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Il Napoli crolla a Torino, 3-0 ed espulso Zuniga

Per 50 minuti è stata una gara equilibrata. Il Napoli molto attento sulla difensiva, però incapace di ripartire (Cavani fuori partita). La Juve paziente, non furiosa come al solito, ma sostanzialmente padrona del match. Poi sulla settima punizione di Pirlo, un colpo fortunato di Bonucci sul filo del fuorigioco ha rotto l’equilibrio. Il Napoli non c’è stato più. La Juve ha arrotondato il successo correndo fino alla fine. In vantaggio, non ha più temuto l’avversario.

Il terzo posto rimane a tre punti. Sabato gli azzurri giocheranno sul campo della Lazio però privi di Gargano (ammonito, era diffidato) e Zuniga (espulso nel finale). Il recupero di Maggio s’è dimostrato subito fasullo: fuori l’esterno azzurro dopo 24 minuti. E’ molto probabile che a Roma mancherà anche lui.

Sono falliti tutti i propositi degli azzurri di intaccare l’imbattibilità della Juventus. Cavani, il più audace a suonare la carica del Napoli, è stato il grande assente nella serata torinese. Lavezzi, braccato da tre juventini, ha fatto poco. Hamsik, confuso dalla marcatura su Pirlo, mai efficace, ha regalato un paio di spunti e non ha sfruttato all’inizio un’occasione favorevole. Il Napoli cade dopo nove turni positivi.

La partita è pesata tutta sulla difesa e sul centrocampo del Napoli, soprattutto dopo il primo gol della Juve. Fino a quel momento, contro una Juventus che amministrava il gioco senza premere sull’acceleratore, il Napoli se la cavava senza affanni correndo un solo pericolo (10’ colpo di testa di Borriello a lato). Però lo allarmavano le punizioni di Pirlo anche dalla distanza.

Dopo uno scambio con Lavezzi, Hamsik defilato a destra arrivava a contatto di Buffon ma perdeva il tempo per superare il portiere (13’). All’attacco il Napoli si sarebbe visto poco (36’ un tiro alto di Hamsik, 39’ una punizione alta di Lavezzi). Teneva bene Campagnaro su un Vucinic spento e Cannavaro sbarrava la strada a Borriello in un duello tutto fisico. A centrocampo, il palleggio della Juve era superiore. Vidal è stato un avversario imprendibile anche per Gargano. Inler ha controllato fino a un certo punto Marchisio. Sugli esterni, perfetto equilibrio fra Maggio e De Ceglie (più propositivo il bianconero) e fra Zuniga e Lichtsteiner.

Però Maggio doveva uscire ben presto (24’ dentro Dossena a sinistra con Zuniga a destra). Al Napoli mancava completamente la spinta in avanti, sebbene Campagnaro andasse spesso avanti per sostenere l’attacco. Ma la Juve (migliore difesa del campionato) non consentiva nulla. Buffon è rimasto in campo da spettatore per tutto il match. Il Napoli non ha mai centrato lo specchio della porta.

Nella ripresa, dopo un salvataggio di De Sanctis su una punizione di Pirlo deviata sul filo dell’autogol da un difensore azzurro (48’), la Juve passava in vantaggio. Ennesimo calcio piazzato di Pirlo e, nel mucchio in area, Vucinic tirava e Bonucci deviava fortunosamente in gol con un ginocchio (53’). Il difensore bianconero era in fuorigioco millimetrico, difficile da valutare.

Qui finiva la partita degli azzurri con la Juve che aumentava il ritmo. La reazione del Napoli si esauriva in una serie di calci d’angolo consecutivi e con una maggiore ma breve vivacità dopo l’ingresso di Pandev (61’ per Inler). Davanti ai sedici metri della Juve non c’era spazio per passare. Gargano si faceva ammonire per un fallo su Vidal (63’, diffidato perde la partita con la Lazio). La Juve impiegava Caceres per Lichtsteiner (65’) e ormai giocava da sola. Il Napoli subiva senza essere capace di schizzare in ripartenza. Dopo due cambi (70’ Quagliarella per Borriello, 71’ Dzemaili per Hamsik) arrivava il raddoppio della Juventus. Prima De Sanctis si disimpegnava alla grande su una conclusione di Marchisio (73’), dopo cedeva sul tiro di Vidal (75’) che si liberava di Campagnaro in area e precedeva il raddoppio di Zuniga.

Partita chiusa con Cavani che effettuava l’unico tiro (77’ fuori) e col Napoli incapace di sovvertire il risultato. Pandev si batteva generosamente, ma era sempre chiuso. Lavezzi tentava qualche sprint, ma anche lui finiva nella morsa dei due, tre difensori bianconeri che ne spegnevano l’ardore.

Il terzo gol era troppo per un Napoli generoso ma niente più. Del Piero entrato al posto di Vucinic (82’) toccava la prima palla liberando al tiro Quagliarella che batteva De Sanctis sul primo palo (83’). Non c’era più storia, ma non ce n’era stata più dal primo gol della Juventus.

Il Napoli ha giocato col lutto al braccio per la morte di Antonio Ghirelli, il napoletano di via Chiaia tra i più grandi giornalisti italiani (e scrittore). Nel finale tiri fuori bersaglio di Marchisio e Del Piero. Per una gomitata a Chiellini, che lo cinturava, Zuniga prendeva il “rosso” diretto, addio Lazio anche per lui. Un salvataggio di De Sanctis sul Pinturicchio (92’). In chiusura, i tifosi juventini hanno intonato “Oj vita mia” di scherno all’indirizzo dei sostenitori azzurri.

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio (24’ Dossena), Inler (61’ Pandev), Gargano, Zuniga (86’ espulso); Lavezzi, Hamsik (71’ Dzemaili); Cavani.

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (65’ Caceres), Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Borriello (70’ Quagliarella), Vucinic (82’ Del Piero).

ARBITRO: Orsato (Schio).

RETI: 53’ Bonucci, 75’ Vidal, 83’ Quagliarella.

SERIE A – 30^ GIORNATA.

Catania-Milan 1-1, Parma-Lazio 3-1, Roma-Novara 5-2, Bologna-Palermo 1-3, Cagliari-Atalanta 2-0, Fiorentina-Chievo 1-3, Inter-Genoa 5-4, Lecce-Cesena 0-0, Siena-Udinese 1-0, Juventus-Napoli 3-0.

CLASSIFICA: Milan 64; Juventus 62; Lazio 51; Napoli e Udinese 48; Roma 47; Inter 44; Catania 43; Palermo e Chievo 39; Atalanta e Cagliari 37; Bologna e Siena 36; Parma 35; Genoa 34; Fiorentina 33; Lecce 28; Novara 24; Cesena 19.

PROSSIMO TURNO. Sabato 7 aprile: Chievo-Catania (12,30), Cesena-Bologna, Milan-Fiorentina, Novara-Genoa, Cagliari-Inter, Udinese-Parma, Lecce-Roma, Atalanta-Siena, Palermo-Juventus (18,30), Lazio-Napoli (ore 21).

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