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«Tacchetti, allenamenti intensi e anche stanchezza». L’allarme per le rotture dei legamenti crociati

Le dichiarazioni a Repubblica di Riccardo Ciatti assistente del professor Mariani: «I tacchetti tondi inchiodavano meno al terreno»

«Tacchetti, allenamenti intensi e anche stanchezza». L’allarme per le rotture dei legamenti crociati
Milik

L’assistente del professor Mariani

La colpa è dei tacchetti. Almeno così dice Riccardo Ciatti specialista del ginocchio e assistente del professor Mariani. È statao ascoltato da Repubblica in un articolo incentrato sull’aumento di calciatori che hanno subito la rottura dei legamenti. Soltanto il Napoli in quaranta giorni ha perduto Milik e Ghoulam. Ma ce ne sono anche tanti altri in Serie A. Pensiamo, ad esempio, a Tumminello del Crotone, Karsdorp della Roma, Lyanco del Torino. C’è anche Ribery del Bayern Monaco. Lo scorso anno, la Juventus perse Marchisio e Pjaca; la Roma Rudiger.

«Le scarpe inchiodano di più al terreno»

Secondo Ciatti uno dei problemi è rappresentato dalle scarpe. «Inchiodano di più il piede al terreno. Quindi se hai una torsione brusca, il ginocchio ne risente maggiormente e può subire un danno. I tacchetti tondi inchiodavano meno al terreno, e quindi la torsione poteva scaricarsi su piede e caviglia sollecitando di meno il ginocchio».

«Ignorati i segnali di stanchezza»

Lo stesso assistente del professor Mariani ha aggiunto che la causa non può comunque essere univoca: «I terreni di gioco sono diversi, ci si allena e si gioca su campi diversi. Quindi diverse sono le sollecitazioni e le risposte elastiche». Ha puntato l’indice anche sugli allenamenti che sono sempre più intensi. «Si lavora per accelerare i ritmi di gioco, si sviluppa la massa muscolare senza cura con la stessa meticolosità la preparazione atletica». Un altro problema è che «vengono ignorati i segnali di stanchezza. Se sei stanco, controlli meno il tuo corpo. Basta una piccola distrazione».

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