che non si vuole. Gasp ai microfoni confonde l’insulto razzista con un gesto passionale.
Se c’è un simbolo al di sopra dei simboli, Osimhen è il monumento di questo trionfo
di - Segna e poi corre pazzo di gioia e orgoglio a gridare con voce così potente da far tremare le città ostili, perché il mondo sappia che Napoli è campione.
Abbiamo aspettato trentatré anni, che saranno mai questi quattro giorni
di - “L'attesa del piacere è essa stessa piacere”. Ma l’incazzatura è legittima. Una domanda: che ci faceva Osimhen su Dia?
A me questo campionato pare il più onesto da trent’anni a questa parte
di - Quella di Gatti è la giocata più memorabile da quando il difensore gioca in Serie A. Al gioco di Spalletti, Acciughina risponde con il non gioco
Il problema Suninter è l’allenatore, la metà dei giocatori che non sa dove giocherà l’anno prossimo
di - Quel Ngonge che per nostra fortuna non sa giocare a pallone. Ha l’occasionissima per ingiustamente punirci e la spreca.
Manca Osi. Ci pensa il Capitano. Da quanto tempo aspettavamo un Capitano così
di - Il commento alla 29esima giornata di Serie A: Partita sporca. Vinta sporca. Come deve essere il sesso fatto bene.
La rissa fra noi fratelli in curva. Eterno masochismo di una città che ha paura di essere felice
di - È una brutta sculacciata. Togliete la maschera di Osi all’Albatros, che con quella non vede una mentula.
Osimhen e la sua maschera. Un involontario omaggio alla Commedia dell’Arte napoletana
di - Rabiot replica il braccio della settimana scorsa contro la Samp. E chi c'è al Var? Ma lui, Mazzoleni.
Kvaratskhelia è la gioia innocente di giocare a pallone
di - Grazie per avermi ricordato perché amo questo gioco. Sono sicuro che mentre dribbla, ride sonoramente, felice e sorpreso di quello che fa
Gli inseguitori sono questi. Il Napoli può stare tranquillo
di - Non ero più abituato alle sconfitte. Faccio fatica. A Coverciano hanno istituito uno stage di studio per decifrare come fermare fra Cipolla
Se a Osimostro regali due metri in area, più che un regalo è un suicidio
di - Il Napoli di Spalletti è squadra da esercizi di stile. Da sfoggio di qualità. Da pura esibizione di grande calcio
In un pub di Catania tra Kvaratskhelia e una scena degna di Lolita di Nabokov
di - Il Napoli batte il Sassuolo ma nel locale gli occhi sono per una coppia che sembrano padre e figlia ma non lo sono. Fino all'atto finale
Napoli-Cremonese è la differenza tra Luisa Ranieri e Chiara Ferragni
di - C’è solo il Napoli. E in certi ambienti si è ancora increduli. Come l’espertissimo Marelli che sul rigore negato a Khiarastella spara la supercazzola dell’anno
Osimhen non ha le ali ma vola lo stesso
di - Lui e Kvaratskhelia sono la coppia più devastante d’Europa. Nel derby di Milano a un certo punto Onana si è seduto sul divano con me
Se Berlusconi avesse promesso il pullman dall’inizio, il Monza sarebbe l’antagonista del Napoli
di - Misteriosa scomparsa del Milan scudetto. Era una squadra giovane di prospettiva. Tutti a lodare il lavoro di Maldini e Massara
Fossi tifoso juventino, oggi ce l’avrei a morte con Agnelli e la chiuderei lì
di - Allo Stadium passo falso dell'Atalanta contro una squadra di metà classifica. Il ciclone Osimhen è straripante
Andare in scena con il Napoli che sta giocando contro la Juventus
di - “Due” urla Carlo il direttore di scena dalle quinte. “Due che? Due chi?” Chiedo. “Kvara”. E alla fine entro io ed esibisco la manita