Non siamo meno di nessuno e possiamo giocarcela su tutti i fronti contro tutti

Pensavano tutti che saremmo andati lì a fare le comparse e di doverci accontentare delle briciole. Pensavano di farci paura perché hanno campioni che sulla carta ce li sogniamo e perché sono una delle quattro squadre più forti del mondo. Tanti tra noi si sono detti “comunque vada ci saremo stati anche noi”. Bè, la […]

Pensavano tutti che saremmo andati lì a fare le comparse e di doverci accontentare delle briciole. Pensavano di farci paura perché hanno campioni che sulla carta ce li sogniamo e perché sono una delle quattro squadre più forti del mondo. Tanti tra noi si sono detti “comunque vada ci saremo stati anche noi”. Bè, la novità è che si sbagliavano tutti, compresi noi, perché quelli, a casa loro, hanno visto i sorci verdi.Puntavamo al campionato perché pensavamo di non essere all’altezza della Champions? Se è così dobbiamo chiedere scusa, perché se giochiamo come abbiamo fatto stasera, se entriamo cinici e spregiudicati in campo come stasera, allora possiamo davvero andare ovunque e certo in casa nostra possiamo anche vincere. Oggi ho caricato un sacco di persone, perché così mi carico io. Avevo la paura addosso ma la certezza di sempre: la paura si vince, se ci passi attraverso, se non te ne stacchi neppure per un attimo, la dribbli, le fai tunnel e poi, quando meno se lo aspetta, le azzanni le caviglie a sangue e butti quella stramaledetta palla in rete. Perché quando, in un silenzio di tomba in cui si sente persino l’elettricità correre nei fili dentro al muro, riesci ad ascoltare ogni piccola cellula del tuo corpo che si ostina a dirti “esisto anch’io”, allora non puoi non convincerti che sia tutta una questione di magia. Abbiamo una squadra dagli ingranaggi formidabili, uno squadrone di immensi dai nomi più poveri di quelli grandissimi. Ci hanno invitati a cena pensando sarebbe avanzata un sacco di roba perché noi abbiamo lo stomaco piccolo, non più abituato ad un banchetto così, e invece li abbiamo spolpati con tanto di forchetta e coltello e, dopo, ci siamo anche puliti educatamente la bocca. Ci siamo messi quel vestito semplice semplice con gli accessori giusti, scarpe basse, un tubino nero ed un brillantino al collo, che non si sbaglia mai, e li abbiamo incantati così. Non siamo meno di nessuno e possiamo giocarcela su tutti i fronti contro tutti. L’incendio sulla collina dei Camaldoli ancora non si è spento. Io, dentro, ardo viva. L’Inter ha perso. Noi abbiamo compiuto l’impresa del secolo. Domenica il Milan. Ce lo divoriamo, se giochiamo così. Domenica! E Forza Napoli. Sempre.
Ilaria Puglia

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